tag:blogger.com,1999:blog-20268535113379711002024-03-05T11:37:32.000+01:00Felice con un libroRecensioni e chiacchiere a cura di SilviaSilvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.comBlogger107125tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-75602375395890420032019-06-10T08:00:00.000+02:002019-06-10T08:00:02.246+02:00Acquadolce - Akwaeke Emezi {Recensione no-spoiler}<b><span style="color: #0b5394;"><i>Un libro che parla dei demoni annidati in noi e la storia di un'autrice trans e non binaria.</i></span></b><br />
<br />
Un viaggio incredibile. Uno degli esordi più belli degli ultimi anni. Stupefacente, diverso, meraviglioso. <br />
<b><i>Acquadolce </i>di Akwaeke Emezi è una storia strana. Una storia strana e disturbante, che permette di interrogarsi sui demoni nascosti dentro di noi, sul ruolo del proprio corpo, sulle etichette che la società ci impone, sull’identità di genere e sull'imperfezione della mente umana, sulla malattia mentale. </b>È un libro in cui si possono trovare tante cose, a seconda di chi lo legge: una propria idea di fede, la proiezione dei propri pensieri bui o di atteggiamenti considerati poco etici, la sensazione di essere imprigionati in una gabbia di carne, i problemi familiari, i traumi, la cattiveria, le conseguenze, il male.<br />
<br />
È un libro che parla di talmente tante cose e lo fa cosi bene che questa recensione sarebbe superflua.. Servirà solo a tentare di convincervi a leggerlo, perché è la cosa migliore che possiate fare. <br />
<br />
<b><br /></b>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18aLQAwj1gshfbOqpVF8NP4qh4nI60UDAGtE6P3-eoS6Qc8faV9ZPeZCTV1r21dqfD64q5NXnPUMLFZHltdw7u4fgNFmkkNphQIzmGu53_I14W49qEGuZfq8rdjEgH3NyJ9LEtps40dQ/s1600/IMG_20190526_185701_355%255B6022%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Acquadolce - Akwaeke Emezi Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18aLQAwj1gshfbOqpVF8NP4qh4nI60UDAGtE6P3-eoS6Qc8faV9ZPeZCTV1r21dqfD64q5NXnPUMLFZHltdw7u4fgNFmkkNphQIzmGu53_I14W49qEGuZfq8rdjEgH3NyJ9LEtps40dQ/s320/IMG_20190526_185701_355%255B6022%255D.jpg" title="Acquadolce - Akwaeke Emezi Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="256" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Acquadolce - Akwaeke Emezi<br />
Editore: il Saggiatore<br />
Anno pubblicazione: 2018<br />
Pagine:258</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b>Ada sente delle voci. Fin da quando era piccola, sa che nella sua mente si annidano delle strane presenze: sono spiriti malvagi</b>, intrappolati nel suo corpo e capaci di prenderne possesso, sono semi-dei. Alcuni hanno persino un nome. <i><b>E sono loro a raccontarci la storia.</b></i> </div>
<div>
<a name='more'></a><br />
Sì, questa è la prima grandiosa peculiaretà del romanzo: a narrare la vicenda sono presenze non umane. Esse si trovano nella mente di Ada, ci raccontano la sua vita e i suoi pensieri, e così noi vediamo gli eventi e percepiamo le emozioni della protagonista, lo facciamo dall'esterno ma anche dall'interno, perché gli spiriti sono Ada, condividono il suo corpo, ma allo stesso tempo non sono Ada perché non sono umani. <br />
<br />
È un punto di vista unico che non avevo mai sperimentato, attraverso il quale possiamo vedere la vita umana, le emozioni e i comportamenti terrestri, analizzati e commentati da entità malvagie che ci disprezzano. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"I vostri (figli) sono solo deboli sacche di carne con un'anima a scadenza. Noi, d'altro canto, possiamo sopportare tanti orrori in più. Non che importasse; era chiaro che lei, la bimba, sarebbe impazzita."</b></i></blockquote>
<br />
In <i>Acquadolce </i>infatti la fragilità, l'ingenuità, la cattiveria e la caducità di tutti noi sono messe a nudo senza rimorso. <br />
Eppure gli stessi spiriti che raccontano, si ritrovano trascinati dalle sensazioni che provano attraverso il corpo in cui sono intrappolati. E così si affezionano ad Ada, e si ritrovano pronti a tutto, anche al peggio, per difenderla. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"È che ci risucchiano, gli umani, ci calamitano. Sono così turgidi di potenziale e tuttavia così vuoti, hanno spazi sottopelle e nel midollo, ne abbiamo di posto per venire alla luce. Li si può soggiogare, segnare, ungere, scopare, poi a volte, abbandonare."</b></i></blockquote>
<br />
Quello tra Ada e le entità che abitano la sua mente è un rapporto di amore e odio, lo stesso che l'autrice fa trasparire nei confronti degli uomini e del corpo umano. È una gabbia di carne quella in cui siamo intrappolati, ma anche un ricettacolo di sensazioni incredibili. <br />
<br />
Sono stupidi ed egoisti e malvagi questi uomini, che sembrano inseguire il dolore. Eppure, eppure a volte sono circondati di meraviglia. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Aspettate un po', è così che si sentono gli umani? Sapersi a sè stanti e speciali, individuali e distinguibili? È favoloso. (...) Dico solo che era bello camminare per il mondo." </b></i></blockquote>
<br />
<b>Ma è una sorta di disturbo della personalità multipla quello di Ada?</b> Beh no, è qualcosa di addirittura più complesso forse, qualcosa di ancora più difficile da comprendere. <br />
<br />
<i>Acquadolce </i>è infatti una storia quasi metafisica, le entità con cui la protagonista parla esistono, hanno un volto, occhi e una bocca con la quale le parlano. <b>È una storia spirituale questa, ma non per questo meno reale, tangibile</b> (e se continuate a leggere scoprirete anche qualcosa di molto interessante…). Tant'è che moltissime persone, come ha dichiarato l'autrice, hanno ritrovato se stesse e i propri pensieri in quelle pagine. <br />
<br />
Perché Ada sembra una ragazza come tante: esce, si innamora, balla, si ubriaca. <b>Ma dietro a questa facciata sono nascosti i suoi gesti estremi, deviati, inaccettabili per la nostra società</b>. E noi sappiamo la verità, conosciamo <b>il dolore, i traumi e la lacerazione</b> che questa ragazza ha dovuto affrontare. Vediamo il suo comportamento strano, in apparenza malato, per quello che è: la conseguenza di qualcosa di enorme.</div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvwUbV-bgKruaMPK9PZIsLond1ISFYq9ELUneZ0Q3L3iux2JMGfgQ1SKmEEG_6p6t0CmkZBmIpwMt2NlDvtIx3mrHkgviNDj6GRnvukzq5B94xmrCF3unqvWJJGsxFbv5GSWQqMBi0DSs/s1600/Akwaeke-Emezi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Acquadolce - Akwaeke Emezi Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="508" data-original-width="508" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvwUbV-bgKruaMPK9PZIsLond1ISFYq9ELUneZ0Q3L3iux2JMGfgQ1SKmEEG_6p6t0CmkZBmIpwMt2NlDvtIx3mrHkgviNDj6GRnvukzq5B94xmrCF3unqvWJJGsxFbv5GSWQqMBi0DSs/s320/Akwaeke-Emezi.jpg" title="Acquadolce - Akwaeke Emezi Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Akwaeke Emezi</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
<br />
<b>Akwaeke ha scritto un libro che non si riesce a metter giù</b>, perché nonostante la profondità e la particolarità di ciò che racconta, sa essere incalzante e appassionante. Il lettore diventa parte della mente della protagonista, diventa uno dei tanti frammenti in cui è divisa e oscilla tra il dolore per ciò che Ada deve affrontare, alla paura per quello che potrebbe succederle, alla speranza che possa esistere per lei un equilibrio. <b>È un libro che affascina e irretisce</b>, che racconta qualcosa che ricorda la malattia e la depressione ma allo stesso tempo appare molto lontano dalla realtà possibile, eppure.... <br />
<br />
<i><u><b>Cosa pensereste se, dopo ciò che vi ho raccontato, vi dicessi che questo è un libro autobiografico? </b></u></i><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“Ho usato la mia vita come scheletro cronologico e ho adoperato il “male” come lente attraverso la quale guardarla.<br /> </i><i><br /></i><i>Non c’è niente di magico o di folkloristico in quello che racconto, questo è un libro autobiografico. Per me questa è la realtà. E l’ho messa al centro della storia.” </i></blockquote>
<br />
Se non siete un po' sotto shock è perché non lo avete ancora letto, ma credetemi, questa cosa è pazzesca. Vi spiego meglio. <br />
<br />
<b>Akwaeke Emezi </b>è una ragazza di 32 anni, nata in Nigeria e in seguito trasferitasi in America. Suo padre appartiene all’etnia Igbo, una comunità che crede negli Ogbanje, spiriti malevoli e dispettosi che nascono dentro corpi umani e “il cui unico intento è tormentare la madre umana morendo improvvisamente solo per tornare poi nel prossimo figlio e iniziare tutto da capo”. <br />
<br />
Vi ricorda qualcosa? Sì, sono loro. Loro sono gli spiriti che invadono il corpo di Ada. Akwaeke crede in questo tipo di entità e.. lei stessa si definisce un ogbanje. <b>Akwaeke è, in gran parte, la Ada del libro e molti episodi lì narrati sono fatti realmente accaduti. </b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho2BqHhqAfaeqlBkwdBvsFUgwPFy7fL25iDzZVmTi0K-PH9JhI6NMooSOn02ZS0BxvjZ-S7gUUcTXoL4SW5E4V8Ke9jyTgdkOB5r6mULPDHOwpPOb6BRtllIG8aMiEWNow_kvKPBcPbkI/s1600/emezi-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Acquadolce - Akwaeke Emezi Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="480" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho2BqHhqAfaeqlBkwdBvsFUgwPFy7fL25iDzZVmTi0K-PH9JhI6NMooSOn02ZS0BxvjZ-S7gUUcTXoL4SW5E4V8Ke9jyTgdkOB5r6mULPDHOwpPOb6BRtllIG8aMiEWNow_kvKPBcPbkI/s320/emezi-1.jpg" title="Acquadolce - Akwaeke Emezi Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Akwaeke Emezi</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<b><br /></b>È stupefacente, perché è qualcosa in cui non siamo abituati a credere, eppure la vita di questa autrice straordinaria sembra smentire ogni possibile dubbio: per lei quella è la realtà, lontana da ogni spiegazione scientifica. Quello è ciò che sente e con cui ha convissuto fino ad oggi. <br />
<br />
E raccontare questa storia, così fuori dall’ordinario, dichiarando che è reale, è un atto di coraggio incredibile. E lei lo sa: <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>“Avrei potuto tradurre Acquadolce in una storia più appetibile alla mentalità occidentale, avrei potuto raccontarla semplicemente attraverso le lenti della malattia mentale e questo avrebbe avuto senso per molti. Ma non era la verità: non voglio dire che la malattia mentale non sia un aspetto della storia ma non ne è il centro.” </b></i></blockquote>
<br />
Akwaeke ha avuto un difficile rapporto con il suo corpo e i suoi pensieri, ha sofferto per anni di disforia di genere e solo in America ha finalmente dato un nome a ciò che sentiva. Ha attraversato un tentato suicidio e, tra le altre cose, un’operazione di asportazione dell’utero di sua spontanea volontà. Lo ha raccontato in un articolo, di cui mi ha colpito questa frase: <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>"It wasn’t my first mutilation, but it was one of my best."</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>(Non era la mia prima mutilazione, ma è stata una delle migliori.)</i> </b></div>
<br />
Una frase quasi inquietante per quanto mi riguarda, eppure per lei quell’operazione è stata una liberazione, un modo per esularsi da qualsiasi identità di genere e liberarsi della paura di poter trasmettere quegli spiriti malevoli ai figli. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“Gli ogbanje non hanno una stirpe, provengono dal nulla. Perciò è importante che non si riproducano.”</i> </blockquote>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“Dopo quella operazione, la mia depressione è diminuita molto. Era una connessione che non avevo colto prima: quanto la mia disforia di genere danneggiasse la mia salute mentale. (…) <b>Questo rese un po’ più semplice vivere.</b>”</i> </blockquote>
<br />
Akwaeke spiega anche come non si sia mai sentita né donna né uomo, priva di ogni etichetta che cercasse di incatenarla a qualcosa che non è. <br />
<b> Si definisce infatti una persona “trans, non binaria e plurale”</b>, intendendo proprio questo: un essere umano senza genere. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“C’era un ideale al quale ci si aspettava che il mio corpo si conformasse, e io l’ho rifiutato con un’operazione. Ho rifiutato il corpo come centro e ho scelto qualcos’altro: un mondo dove la deviazione stessa era l’ideale. (..) Non mi importa se sono mutilata.” </i></blockquote>
<br />
<b>Akwaeke distrugge tutti gli ideali della società.</b><br />
Io non so se ciò in cui crede possa avere un senso o meno, e non so se i suoi problemi possono definirsi malattia mentale; ciò che so è che ognuno dovrebbe essere libero di sentirsi se stesso nel suo corpo. E pensare a ciò che questa persona ha dovuto affrontare e al coraggio che ha avuto, mi lascia senza parole. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>“È più facile quando sono sola. I miei amici e la mia famiglia sanno che non sono una donna, gliel’ho detto, ma alcuni continuano comunque a pensare a me come tale. Io ignoro la cosa perché a volte è più facile smettere di combattere, accettare l’isolamento come un luogo sicuro. Io esisto separatamente dal concetto di genere binario; senza quelle categorie, io non devo neanche pensare al mio genere. Da sola, ci sono solo io, e io mi vedo chiaramente.” </b></i></blockquote>
<br />
Piccola curiosità e precisazione: tra le altre cose, usare il femminile per parlare di Akwaeke non sembrerebbe esatto, tant’è che il Guardian utilizza per lei il pronome their. Persino il profilo Einaudi Twitter si è chiesto come tradurlo in italiano ed ha aperto un dibattito. <br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6PRsM9n362q70L3IuvO0Xkc9_msAqhN7rroqJ29zcwfx9bAj3ItncwLlrXmLNW2860-damWsHJYu6lsWpf37KTe7cg3VCRHbJ83Y8W7HDTkYh47IB4a6cKosGbQyESOdwq_tcGtJ_nu4/s1600/emezi-einaudi.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="524" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6PRsM9n362q70L3IuvO0Xkc9_msAqhN7rroqJ29zcwfx9bAj3ItncwLlrXmLNW2860-damWsHJYu6lsWpf37KTe7cg3VCRHbJ83Y8W7HDTkYh47IB4a6cKosGbQyESOdwq_tcGtJ_nu4/s1600/emezi-einaudi.PNG" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Insomma, mi sembra chiaro che la storia di questa scrittrice e il suo libro in cui la mette su carta, romanzandola, sono qualcosa di unico e mai visto.</div>
<div>
<b><i> Acquadolce </i>è un romanzo che ribalta la realtà, e ne crea una nuova. </b><br />
<br />
Io sono rimasta estasiata, e se ancora non siete abbastanza curiosi da provare a leggerlo, vi lascio con un piccolo testo: quello dell’email che vi arriverebbe se provaste a scrivere all’autrice. E ditemi voi se non è geniale. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>«Akwaeke è temporaneamente irreale o è stata momentaneamente divorata da un romanzo in corso di realizzazione. L’accesso all’email sarà intermittente. Risponderà quando il romanzo si prende una pausa per pulirsi i denti con uno stecchino. Oppure quando il malfunzionamento della realtà volgerà a vostro favore». </i></blockquote>
<br />
Con questa nota più divertente, vi lascio.<br />
Spero di non avervi ammorbati. <br />
<br />
Io ringrazio infinitamente il Saggiatore per avermi permesso di leggere questo piccolo capolavoro.<br />
E vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro consigliato da me potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi lascio i link ad alcuni articoli che ho letto per informarmi su Akwaeke (<a href="https://www.ilsaggiatore.com/wp-content/uploads/2019/02/9BPUAF-1.pdf" rel="nofollow" target="_blank">Qui</a>, <a href="https://www.thecut.com/2018/01/writer-and-artist-akwaeke-emezi-gender-transition-and-ogbanje.html" rel="nofollow" target="_blank">qui</a> e <a href="https://www.newyorker.com/books/page-turner/akwaeke-emezi-startling-debut-novel-explores-the-freedom-of-being-multiple" rel="nofollow" target="_blank">qui</a>).<br />
Vi mando come sempre un bacio,<br />
Silvia 💗</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-56638142704355291342019-05-06T08:00:00.000+02:002019-05-06T08:00:02.540+02:00Wisława Szymborska e le sue poesie<div style="text-align: center;">
<i><b>"La gioia di scrivere.</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Il potere di perpetuare.</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>La vendetta d'una mano mortale."</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<b><span style="color: #0b5394;">Ho letto un intero libro di poesie per la prima volta in vita mia. </span></b></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
Ebbene sì, sono una persona banale: preferisco la narrativa agli altri generi letterari. Ma <i>grazie a voi</i> lettori, che mi avete consigliata e spronata, è nata in me una scintilla di curiosità. Mi sono resa conto di essere totalmente inesperta sulla poesia, e ho quindi deciso di provare a scoprire questo mondo, andando oltre le mere conoscenze scolastiche.</div>
<div style="text-align: left;">
Per iniziare questo percorso ho scelto una delle più note poetesse moderne: <b>Wisława Szymborska</b>.</div>
<div style="text-align: left;">
La raccolta completa delle sue poesie è pubblicata in Italia da <i>Adelphi</i> con il titolo: “<i><b>La gioia di scrivere</b></i>”, e me la sono letta tutta, gustandola con calma in questi primi mesi dell'anno.</div>
<div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjABI3cjFwnNt240nq8SJ1VS-mx8qgCrBc_l940TNQlVVh52h8fiUOj7ac4F2YUXU55nm4EOHJ2GZPIDU909BPxxMlWF7WcUpU5PRqkxFoRmKhMDZRinJjPaOGgV3QEacNJb-s4d1Xt9Qs/s1600/185634892-14e550ba-555a-4c75-a8f6-2ca711c3e161.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" border="0" data-original-height="315" data-original-width="560" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjABI3cjFwnNt240nq8SJ1VS-mx8qgCrBc_l940TNQlVVh52h8fiUOj7ac4F2YUXU55nm4EOHJ2GZPIDU909BPxxMlWF7WcUpU5PRqkxFoRmKhMDZRinJjPaOGgV3QEacNJb-s4d1Xt9Qs/s320/185634892-14e550ba-555a-4c75-a8f6-2ca711c3e161.jpg" title="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Wisława Szymborska (Polonia, 1923-2012)</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<div style="text-align: left;">
<i><b>“Per la sua poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana”</b></i>: questa è stata la motivazione che l’Accademia svedese ha dichiarato nel 1996, quando ha conferito all’autrice il <b>Premio Nobel</b> per la letteratura. Credo che questa frase riassuma alla perfezione la sensazione che si prova leggendo le sue opere e il perché Wisława sia apprezzata da migliaia di persone in tutto il mondo. </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
"DELLE PROMESSE del mio sposo,</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
che vi ha ingannato con i suoi colori</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
del mondo popoloso, il suo brusìo,</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
il canto alla finestra, il cane fuori:</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
che mai resterete soli</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
nel buio e nel silenzio tutt’intorno</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
– non posso rispondere io.</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
La Notte, vedova del Giorno."</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
(<i>Piccoli annunci</i>)</div>
</div>
</blockquote>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<b>Lo stupore di fonte alla vita e il miracolo della sua normalità, questo troverete nelle sue poesie. </b></div>
<div style="text-align: left;">
<b style="font-weight: bold;">Le sue opere infatti sono scorci del mondo che ci circonda</b><b>: </b>parlano di vita quotidiana, di cose che vediamo tutti i giorni ma sulle quali non soffermiamo più il nostro sguardo, di dettagli che ci sono sfuggiti.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: left;">
"Eri in battisteri e in vasche di cortigiane.</div>
<div style="text-align: left;">
Nei baci, nei sudari.</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: left;">
A scavar pietre, a nutrire arcobaleni.</div>
<div style="text-align: left;">
Nel sudore e nella rugiada di piramidi e lillà.</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: left;">
Quanto è leggero tutto questo in una goccia di</div>
<div style="text-align: left;">
pioggia.</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: left;">
Con che delicatezza il mondo mi tocca."</div>
<div style="text-align: left;">
(<i>L'acqua</i>)</div>
</blockquote>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div>
<div>
<div style="text-align: left;">
Parlano di eventi storici recenti, disastrosi o incredibili. Parlano di cultura, di scienza e di scrittura. Parlano di amore, di vita e di morte. Parlano anche di un mondo invisibile ma non per questo meno reale: quello dei sogni e dell’immaginazione. Possono parlare del passato per aiutarci a ricordare, del presente per denunciare, o per mostrare bellezza, del futuro per invogliare alla riflessione e a farsi delle domande.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
"Chi ne afferma l’onnipotenza,<br />
egli stesso è la prova vivente<br />
che essa onnipotente non è.<br />
Non c'è vita<br />
che almeno per un attimo<br />
non sia stata immortale.<br />
La morte<br />
è sempre in ritardo di quell’attimo.<br />
Invano scuote la maniglia<br />
d’una porta invisibile.<br />
A nessuno può sottrarre<br />
il tempo raggiunto."<br />
(<i>Sulla morte senza esagerare</i>)</blockquote>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Quelle di Wisława Szymborska sono poesie per tutti. Non c’è retorica né difficoltà nella comprensione e nella lettura: sono parole spontanee le sue, dalle quali emerge continuamente un mondo incredibile, pericoloso sì, ma anche straordinario, pieno di odio sì ma spesso, per chi sa guardare, anche di bellezza.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<b><i>“Il mondo, qualunque cosa noi ne pensiamo, spaventati dalla sua immensità e dalla nostra impotenza di fronte ad esso, amareggiati dalla sua indifferenza alle sofferenze individuali, qualunque cosa pensiamo dei suoi spazi attraversati dalle radiazioni delle stelle[…] questo mondo è stupefacente.”</i></b></div>
<div style="text-align: left;">
<i>(Discorso tenuto in occasione del conseguimento del Nobel)</i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNleZudICCSMDlyaKQo5HL8YUWg33jN0UJroZbXNm8UMRxb42ZrF_BMQx8YzuDgpybYpasVr-6hTx0XFTP5JehnicISpvCVpg2YZZRwlZivpyxRi7BDx0mh7Ch2WBS9x-sd2_T_dVYcxc/s1600/1328450134-wislawa-szymborska.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" border="0" data-original-height="480" data-original-width="623" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNleZudICCSMDlyaKQo5HL8YUWg33jN0UJroZbXNm8UMRxb42ZrF_BMQx8YzuDgpybYpasVr-6hTx0XFTP5JehnicISpvCVpg2YZZRwlZivpyxRi7BDx0mh7Ch2WBS9x-sd2_T_dVYcxc/s320/1328450134-wislawa-szymborska.jpg" title="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<i><br /></i></div>
<blockquote class="tr_bq">
"Finché quella donna del Rijksmuseum<br />
nel silenzio dipinto e in raccoglimento<br />
giorno dopo giorno versa<br />
il latte dalla brocca nella scodella,<br />
il Mondo non merita<br />
la fine del mondo."<br />
(<i>Vermeer</i>)</blockquote>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Ma c’è di più: emerge a volte dalle sue poesie, una <b>vena di ironia </b>che non ci si aspetterebbe. </div>
(<i>La cipolla, d’accordo:/ il più bel ventre del mondo./ A propria lode di aureole/ da sé si avvolge in tondo./ In noi – grasso, nervi, vene,/ muchi e secrezione./ E a noi resta negata/ l’idiozia della perfezione.</i>)<br />
<div style="text-align: left;">
Questo potrebbe spingervi a chiedervi: <i><b>com’era Wisława Szymborska, di persona? </b></i></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Io ho trovato la risposta in una graphic novel: "<i><b>Wisława Szymborska. Si dà il caso che io sia qui" </b></i>di Alice Milani, che illustra alcuni periodi della vita della poetessa e utilizza alcune delle sue poesie come strumento di narrazione. Ho letto questo libro in parallelo a <i>La gioia di scrivere</i> e mi sono trovata benissimo. </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLdFbH4o7LheY6lev8Go8bLq-BPVwPIt0bfJZKs5hJg2Q_qvkcMvKgErwCxDUlQRNT8HH3xa-_U4cGqCSTWxg0RSZfh6tY90pohqkRxeLhQ_0nnYk6mMBTLr5bNj26mNKfRIS95Y6LBc/s1600/PicsArt_03-12-08.25.40-03%255B4809%255D+%25282%2529.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" border="0" data-original-height="860" data-original-width="1061" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLdFbH4o7LheY6lev8Go8bLq-BPVwPIt0bfJZKs5hJg2Q_qvkcMvKgErwCxDUlQRNT8HH3xa-_U4cGqCSTWxg0RSZfh6tY90pohqkRxeLhQ_0nnYk6mMBTLr5bNj26mNKfRIS95Y6LBc/s320/PicsArt_03-12-08.25.40-03%255B4809%255D+%25282%2529.jpeg" title="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Ho scoperto che Wislawa era una <b>persona vivace e allegra</b>. Ho scoperto che ha vissuto nella casa dei letterati, e che lì amava organizzare delle mini lotterie..</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Ho scoperto che era una <b>donna determinata e onesta </b>e tanto altro.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGoJsHQWicBgCW5DJ1zwlFGL2M0zeVYxgZbqzV5_RHzSW2yXrvKbPMF8lNIzrRVoRmKWqp9Ck9FoYTaLNOx4EyKFgdOktgsqM6NY22Mn5v5CU0xCCZ3JiE7KqcW4vIsncYa71Dna1AzIY/s1600/IMG_20190420_152632%255B4808%255D+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" border="0" data-original-height="808" data-original-width="959" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGoJsHQWicBgCW5DJ1zwlFGL2M0zeVYxgZbqzV5_RHzSW2yXrvKbPMF8lNIzrRVoRmKWqp9Ck9FoYTaLNOx4EyKFgdOktgsqM6NY22Mn5v5CU0xCCZ3JiE7KqcW4vIsncYa71Dna1AzIY/s320/IMG_20190420_152632%255B4808%255D+%25282%2529.jpg" title="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quando in Polonia fu istituita la legge marziale, l’Unione dei letterati Polacchi fu sciolta e ne fu creata una nuova, controllata rigidamente dal governo. Wislawa organizzò quindi degli incontri clandestini, insieme al marito.</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRFpK_6JktJ8iN6OSk9eiY0tmYaXXHKTHy-aEndriSWEmjBvUGyTwIB3nIhJ6irwwJMjrOYBe-hoQkjkeJz05E7wW6JQL6A6kMLbI4PzrOJjY2LQr3DDK6ikhnsX4B5_39cWCFnwzrbLg/s1600/IMG_20190420_152703%255B4807%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRFpK_6JktJ8iN6OSk9eiY0tmYaXXHKTHy-aEndriSWEmjBvUGyTwIB3nIhJ6irwwJMjrOYBe-hoQkjkeJz05E7wW6JQL6A6kMLbI4PzrOJjY2LQr3DDK6ikhnsX4B5_39cWCFnwzrbLg/s320/IMG_20190420_152703%255B4807%255D.jpg" title="Wisława Szymborska e le sue poesie La gioia di scrivere Si dà il caso che io sia qui Alice Milani Felice con un libro" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
Tutto questo discorsone, che finisce qui, nasce non per fare una recensione, perchè questa una recensione non è, ma per raccontarvi la mia esperienza e magari dare anche a voi (amanti della narrativa vi vedo!) la spinta per approcciarvi alla poesia.</div>
<div style="text-align: left;">
Io sono felice di averlo fatto e proseguirò.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro consigliato da me potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
</div>
</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacio,<br />
e vi lascio di seguito la mia poesia preferita di tutta la raccolta,<br />
Silvia 💗<br />
<br />
<i><b>Sotto una piccola stella</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità. <br />
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.<br />
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.<br />
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.<br />
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.<br />
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.<br />
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.<br />
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.<br />
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.<br />
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.<br />
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.<br />
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.<br />
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,<br />
immobile, con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,<br />
assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.<br />
Chiedo scusa all’albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.<br />
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.<br />
Verità, non prestarmi troppa attenzione.<br />
Serietà, sii magnanima con me.<br />
Sopporta, mistero dell’esistenza, se tiro via fili dal tuo strascico.<br />
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.<br />
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.<br />
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.<br />
So che finché vivo niente mi giustifica,<br />
perché io stessa mi sono d'ostacolo.<br />
Non avermene, lingua, se prendo in prestito<br />
parole patetiche, e poi fatico per farle sembrare leggere.</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-90663894816886403302019-04-15T08:00:00.000+02:002019-04-15T08:00:14.932+02:00Il signore delle mosche - William Golding {Recensione no-spoiler}<blockquote class="tr_bq">
<i><b>“Ma che cosa siamo? Degli esseri umani? O degli animali? O dei selvaggi?” </b></i></blockquote>
Ci sono libri che non si scordano mai. <i><b>Il signore delle mosche</b></i> è uno di questi, perché manda un messaggio talmente agghiacciante, talmente vero, che paralizza, stampandosi nella mente. Nel 1983 l’autore, <b>William Golding</b>, è stato insignito del <b>Premio Nobel</b> per la letteratura “<i>per i suoi romanzi che, con l'acume di un'arte narrativa realistica e la diversità e universalità del mito, illuminano la condizione umana nel mondo odierno</i>.” Parole verissime che già di per se dovrebbero convincere della necessità di dedicarsi a questa lettura, classico intramontabile. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxdjMuxmD9zt4KmPFOlI5betVNbiXqOfR4nGrHKMNNrohoBBu8HM04IsWvrdr9MglTZj46bGJVVsMZXM6QkZfNiDHChi1Ibgm_-_qIHLBthzTNLxrZXqIsFm08nODwMSytRuL9eY-_nAw/s1600/P1080693+%25284%2529-02%255B3631%255D.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il signore delle mosche William Golding Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1296" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxdjMuxmD9zt4KmPFOlI5betVNbiXqOfR4nGrHKMNNrohoBBu8HM04IsWvrdr9MglTZj46bGJVVsMZXM6QkZfNiDHChi1Ibgm_-_qIHLBthzTNLxrZXqIsFm08nODwMSytRuL9eY-_nAw/s320/P1080693+%25284%2529-02%255B3631%255D.jpeg" title="Il signore delle mosche William Golding Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="259" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il signore delle mosche - William Golding<br />
Editore: Mondadori<br />
Anno pubblicazione: 1954<br />
Pagine: 206</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<b><br /></b>
<a name='more'></a></div>
<div>
<b>In un mondo afflitto dalla guerra, un aereo pieno di bambini precipita su un’isola deserta.</b> Sopravvissuti al disastro, tanti piccoli ometti di ogni età devono riuscire ad andare avanti in questo nuovo ambiente, completamente soli, abbandonati a se stessi. Si assiste al tentativo di creare una comunità, di istituire delle regole, di organizzarsi per cibo, riparo, per lanciare segnali di aiuto. Inizialmente sembra questa la trama principale, la storia che Golding vuole raccontare: bimbi di sei, otto, dieci anni, che tra alti e bassi, creano una società, che con la loro <i>innocenza </i>decidono di vedere il disastro come un’avventura e vivere come in un gioco. <br />
<br />
Ma piano piano qualcosa cambia. Prima c’è un incidente, terribile ma accidentale, qualcosa di non voluto, una disgrazia. Una cosa da <i>dimenticare</i>. E la vita prosegue, in apparenza come prima.<br />
Poi però iniziano ad arrivare la <i>paura</i>, la nostalgia di casa, la consapevolezza della solitudine, cominciano a strisciare tra i rifugi in cui i piccoli naufraghi riposano; e con esse arrivano anche i primi attriti, le prime incongruenze. E qualcosa inizia ad emergere. È un processo lento, tanto che nella prima metà sembra essere tutto tranquillo e pacifico: un gruppo di bimbi che si divertono su un’isola incontaminata che assomiglia ad un paradiso, qualcuno gioca a fare il cacciatore, qualcuno il capo, qualcuno sguazza nell’acqua tranquillo. Solo qualche particolare ogni tanto stride, preannunciando quello che verrà dopo. <br />
Perché quel qualcosa è lento ma inesorabile e mano a mano che la storia prosegue la verità si insinua nel lettore, che finalmente capisce di cosa parla questo romanzo. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Ci sono dottori per ogni male, anche per chi è malato dentro la testa. Non vorrete mica dire sul serio che dobbiamo continuar sempre ad aver paura di nulla? La vita è scientifica, altro che storie."<br /> "A meno che..."<br />"Cosa vuoi dire?"<br />"<b>A meno che non abbiamo paura di qualcuno di noi.</b>"</i></blockquote>
<br />
<b><i>Il signore delle mosche</i> è la storia del male nascosto negli uomini, è la storia del piacere della violenza e del potere, è la storia di un’innocenza perduta per sempre o che forse non c’è mai stata. </b>Questa è la verità davanti alla quale ci pone Golding, “<i><b>la malattia fondamentale dell'umanità</b></i>”: l’oscurità è presente dentro ognuno di noi, fin dalla nascita, fin da quando siamo innocui bambini e, se lasciata libera di agire, esplode. <br />
<br />
È una lezione scomoda quella che l’autore vuole dare, inaccettabile: i bambini sono considerati il simbolo di ciò che di più innocente e puro si possa immaginare, <b>Golding rovescia questa immagine e la rende mostruosa</b>. Senza le regole e la civilizzazione imposte dal contesto sociale in cui tutti noi siamo inseriti, l’essere umano sarebbe una creatura malvagia ed egoista, incapace di dominare la propria natura violenta.<br />
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl2a4YLgkTH5SAm9hkSTrP42epjmAmaxZNCyzi6_NC1uFPGVO1RN7AjpcT34YFEwXpsrNeWD9jpQr52Bj-EBuzNXyMmetGFdnMlK0t4AXm5-WJwjlfKCPFFhN6O4SaMAy9hftpMqLfPhM/s1600/william-golding-003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="William Golding Il signore delle mosche Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="386" data-original-width="605" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl2a4YLgkTH5SAm9hkSTrP42epjmAmaxZNCyzi6_NC1uFPGVO1RN7AjpcT34YFEwXpsrNeWD9jpQr52Bj-EBuzNXyMmetGFdnMlK0t4AXm5-WJwjlfKCPFFhN6O4SaMAy9hftpMqLfPhM/s320/william-golding-003.jpg" title="William Golding Il signore delle mosche Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">William Golding</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
Per avvalorare la sua tesi, l’autore ha persino eseguito un <b>esperimento</b>, semplice ma significativo: egli, nella sua scuola elementare, divideva gli alunni in due gruppi per discutere dei problemi del giorno, a volte facendoli supervisionare da un adulto, altre no. Senza il controllo di un moderatore, la discussione degenerava spesso in rissa.<br />
<br />
In definitiva <b>un libro crudo, spietato e doloroso, che con un linguaggio semplicissimo ma immagini potenti parla a tutti noi</b>, senza lasciare scampo a nessuno. Una di quelle letture a cui ripensare con il magone allo stomaco. Bello, bello, bello.</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Cari lettori, la recensione finisce qui. Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro consigliato da me potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacio,<br />
Silvia 💗</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-34026027046726145172019-04-08T08:00:00.000+02:002019-04-08T08:00:00.432+02:00Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides {Recensione no-spoiler}<span style="color: #3d85c6;"><b>Il libro più ipnotico e affascinante dell’anno (fin’ora).</b></span> <br />
<br />
Che cosa ti aspetti da <i><b>Le vergini suicide</b></i>? Tristezza? Disperazione? Dramma? Non è quello che troverai. <br />
<br />
Quando si legge un libro, molto dipende dalle aspettative che nutriamo. Il motivo principale per cui ne scegliamo uno rispetto ad un altro è che qualcosa ci colpisce: il titolo, la copertina, un dettaglio della trama, il modo in cui qualcuno ne ha parlato. Ecco, qualsiasi cosa pensiate di <i>questo </i>libro, non potrà mai darvi l'idea di come sarà davvero.<br />
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg26RI7xHY-rzEEUeVsLDqfhQYqdp9B1vu4CzZUb0v6Vbe5ObHBqCyVhUBPodzwRELaWBgNtQstANDQH0DCBXqkZKWUsKm59-laea7aKbNwj3TMdSJCf73r-IpoTqlpIhx7yBbLxvWyovg/s1600/IMG_20190213_135805_450%255B3627%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="1231" data-original-width="991" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg26RI7xHY-rzEEUeVsLDqfhQYqdp9B1vu4CzZUb0v6Vbe5ObHBqCyVhUBPodzwRELaWBgNtQstANDQH0DCBXqkZKWUsKm59-laea7aKbNwj3TMdSJCf73r-IpoTqlpIhx7yBbLxvWyovg/s320/IMG_20190213_135805_450%255B3627%255D.jpg" title="Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="257" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides<br />
Editore: Mondadori<br />
Anno pubblicazione: 1993<br />
Pagine: 257</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
<br />
<b>C'è qualcosa di strano in <i>Le vergini suicide</i>, romanzo nel quale Jeffrey Eugenides racconta la storia del suicidio di 5 ragazze</b>: le 5 sorelle Lisbon, figlie di una famiglia benestante degli anni '70, abitanti di uno dei quartieri più perfetti dell' America suburbana, si tolgono la vita. Tutte. Nell'arco di un anno. Eppure l’autore non fa di questa tragedia il fulcro della narrazione, non gioca sul dolore, sulla disperazione, sulle ragioni del gesto. In poche parole, a Eugenides NON piace vincere facile e decide di sorprenderci: egli ci racconta com’è vivere <i>accanto </i>alle sorelle Lisbon e adotta un punto di vista corale, quello di un gruppo di ragazzi coetanei delle sorelle, loro vicini e compagni di scuola. A narrare è quindi un “noi” collettivo di persone esterne, che ci mostrano le reazioni della comunità durante, dopo, ma soprattutto prima, del terribile fatto.<br />
<br />
<a name='more'></a></div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFouWunIugnGtUKrUb0bRh6ZgGaUIlXBsqAUj60s21mYuIE5S_hp1ZHvUwSH6Sb9LhBpuY5AMApXxcOhqM_wvTrW4igg3Ta5BgzAmKkDejqvyGL7bL58fXUqOPXEmYz1qoeQlOoZIIXDU/s1600/Jeffrey-Eugenides.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="867" data-original-width="1576" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFouWunIugnGtUKrUb0bRh6ZgGaUIlXBsqAUj60s21mYuIE5S_hp1ZHvUwSH6Sb9LhBpuY5AMApXxcOhqM_wvTrW4igg3Ta5BgzAmKkDejqvyGL7bL58fXUqOPXEmYz1qoeQlOoZIIXDU/s320/Jeffrey-Eugenides.jpg" title="Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Jeffrey Eugenides</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
<br />
<b><i>Le vergini suicide</i> diventa così la storia del fascino macabro che le sorelle Lisbon esercitano su chi le circonda.</b> L’<i>atmosfera</i> che si crea attorno a loro e in tutto il quartiere è il vero centro e il punto forte di tutto il libro: c’è qualcosa di fastidioso nella perfezione ostentata di queste case, qualcosa di languido nella descrizione dei gesti di Lux, Mary, Bonnie e Therese, qualcosa di doloroso nell’indugiare sui dettagli che rendono l’una diversa dall’altra e quindi tutte più reali e c’è qualcosa di oscuro nell’indifferenza di chi guarda senza riuscire a vedere, troppo occupato a mantenere intatta la maschera che ogni giorno porta con sé. E nel descrivere tutto questo, Eugenides è un maestro: è capace di trasformare particolari in apparenza insignificanti in simboli di qualcosa di molto più grande, e lo fa in tutto il romanzo, rendendolo unico nel suo genere. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>“Per qualche tempo l'albero rimaneva là, avvizzito, a tentare di levare al cielo quei moncherini, una creatura ridotta al silenzio con la forza: ed era soltanto per quell'improvviso mutismo che ci si rendeva conto che aveva sempre parlato.” </b></i></blockquote>
<br />
I narratori del libro, ormai adulti, decidono di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle che è la storia delle sorelle Lisbon e ripercorrono così tutto l’anno clou basandosi su esperienze che loro stessi hanno vissuto, su fotografie, testimonianze, e sulle loro sensazioni, tracciando una mappa di ciò che è rimasto di quei gesti estremi, di quello che sono riuscite a comunicare quelle strane ragazze sacrificando se stesse. La loro opera di ricostruzione avrà come risultato quello di far intravedere le verità scomode che si nascondono dietro la facciata superficiale che circonda tutto, di portare alla luce la cecità degli altri, l’ottusità di una società falsamente moralista che non riesce a guardare l’imperfezione. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“Ciò che la mia yia yia non ha mai compreso dell'America è perché tutti fingano di essere felici sempre e comunque.”</i></blockquote>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ9vlm4ZREp1qqGsBehaqX77lz3l9hsW_LztyAceIA3m5EpqUFg4GaWnqeMDdP1FbyLquYhsRivgzSc7ntgH3-fLcNnZ1hqgTwvXljBqQPnZbMjUp9qbZsHJigvizkQJSWaeA2gtYgTUo/s1600/Il-giardino-delle-vergini-suicide.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il giardino delle vergini suicide film da Le vergini suicide Jeffrey Eugenides Recensione Felice con un libro" border="0" data-original-height="600" data-original-width="897" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ9vlm4ZREp1qqGsBehaqX77lz3l9hsW_LztyAceIA3m5EpqUFg4GaWnqeMDdP1FbyLquYhsRivgzSc7ntgH3-fLcNnZ1hqgTwvXljBqQPnZbMjUp9qbZsHJigvizkQJSWaeA2gtYgTUo/s320/Il-giardino-delle-vergini-suicide.jpg" title="Il giardino delle vergini suicide film da Le vergini suicide Jeffrey Eugenides Recensione Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dal libro è stato tratto un film: Il giardino delle vergini suicide</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<b>I narratori vengono trascinati nel vortice, ossessionati dall’aura di mistero che circonda le sorelle, e noi siamo trascinati insieme a loro</b>, incapaci di resistere. Perché si sa, l’uomo è inevitabilmente attratto dalla tragedia. È una verità scomoda e Eugenides ce la racconta attraverso la sua storia, che diventa così una lettura a dir poco <b>ipnotica</b>. <br />
<br />
<b>Ma la cosa davvero sconvolgente è che, come forse avrete intuito, il modo di raccontare di Eugenides è tangibile, immersivo, e rende tutto</b> <i><b>bello</b></i>. E questo sembra sbagliato, e mette lo spettatore a disagio, di fronte all’evidenza che può esserci bellezza nel dolore, nel male, nell’oscurità; che a volte queste cose possono essere molto più reali e concrete di tutto il contorno. Le sorelle Lisbon sembrano avere perfettamente il controllo di ciò che sta succedendo, sembrano avere una consapevolezza superiore e in fin dei conti sembrano quasi uscire vincitrici da tutta la vicenda. <b>Come se avessero capito che la perfezione attorno a loro è un’illusione, come se avessero sollevato il velo della menzogna e scelto di ribellarsi.</b> Questa è un’idea ambigua, che fa sentire a disagio, e in colpa forse, ma anche inevitabilmente affascinati. E <i>fascino </i>è proprio la parola perfetta per descrivere questo libro. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: center;">
<i><b>“Tutto ciò che vogliamo è che ci lascino vivere.” </b></i></blockquote>
<br />
Consigliato assai!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
E se lo avete già letto, ho un consiglio libroso per voi di un romanzo che potrebbe piacervi: <i>Un gioco da bambini</i> di Ballard (la recensione <a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2017/04/un-gioco-da-bambini-jg-ballard.html" target="_blank">qui</a>).</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro consigliato da me potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacio,<br />
Silvia 💞</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-72315656911481733272019-02-11T08:00:00.000+01:002019-02-11T08:00:05.186+01:00Le mie letture di Gennaio {Consigli di lettura} Il mio anno letterario è iniziato nel migliore dei modi: ho letto un sacco di libri e tutti belli! Quindi vado controcorrente e dichiaro che, fosse stato per me, Gennaio sarebbe durato ancora un pochino. Per non dimenticare questo mese molto proficuo, vi parlerò brevemente di tutte le letture che ho fatto, sperando possiate trovare qualcosa che vi ispira. Bando alle chiacchiere e via con il Wrap Up! <br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<b><u>Gli indifferenti – Alberto Moravia</u></b><br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmfWiAF7Kd6fYb3bb100KiGm-Z-oRKB4eDA8kZGUaOjIVckcTXmAghwYlYUlV8JBXuhgqhIxWYe0DsO2Io_dVqy8SlFeZD-jUATjCri6VRkzZtrCDXThBWiQV7XN3_kMsuChkaClkSXXM/s1600/IMG_20181226_190424_935%255B2369%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Gli indifferenti Alberto Moravia Consigli di Lettura Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmfWiAF7Kd6fYb3bb100KiGm-Z-oRKB4eDA8kZGUaOjIVckcTXmAghwYlYUlV8JBXuhgqhIxWYe0DsO2Io_dVqy8SlFeZD-jUATjCri6VRkzZtrCDXThBWiQV7XN3_kMsuChkaClkSXXM/s320/IMG_20181226_190424_935%255B2369%255D.jpg" title="Gli indifferenti Alberto Moravia Consigli di Lettura Felice con un libro" width="256" /></a></div>
<div>
Scrivere un capolavoro senza neanche rendersene conto. Questo è quello che ha fatto Alberto Moravia quando, a soli 18 anni, ha iniziato la stesura de <i>Gli indifferenti</i>. Lui voleva scrivere una tragedia in forma di romanzo e si è ritrovato tra le mani un romanzo realista. Perché? Perché è incredibile il talento dell’autore nel vedere i fenomeni intorno a lui e trasformarli in narrativa, scavando al contempo le ragioni profonde che li hanno determinati. <br />
<b> Leggere questo libro significa essere trascinati nella quotidianità dei salotti borghesi della Roma dell’anteguerra, significa provare il disgusto e la consapevolezza della realtà che vi circonda, fatta di apparenze, maschere, corruzione, egoismo, ottusa moralità.</b> È una società che non è più in grado di autogiudicarsi perché la coscienza è stata messa a tacere. <br />
E in questo sfondo si ritrovano immersi Carla e Michele: loro sono i giovani arrabbiati, quelli che vogliono cambiare e migliorare, perché così non possono più vivere. Ma non ci riescono perché l’unico rimedio, l’unico mezzo per liberarsi da tutto ciò che li circonda è l'indifferenza. Un'indifferenza con un prezzo molto alto: quello di non provare più niente.<br />
Un altro autore italiano che ha fatto breccia nel mio cuore. Leggetelo anche voi, dategli una possibilità. <br />
<br />
Se volete avere un'idea più precisa della grandezza di questo libro andate a leggere la recensione completa <a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2019/01/gli-indifferenti-alberto-moravia.html" target="_blank">qui</a>. <br />
<br />
<br />
<b><u>Pastorale americana – Philip Roth </u></b><br />
<b><u><br /></u></b></div>
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0g9lxx4ni1PJeADYzppXlz4RMdnR6d8xtv6i7qRuKUjQt2PD4w_Rk1HTCm3RNOgmhLMnDA820f7njNxkxCia4R4qq-S__5uaH4-XbcWbZz7Dcc5A6huQ_TmcKa2i5Y3Z2ny2coDVPObI/s1600/IMG_20190207_205739_896%255B2415%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Pastorale Americana Philip Roth Consigli di Lettura Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1294" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0g9lxx4ni1PJeADYzppXlz4RMdnR6d8xtv6i7qRuKUjQt2PD4w_Rk1HTCm3RNOgmhLMnDA820f7njNxkxCia4R4qq-S__5uaH4-XbcWbZz7Dcc5A6huQ_TmcKa2i5Y3Z2ny2coDVPObI/s320/IMG_20190207_205739_896%255B2415%255D.jpg" title="Pastorale Americana Philip Roth Consigli di Lettura Felice con un libro" width="258" /></a></div>
<div>
<i>Pastorale americana</i> è un grande libro, grande in tanti sensi. Qui Philip Roth vuole mostrarci le due facce dell'America: America è perfezione ma anche menzogna, è possibilità ma anche distruzione, è sogno ma anche illusione, è speranza ma anche violenza. </div>
<div>
L'autore ci dimostra le contraddizioni del paese, raccontando la storia di una classica famiglia americana privilegiata, distrutta dal suo angelo, dalla giovane figlia, che commette un atto atroce. Partendo da questo episodio, e dando voce ad un padre straziato, Roth analizza ogni minimo dettaglio, ogni possibile causa. Perché è accaduto? Dov'è la falla, l'intoppo, lo sbaglio che ha provocato la valanga? <b>Nel cercare disperatamente quel qualcosa a cui dare la colpa, l'America viene denudata, esposta al lettore in tutta la sua verità, quella scintillante e bellissima ma anche quella terribile e inaccettabile.</b> Come sempre la critica sociale è diretta e spietata: decine e decine sono i problemi presi in causa, ognuno con le sue contraddizioni. Forse la violenza e la miseria sono inevitabili. Forse l'amore è strettamente legato all'odio. <br />
<br />
<b>Uno dei romanzi più densi che io abbia mai letto</b>: ogni frase ha un significato profondo, e non si può mai perdere la concentrazione. Per questo <i>Pastorale americana</i> è meraviglioso, ma anche lento e pesante. Da una piccola divagazione può aprirsi una parentesi di dieci pagine, da un piccolo particolare può scaturire una discussione lunghissima. Roth entra nel dettaglio di cose che non interesserebbero a nessuno se non fosse lui a raccontarle, e il modo in cui scrive è lontano da ogni convenzione del romanzo. Però quanta genialità, quanta consapevolezza, quanta bravura. <br />
(<a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2017/07/la-macchia-umana-philip-roth-recensione.html" target="_blank">Qui</a> la recensione de <i>La macchia umana</i>, che ho amato ancora di più.)<br />
<br />
<br />
<b><u>La vegetariana – Han Kang </u></b><br />
<b><u><br /></u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfRCDQYhcMYohhgS3ySniaGLh3nD5L6m9o-IqCcimvfCTHDDhWW_KjtagLWRHswl-wvDWyzewGB-QUtBwAFA9tVGcFGqdU7Tib9ehz3UizoB3KJohTXl4eK4VM5KzkFAoP77JB-KKeeow/s1600/IMG_20190124_134322_188%255B2396%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="La vegetariana Han Kang Consigli di Lettura Felice con un libro" border="0" data-original-height="860" data-original-width="680" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfRCDQYhcMYohhgS3ySniaGLh3nD5L6m9o-IqCcimvfCTHDDhWW_KjtagLWRHswl-wvDWyzewGB-QUtBwAFA9tVGcFGqdU7Tib9ehz3UizoB3KJohTXl4eK4VM5KzkFAoP77JB-KKeeow/s320/IMG_20190124_134322_188%255B2396%255D.jpg" title="La vegetariana Han Kang Consigli di Lettura Felice con un libro" width="252" /></a></div>
<div>
Uno di quei libri che è necessario leggere anche solo per vedere che effetto fa: questo è<i> La vegetariana</i> di Han Kang. Un libro che può assumere migliaia di significati diversi: <b>un libro altamente simbolico, che cambia al variare di chi lo legge e del suo stato d’animo</b>. È una storia il cui senso globale potrebbe sfuggire, ma è giusto così. Non esiste un’interpretazione esatta o una sbagliata, ma solo un insieme di sensazioni, di immagini, di verità, che permangono addosso durante e dopo la lettura. È come una magia, e io l'ho amata un sacco.</div>
<div>
Yeong-hye, la protagonista, decide di punto in bianco di smettere di mangiare carne e qualsiasi altro prodotto che deriva dagli animali, in seguito ad un sogno terribile di sangue e violenza. Ma non fate l’errore di pensare che sia tutto qui. Questa è semplicemente la scintilla, è l’inizio di qualcosa di molto più grande: un danno psicologico irreparabile, un percorso di alienazione e di rinuncia, che coinvolgerà anche le persone attorno a lei. <br />
<br />
<b>Han Kang parla di una società malata e misogina, di donne in catene, del rapporto dell’uomo con il corpo e con il sesso, e di quello con la natura. Parla di arte, di libertà e di violenza.</b> Tutto questo è nascosto nelle pagine del libro, e forse anche di più. È anche vero che potrebbe rimanervi solo l’impressione di non aver capito, e allora questo romanzo non vi piacerà. Ma è un rischio che vale la pena correre. Non vorreste provare a vedere che tipo di impronta Han Kang è capace di lasciare su di voi?<br />
Se volete una recensione più approfondita andate all’articolo dedicato (<a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2019/02/la-vegetariana-han-kang-recensione-no.html" target="_blank">qui</a>). <br />
<br />
<br />
<b><u>Maria Montessori, la donna che rivoluzionò per sempre il mondo dell’educazione – RBA </u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLMPpEM02hjEmtMAut1hlTzy3CytwB6qnd5Rjgry8o_kNT5c_ffvavV3-dMh7g5oUkIi7O50R5pCP2pqnlV4JEoExP4lEBemY54wQxDJhIiERULssdB6xHboee43fZuL0WySn6c1NFdnY/s1600/uscita01_detalle_363x487.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img alt="Maria Montessori la donna che rivoluzionò per sempre il mondo dell'educazione RBA Grandi donne Consigli di Lettura Felice con un libro" border="0" data-original-height="487" data-original-width="363" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLMPpEM02hjEmtMAut1hlTzy3CytwB6qnd5Rjgry8o_kNT5c_ffvavV3-dMh7g5oUkIi7O50R5pCP2pqnlV4JEoExP4lEBemY54wQxDJhIiERULssdB6xHboee43fZuL0WySn6c1NFdnY/s400/uscita01_detalle_363x487.png" title="Maria Montessori la donna che rivoluzionò per sempre il mondo dell'educazione RBA Grandi donne Consigli di Lettura Felice con un libro" width="297" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Questo è il primo volume della <b>collana “Grandi Donne”</b>, una serie di monografie di donne che hanno cambiato il mondo e che usciranno in edicola periodicamente.<br />
Maria Montessori, nata nel 1870, è stata una delle prime donne italiane laureate in medicina. Sconvolta dal modo in cui erano trattati e cresciuti bambini con problemi mentali, decide di rivoluzionare il concetto di educazione: essa deve essere estesa a tutti, compresi poveri, malati e orfani. Attraverso l’educazione è possibile evitare futura violenza e crimine; è possibile insegnare l’uguaglianza e la pace.<br />
Quando Maria si rende conto che queste idee innovative e la loro applicazione sono la sua vocazione, decide di specializzarsi anche in pedagogia. Per fare tutto ciò è costretta a lottare strenuamente contro i pregiudizi verso le donne e la mentalità chiusa dell’epoca. Esempio: essendo l’unica donna all'università, doveva essere scortata sempre da un uomo, le lezioni di anatomia doveva svolgerle da sola di notte, perché far lavorare una ragazza con un corpo nudo di fronte a dei maschi era inaccettabile.<br />
<b> La sua volontà di cambiare il mondo fu più forte di qualsiasi ostacolo: Maria divenne famosa in tutto il mondo, i bambini istruiti con il suo metodo ottennero risultati migliori degli altri</b>, fu invitata alla Casa Bianca e divenne amica di Ghandi, fu una <b>femminista</b>, una <b>pacifista </b>e una <b>scrittrice</b>.<br />
In mezzo a tutto ciò fu una madre sola, abbandonata più volte da persone che riteneva a lei care. Ma non si perse mai d’animo.<br />
<br />
Ho preso questo primo volume per avere un’idea della qualità della collana. Sono rimasta molto soddisfatta: è scorrevole, molto approfondito ma non troppo tecnico, il linguaggio è semplice e ci sono tante immagini e foto. Prenderò sicuramente anche altre prossime uscite. In tutto le monografie saranno 60, e avranno il prezzo di 9.99 euro. Trovate tutte le info <a href="http://legrandidonne.it/" rel="nofollow" target="_blank">qui</a>. <br />
<br />
<br />
<b><u>Nel paese delle ultime cose – Paul Auster </u></b></div>
<div>
<b><u><br /></u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz27u5xQPwO0jgshyIRTU8nm2qp_5CYyHIoabDv7I8yhURZu23QY1PLB9gB6_xe2hdOiHuZFHc1XSYhfS6aH5mI7KqZura4kTFB6kAjYyb1F72bvjM4NsGz4q3dOW6DtY0XJIFY-lHQN4/s1600/IMG_20190117_125940_077%255B2416%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Nel paese delle ultime cose Paul Auster Consigli di Lettura Felice con un libro" border="0" data-original-height="1513" data-original-width="1224" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz27u5xQPwO0jgshyIRTU8nm2qp_5CYyHIoabDv7I8yhURZu23QY1PLB9gB6_xe2hdOiHuZFHc1XSYhfS6aH5mI7KqZura4kTFB6kAjYyb1F72bvjM4NsGz4q3dOW6DtY0XJIFY-lHQN4/s320/IMG_20190117_125940_077%255B2416%255D.jpg" title="Nel paese delle ultime cose Paul Auster Consigli di Lettura Felice con un libro" width="258" /></a></div>
<div>
Una distopia dura e terribile, raccontata in prima persona dalla protagonista Anna che, partita alla ricerca del fratello scomparso, si è ritrovata nel paese delle ultime cose: una città infernale, dominata da una distruzione che avanza senza posa. <b>Un libro crudo e disilluso in cui l'autore, parlando di un mondo fatto di violenza e miseria, stimola numerose riflessioni sulla società contemporanea, sul ruolo dell'uomo e su quello di cui è capace</b>: crimini, soprusi, repressione, egoismo; governi che si alternano uno dopo l'altro ma riescono solo a peggiorare la situazione. È questa la vera natura della razza umana? </div>
<div>
Leggendo, non si può fare a meno di chiedersi se quella che Auster descrive è una realtà verso la quale ci stiamo inesorabilmente avviando: un mondo in cui la vita è ridotta ad una continua lotta per la sopravvivenza, in cui la solitudine è inevitabile, in cui tutto è a rischio, anche i ricordi, anche la propria anima. <br />
Eppure. Eppure seguendo le avventure di Anna non si può fare a meno di notare una luce. Una flebile lucina di speranza accesa dall'altruismo, dalla compassione, dal sostegno e dall'amore. Questa luce sopravvivrà? <br />
<br />
Primo approccio con Paul Auster promosso ma ho qualche precisazione da fare: ho apprezzato la storia e lo stile di scrittura, alcuni passi sono davvero commoventi e in generale è una lettura che consiglierei. Però è stato inevitabile per me fare continuamente un paragone con un altro libro che ho amato dal profondo del cuore, e che a parer mio è su un altro livello, molto più alto: Cecità di José Saramago. È per questo che ho sentito la mancanza di quel passo in più, di quell'emozione e quel trascinamento che invece ho trovato nell'altro libro. Approfondirò presto la conoscenza di Auster, per farmi un'idea più precisa. <br />
<br />
<br />
<u><b>Tre camere a Manhattan – Georges Simenon </b></u></div>
<div>
<u><b><br /></b></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwjHDyprwMspMqfcwtLHFsSjsznewxaMbzRz0WUebsrB1W9g5PWpY92M3fq0KPIZRiqRsP4ETOFxCOdlehSsj6ZOmljmMyBk9cBBnUu50_Hf_lOGcc_njfRGIhcyenDq_bRuhFdTVmUnc/s1600/IMG_20190126_135826_971%255B2414%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Tre camere a Manhattan Georges Simenon Consigli di Lettura Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwjHDyprwMspMqfcwtLHFsSjsznewxaMbzRz0WUebsrB1W9g5PWpY92M3fq0KPIZRiqRsP4ETOFxCOdlehSsj6ZOmljmMyBk9cBBnUu50_Hf_lOGcc_njfRGIhcyenDq_bRuhFdTVmUnc/s320/IMG_20190126_135826_971%255B2414%255D.jpg" title="Tre camere a Manhattan Georges Simenon Consigli di Lettura Felice con un libro" width="256" /></a></div>
<div>
Un Simenon diverso da quello che conoscevo, un Simenon che non mi aspettavo, perché questo romanzo è "semplicemente" una <b>storia d’amore</b>. Piena di mistero, intrisa delle atmosfere di New York, ma priva del grande colpo di scena, delle indagini che invece caratterizzano gli altri libri dell’autore. </div>
<div>
<br />
<i>Tre camere a Manhattan</i> è un libro scritto di getto che racconta la notte di un uomo e una donna, sconosciuti ma comunque uniti, tra i bar e le strade di New York. È un libro enigmatico, che sa tenere sulle spine nonostante non ci sia un motivo preciso: forse per la storia inusuale, forse per l’alone di sensualità che aleggia tra le pagine, o forse per l’aura di mistero che avvolge i due protagonisti. <b>E come sempre Georges è un maestro nel descrivere l’interiorità dei suoi personaggi, nel far sentire sulla propria pelle le loro sensazioni, le atmosfere della città che percepiscono, i rumori, gli odori, le emozioni. </b><br />
<br />
Bravissimo come sempre, ma diverso da quello che preferisco ( il Simenon de <i>La camera azzurra</i>). Comunque consigliato, per chi ha voglia di cambiamento, per chi si sente coraggioso e pronto ad un salto nel vuoto, per chi vuole spazzare via la solitudine. <br />
<br />
<br />
<br />
Il resoconto del mese finisce qui cari lettori,<i><span style="color: #0b5394;"> qual è stata la vostra lettura preferita di Gennaio? </span></i><br />
<br /></div>
Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog.
<br />
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacio,<br />
Silvia 💞</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-86645105842828883742019-02-04T08:00:00.000+01:002019-02-04T08:00:10.169+01:00La vegetariana - Han Kang {Recensione no-spoiler}Sorpresa.<br />
Pensavo davvero che non mi sarebbe piaciuto, ma la curiosità ha avuto la meglio: nel 2016, alla sua uscita in Italia, è stato discusso in lungo e in largo, c'era chi lo aveva amato, chi lo aveva odiato, chi non lo aveva compreso. Eppure, nonostante le centinaia di parole a riguardo, io <i>continuavo a non capire tanto bene di cosa parlasse questo strano libro</i>. Quando è così l’unica soluzione per mettersi l’animo in pace è prendersi un po’ di rischio e leggere. È quello che ho fatto io e… sorpresa: l’ho amato. Oggi quindi sono qui per parlarvi de <b><i>La vegetariana</i></b> di <b>Han Kang</b>. Non so bene che tipo di recensione verrà fuori, ma una cosa è certa: non capirete di cosa parla il romanzo davvero, perché descriverlo è impossibile. <br />
<b><br /></b>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTMGh-24kouLuyYe0oJRhVYZIn4HQn12txSr9O50nW8-lDSQCZWTyH2-UXl7yz2RnFM2I_OP53AfO5llYt7SX2OxE_NwcqhnqbGMtY-jBd3RnmIDXokDmKaFKZvHKki4wZNZVGmx51gv0/s1600/IMG_20190124_134322_188%255B2396%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="La vegetariana - Han Kang Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="860" data-original-width="680" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTMGh-24kouLuyYe0oJRhVYZIn4HQn12txSr9O50nW8-lDSQCZWTyH2-UXl7yz2RnFM2I_OP53AfO5llYt7SX2OxE_NwcqhnqbGMtY-jBd3RnmIDXokDmKaFKZvHKki4wZNZVGmx51gv0/s320/IMG_20190124_134322_188%255B2396%255D.jpg" title="La vegetariana - Han Kang Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="253" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vegetariana - Han Kang<br />
Editore: Adelphi<br />
Anno pubblicazione: 2016<br />
Pagine: 177</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b>Questo è un libro che può assumere migliaia di significati diversi: un libro altamente simbolico, che cambia al variare di chi lo legge e del suo stato d’animo. È una storia il cui senso globale potrebbe sfuggire, ma è giusto così. Non esiste un’interpretazione esatta o una sbagliata, ma solo un insieme di sensazioni, di immagini, di verità, che permangono addosso durante e dopo la lettura.</b><br />
È anche vero che potrebbe rimanervi solo l’impressione di non aver capito, e allora questo romanzo non vi piacerà. Ma è un rischio che vale la pena correre. Non vorreste provare a vedere che tipo di impronta Han Kang è capace di lasciare su di voi? <br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3uzLNVv0ae2uL-c_6GmLbvnlpg3H_NBRbPPxvusZlgDudIpIXYeyRHQNZm31Hjc5IvYEb0O6GgGtCZ0c2pxgF6qXlyJh5RBIhbBEYN1iwJl8dfQk5scxR6iqFTM1Ssw9q87zCNBPTn7g/s1600/19543036_303.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="La vegetariana - Han Kang Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="394" data-original-width="700" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3uzLNVv0ae2uL-c_6GmLbvnlpg3H_NBRbPPxvusZlgDudIpIXYeyRHQNZm31Hjc5IvYEb0O6GgGtCZ0c2pxgF6qXlyJh5RBIhbBEYN1iwJl8dfQk5scxR6iqFTM1Ssw9q87zCNBPTn7g/s320/19543036_303.jpg" title="La vegetariana - Han Kang Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Han Kang</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Yeong-hye</b>, la protagonista, decide di punto in bianco di smettere di mangiare carne e qualsiasi altro prodotto che deriva dagli animali, in seguito ad un sogno terribile. Ma attenzione, questa è semplicemente la scintilla, è l’inizio di qualcosa di molto più grande. Non si riduce semplicemente a questo la trama: affermare ciò sarebbe sminuire moltissimo questo romanzo.<br />
Yeong-hye è una donna assopita, una donna che vive di azioni meccaniche e sempre uguali, che obbedisce al marito e cerca di rimanere anonima, uguale a tutte le altre. <b>È una donna in catene, la cui mente improvvisamente reagisce in modo estremo. In seguito ad un sogno di sangue e violenza, la protagonista cambia drasticamente</b>: non solo diventa vegana, ma si muove, parla, osserva, in modo diverso. In Yeong-hye è successo qualcosa di irreparabile. Perché? <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“O forse semplicemente dentro di lei accadevano delle cose, delle cose terribili, inimmaginabili per chiunque altro, e quindi le era impossibile occuparsi contemporaneamente della vita di tutti i giorni.”</i> </blockquote>
<br />
<b>Le persone che la circondano sono l’altro punto chiave del romanzo</b>. I parenti, i suoi familiari, sono ciechi o fanno finta di esserlo. Sono loro quelli che vedono solo la superficie, vedono il rifiuto di mangiare carne come una moda e non vogliono guardare davvero il problema: il danno psicologico, il bisogno di aiuto di Yeong-hye, le motivazioni profonde del suo agire. La loro reazione è di incomprensione e rabbia, e questo avrà delle conseguenze devastanti. <br />
<br />
<b>Una grossa critica sociale</b> è nascosta nella rappresentazione di queste figure grottesche, genitori e parenti che dovrebbero proteggere e aiutare, e che invece si scagliano con violenza contro ciò che non capiscono. <b>Emblema di ciò che di più sbagliato c’è nella società è soprattutto il marito di Yeong-hye, che nella prima parte del romanzo racconta tutta la vicenda in prima persona.</b> Misogino, violento, dispotico, ignorante, mostra ed elogia con fierezza una società (quella coreana) in cui le donne devono obbedire, essere docili, utili, e far fare bella figura a mariti e padri che agiscono da padroni. Molto significativo in questo senso è l’<b>incipit del romanzo, che lascia decisamente il segno: </b><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Prima che mia moglie diventasse vegetariana, l'avevo sempre considerata del tutto insignificante. Per essere franco, la prima volta che la vidi non mi piacque nemmeno. Né alta né bassa, capelli a caschetto né lunghi né corti, colorito itterico e malaticcio, zigomi un po' sporgenti: quella sua aria timida e giallognola mi disse tutto quello che mi occorreva sapere di lei. ... Tuttavia, pur non avendo attrattive speciali, non presentava nemmeno particolari difetti, e quindi non ci fu ragione di non sposarci. La personalità passiva di quella donna in cui non intravedevo né freschezza né fascino, e nemmeno una singolare raffinatezza, faceva perfettamente al caso mio."</i></blockquote>
</div>
<div>
<br />
Un punto di vista quindi particolare e insolito, che occupa tutta la <b>prima parte</b> delle tre che compongono il romanzo, ovvero più o meno un terzo del totale. La narrazione è tuttavia spezzata a volte dal <b>flusso di coscienza della protagonista</b> trascritto in corsivo: un delirio che racchiude scene di quel terribile incubo che l’ha sconvolta e che con difficoltà il lettore cerca di interpretare. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“Una ripugnanza intollerabile, così a lungo soffocata. Una ripugnanza che ho sempre cercato di mascherare con l’affetto. Ma adesso la maschera si sta staccando.<br /> </i><i> Quella sensazione raccapricciante, sordida, orrenda, brutale. Non resta nient’altro. Omicida o vittima, un’esperienza troppo nitida per non essere reale. Determinata, disillusa. Tiepida, come sangue appena raffreddato.” </i></blockquote>
<br />
La seconda e la terza parte cambiano nettamente registro: la narrazione passa dalla prima alla terza persona, e stavolta il punto di vista è quello degli unici personaggi che tenteranno di avere un contatto, più o meno ordinario, con la protagonista: il marito della sorella prima e la sorella stessa poi. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-qlj_cwxtoEPAm1usYeDpzPs7o_w3_ShCFo2fZ_1tsIxQggDjIGR2sE0zijg-UNyeJZ4PkRDHTTPPeqIUIRCCpiUw5Y7_h3Xjmj3misY0PTP7Jab4VUMS9myWJRYA7Sr-WpNWFzqvjZs/s1600/9781101906118.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="292" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-qlj_cwxtoEPAm1usYeDpzPs7o_w3_ShCFo2fZ_1tsIxQggDjIGR2sE0zijg-UNyeJZ4PkRDHTTPPeqIUIRCCpiUw5Y7_h3Xjmj3misY0PTP7Jab4VUMS9myWJRYA7Sr-WpNWFzqvjZs/s320/9781101906118.jpg" width="207" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vegetariana ha vinto l'International Man Booker Prize 2016</td></tr>
</tbody></table>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b>La seconda parte è poetica, strana, simbolica. La vicenda prosegue prendendo una piega assai originale, e l’autrice ci parla, in mezzo a tutto il resto, di diversità, di arte, sesso, solitudine, passione e espressione di se, di libertà personale e del labile confine tra normalità e trasgressione.</b> Io l’ho trovata molto evocativa, forse una delle scritture più evocative che abbia mai letto: le descrizioni che ho trovato qui sono state capaci di farmi costruire nella mente immagini nitidissime mentre leggevo, di vederle davanti a me. Ne ho ancora impresse molte in testa, di alcune sto ancora cercando di dare un’interpretazione, ma so che sono lì e ne sono contenta. È stato magico. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“I raggi del sole che penetravano dall'ampia finestra frammentandosi e dissolvendosi in minuscoli granelli di sabbia, e la bellezza di quel corpo che, per quanto non visibile a occhio nudo, si frammentata anch'esso senza sosta.” </i></blockquote>
<br />
La terza e ultima parte contiene l’epilogo della vicenda. Ma non vi dirò niente per non farvi spoiler. Fornisce alcune risposte? Qualcuna. Ma fa nascere anche tante altre domande. Che rapporto ha l’uomo con la natura? Quanta violenza è accettabile? E quanta necessaria? <br />
<b> Quindi siate aperti al dubbio, siate pronti a lasciare qualcosa in sospeso, a chiudere il libro ma a rimanere col pensiero lì, tra quelle pagine</b>. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“Prima che Yeong-hye spezzasse quelle sbarre, lei non sapeva neppure che esistessero.” </i></blockquote>
<br />
Tutto ciò che ho scritto, ad eccezione delle poche informazioni oggettive sulla storia, deriva dalla mia interpretazione e dalle sensazioni che ho ricavato dalla lettura. Come vi ho detto, questo è un libro mutante: sarà diverso per ogni lettore, perché ogni lettore è diverso dall'altro. <br />
<br />
Spero di avervi messo curiosità e di avervi spinti almeno un po’ a provare quest’esperienza, sicuramente particolare, forse (si spera) bellissima. <br />
<br />
Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacio,<br />
Silvia 💞</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-37130692811839987582019-01-28T08:00:00.000+01:002019-01-28T08:00:01.438+01:00Gli indifferenti - Alberto Moravia {Recensione no-spoiler}Immaginate di scrivere un libro nel 1925, in Italia, in seguito alla guarigione dalla tubercolosi. Negli ultimi cinque anni, proprio a causa della malattia, non avete potuto frequentare granché la scuola e i vostri studi sono stati quasi esclusivamente costituiti dalla lettura di libri. Scrivete il vostro romanzo quindi e, <i>senza nemmeno rendervene conto</i>, tracciate un ritratto incredibile della borghesia italiana del tempo, sotto il regime fascista. <i>Avete 18 anni</i> e state scrivendo uno dei capolavori della letteratura italiana.<br />
Come vi chiamate? <b>Alberto Moravia</b>. E il vostro esordio si intitola <i><b>Gli indifferenti</b></i>.<br />
<div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8C_sGIdR8qjEIsr0Il0TL8Th_s1ohGb5eQjegPvJ8IiJxk1rpkQsuauhvkTfrOznE8LosoF16mwOPF0QVqTdfeuVHMEJCnyozao1_kWEazXMXxMF35fZ_MDbqRVKHE4kjZ6ZKJc-X6eg/s1600/IMG_20181226_190424_935%255B2369%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Gli indifferenti - Alberto Moravia Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8C_sGIdR8qjEIsr0Il0TL8Th_s1ohGb5eQjegPvJ8IiJxk1rpkQsuauhvkTfrOznE8LosoF16mwOPF0QVqTdfeuVHMEJCnyozao1_kWEazXMXxMF35fZ_MDbqRVKHE4kjZ6ZKJc-X6eg/s320/IMG_20181226_190424_935%255B2369%255D.jpg" title="Gli indifferenti - Alberto Moravia Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="256" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gli indifferenti - Alberto Moravia<br />
Editore: Bompiani<br />
Anno pubblicazione: 1929<br />
Pagine: 285</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Leggere questo libro significa essere trascinati nella quotidianità dei salotti borghesi della Roma dell’anteguerra, significa provare il disgusto e la consapevolezza della realtà che vi circonda, fatta di apparenze, maschere, corruzione, abitudini.</b> E significa anche ritrovarsi imprigionati, incatenati a dei personaggi incapaci di agire, sofferenti ma impotenti, di fronte all'unica vita possibile. Se volete divertirvi allora allontanatevi da questo libro. Se invece volete ricordare quella sensazione di disagio mista a panico che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita, se volete meravigliarvi di fronte alla capacità di un ragazzino di cogliere l’essenza di una società di cui fa a malapena parte, allora siete proprio nel posto giusto. </div>
<div>
<div>
<a name='more'></a><i><br /></i>
<i>Gli indifferenti</i> inizia proiettandoci direttamente nella casa di una famiglia romana benestante e nemmeno per un secondo ci concede l’illusione che tutto vada bene. La prima scena che ci si presenta davanti infatti preannuncia già bugie, sotterfugi e tradimenti. <b>Sono cinque i personaggi </b>con cui abbiamo a che fare: Mariagrazia, una madre melodrammatica e un po’ stupida; Lisa, la sua amica ipersentimentale; Leo, un amante egoista e senza scrupoli; loro tre, rappresentanti perfetti della borghesia del tempo, si contrappongono ai due figli, Carla e Michele, protagonisti della storia, espressione di quel sentimento di male di vivere derivante dalla consapevolezza della falsità della vita. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“Ma intanto l’angoscia aumentava, su questo non c’era dubbio; già ne conosceva la formazione: prima una vaga incertezza, un senso di sfiducia, di vanità, un bisogno di affaccendarsi, di appassionarsi; poi, pian piano, la gola secca, la bocca amara, gli occhi sbarrati, il ritorno insistente nella sua testa vuota di certe frasi assurde, insomma una disperazione furiosa e senza illusioni. Di questa angoscia, aveva un timore doloroso: avrebbe voluto non pensarci, e come ogni altra persona, vivere minuto per minuto, senza preoccupazioni, in pace con se stesso e con gli altri; ‘essere un imbecille’ sospirava qualche volta; ma quando meno se l’aspettava una parola, un’immagine, un pensiero lo richiamavano all'eterna questione; allora la sua distrazione crollava, ogni sforzo era vano, <b>bisognava pensare.</b>"</i></blockquote>
<br />
<b>Come avrete capito, c’è molto pessimismo in questa lettura, ma anche uno straordinario realismo, il talento dell’autore nel <i>vedere </i> i fenomeni intorno a lui e trasformarli in narrativa, scavando al contempo le ragioni profonde che li hanno determinati.</b> E non c’è una trama vera e propria, solo dei personaggi con una loro storia e un loro percorso, le cui relazioni con gli altri cambiano nel corso del romanzo intrecciando e dividendo i loro cammini. Moravia rappresenta la vita quotidiana in tutto il suo egoismo, in tutta la sua ottusa moralità: la società non è più in grado di autogiudicarsi, la coscienza è stata messa a tacere. È evidente quindi una feroce <b>critica sociale</b>.<br />
Eppure tutto questo, non era davvero l’intento di Moravia. Sì avete capito bene, egli ha scritto un capolavoro senza nemmeno rendersene conto, come conseguenza del suo vero proposito. <br />
<br />
<b> Ciò a cui l’autore davvero mirava insomma, era “semplicemente” scrivere una tragedia in forma di romanzo</b>: è per questo che l’azione è concentrata in spazio e tempo ristretti, è per questo che in quasi 300 pagine si raccontano le vicende di due sole giornate. <i>Gli indifferenti</i> è quindi una lettura piuttosto lenta, nella quale ritornano spesso le stesse scene, gli stessi pensieri, le stesse azioni. Ma se avete paura di annoiarvi non preoccupatevi perché la tensione non abbandona mai il lettore e anzi cresce sempre di più fino alla fine, insieme al desiderio di vedere i personaggi liberati, liberati dalla gabbia di una vita vuota. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Tu vuoi vedermi soffocare… Io preferisco la rovina, sì, capisci? La rovina…, a tutte queste cose, preferisco andare fino in fondo, giù."</i></blockquote>
<br />
<b>Perché la cosa davvero straordinaria, che rende questo libro geniale è che la tragedia sta nell'assenza della tragedia, nella mancanza del tragico dell’esistenza</b>, un’esistenza che quindi diventa un susseguirsi di vicende piatte e monotone, di patetici schemi ripetuti, di gesti vani. Questa vita è il soggetto di Moravia: maschere, apparenze, illusioni; discorsi fasulli e scenate sempre uguali; è una vita svuotata di sostanza e di sentimenti, il sentire autentico non esiste più, le emozioni violente, gli impulsi inarrestabili che animavano gli uomini del passato <i>“quando la vita non era ridicola come ora, ma tragica e si moriva veramente, si uccideva, e si odiava, e si amava sul serio , e si versavano vere lacrime per vere sciagure, e tutti gli uomini erano fatti di carne ed ossa e attaccati alla realtà come alberi alla terra”.</i> Tutto questo è scomparso, sostituito da regole e falsità. Ormai solo due cose contano nella società: soldi e sesso. Due temi che ritornano in continuazione, simbolo della corruzione di valori che ormai dilaga. </div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Nsc4hVDzUhrZhjYhkCuWKQ4FJtZSmHPp_DIrdD-MpwBV8SMKQNYXtnE7u3mNXS9cupdoMCsrz4jb3FkoZgmhQNA4hJMEkPZkdXLP-hbIABIzXy35ipx7v4wIs-6Dv5bQjuUs092g_cE/s1600/1291040285974_1931moraviagiovaneconcappellopergentileconcessionedicarlocecchi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Gli indifferenti - Alberto Moravia Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="500" data-original-width="343" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Nsc4hVDzUhrZhjYhkCuWKQ4FJtZSmHPp_DIrdD-MpwBV8SMKQNYXtnE7u3mNXS9cupdoMCsrz4jb3FkoZgmhQNA4hJMEkPZkdXLP-hbIABIzXy35ipx7v4wIs-6Dv5bQjuUs092g_cE/s320/1291040285974_1931moraviagiovaneconcappellopergentileconcessionedicarlocecchi.jpg" title="Gli indifferenti - Alberto Moravia Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="219" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Alberto Moravia</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
E in questa società, in questo spettacolo teatrale, si ritrovano immersi Carla e Michele:<b> loro sono i giovani arrabbiati, quelli che vogliono cambiare e migliorare, perché così non riescono più a vivere.</b> Moravia però è esplicito: l’unico rimedio, l’unico mezzo per liberarsi da tutto ciò che li circonda è <b>l’indifferenza</b>. Ma è davvero una soluzione? <br />
<br />
I due fratelli seguono due strade diverse: mentre uno dei due prova a cambiare il suo destino con un gesto estremo e disperato, mantenendo in tensione il lettore in attesa dell’evento clou; l’altro è pienamente consapevole della situazione e cede a quell'alienazione che è anche l’unica speranza per sopravvivere, lontano dal male della società. Ma così facendo sperimenta anche in prima persona cosa significhi non provare più niente se non “<i>compassionevole disprezzo</i>” e “<i>disgustata pietà</i>”, e capisce che <b>il prezzo da pagare per quell'indifferenza è un enorme sacrificio: rinunciare a vivere.</b> <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>“La colpa non è loro” pensava, “è mia… essi hanno bisogno dei miei sentimenti… e io non ne ho”. </i></blockquote>
<br />
Con uno stile nitido e drammatico, alternando e contrapponendo immagini di luce e di ombra, di chiacchiere e di silenzi eloquenti, che nascondono le verità, i pensieri, le bugie, <b>Moravia tratteggia un’umanità in cui solo gli stupidi sanno essere davvero felici, perché la consapevolezza porta inevitabilmente con se il dolore. </b><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Da quell'ombra, laggiù, che riempiva l’altra metà del salotto, l’onda morta del rancore si mosse, scivolò contro il petto di Carla, disparve, nera e senza schiuma; ella restò cogli occhi spalancati, senza respiro, resa muta da questo passaggio di odio."</i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i>"In quel corridoio l’abitudine e la noia stavano in agguato e trafiggevano l’anima di chi vi passava come se i muri stessi ne avessero esalato i velenosi spiriti."</i></blockquote>
<br />
Non vi sembra poesia? Me-ra-vi-glio-so. <br />
<br />
E quindi lettori siamo giunti alla fine di questa recensione. Spero di aver reso almeno in minima parte la grandezza di quest’opera e di questo autore di cui sicuramente approfondirò la conoscenza. Leggete questo libro se volete avere il coraggio di far parte di coloro che decidono di guardare in faccia le cose per quello che sono, se anche voi avete provato almeno una volta quel disagio esistenziale al quale non si sa come porre rimedio. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br />
Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacio,<br />
Silvia 💓</div>
</div>
</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-35628821956024414402019-01-21T08:00:00.000+01:002019-01-21T08:00:09.382+01:00La signora delle camelie – Alexandre Dumas {Recensione no-spoiler} Vi basteranno una ventina di pagine.<br />
<div>
Vi basteranno una ventina di pagine per capire che vi eravate sbagliati, che quella che avete di fronte non è una storiella d’amore dolce e tenera, che non è una lettura leggera, che l’autore pur essendo giovanissimo è molto più avanti della mentalità del suo tempo ed è in grado di scrivere una storia reale, che insegna e commuove, che risveglia la coscienza. Vi basteranno una ventina di pagine per capire che <i><b>La signora delle camelie</b></i> di Alexandre Dumas (figlio dell'Alexandre Dumas de <i>Il conte di Montecristo</i>) è un piccolo gioiello, meraviglioso. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMvyRmzns9h59_VIqM0chI9s8Yy4I_R_NrTXZhMg3TJ__1hfO0RLIF9MAe9drXegYAa9QMAd7ibiwBmJXubALu2i9FB2AHmlQo6xOEeXcYvKrnN9V9lF1ZrrQt7T_a_ZJzcra2xz3vNzM/s1600/IMG_20181218_124357%255B2354%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="La signora delle camelie – Alexandre Dumas {Recensione no-spoiler} Felice con un libro" border="0" data-original-height="576" data-original-width="421" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMvyRmzns9h59_VIqM0chI9s8Yy4I_R_NrTXZhMg3TJ__1hfO0RLIF9MAe9drXegYAa9QMAd7ibiwBmJXubALu2i9FB2AHmlQo6xOEeXcYvKrnN9V9lF1ZrrQt7T_a_ZJzcra2xz3vNzM/s320/IMG_20181218_124357%255B2354%255D.jpg" title="La signora delle camelie – Alexandre Dumas {Recensione no-spoiler} Felice con un libro" width="232" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption">La signora delle camelie - Alexandre Dumas (figlio)<br />Data pubblicazione: 1848<br />Pagine: 227 (edizione Mondadori)</td></tr>
</tbody></table>
<br /><b>Questa è una storia d’amore sì, ma è soprattutto una storia di compassione, di umanità e sacrificio.</b> È una storia che sembra scritta per provocare il perbenismo e le maschere della società francese dell’800, e infatti non è stata esentata da critiche feroci da ogni dove. Eppure il pubblico l’ha subito amata. Sarà perché ci ha visto la verità?<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<b>Alexandre Dumas ha deciso di scrivere la storia di una giovane cortigiana francese. E ha voluto così dimostrare che anche coloro che vengono disprezzati, additati, disumanizzati, possono avere sentimenti puri e onesti, possono riscattarsi e persino diventare migliori di quelle male lingue che tanto elogiano la propria moralità.</b><br />
L’autore aveva solo 24 anni! 24 anni e ha deciso di essere coraggioso, di sfidare le convenzioni e le dicerie; ed è stato ripagato, partorendo uno dei migliori classici di sempre, almeno per me. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Non vedete che non altro aspettano se non una mano amica che le mendichi e ridoni loro una convalescenza del cuore?"</i></blockquote>
<i><br /></i>Alexandre inizia la sua opera con un narratore che ci parla in prima persona, lui stesso, e che già nelle prime righe dichiara: “<i>Non essendo ancora nell’età dell’invenzione, mi accontenterò di raccontare</i>”. Egli sfrutta la sua giovane età e la sua inesperienza per dare valore alle sue parole (genio!) e afferma che tutto ciò che scriverà è vero, realmente accaduto. E in effetti, ciò è in parte la verità: <b>il romanzo è stato ispirato all’autore dalla breve storia d’amore avuta con la cortigiana Marie Duplessis</b> (nel ritratto qui sotto) che, ne <i>La signora delle camelie</i>, diventa Margherita Gautier. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5EKHknuWsI0p22VxhAPXpwc3sfv5t7Fd5NdlguBq-2Fz_K_O3bj055nK1lxmGw33OWN5zSnid5tou2IkrhEUR-ZC_sXqBlIYcUcsfo40G0PmEJcDsUNQk_vJjx3kQxdrCJtOJggTcen4/s1600/ob_a0e0db_marie-duplessis-portrait.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Marie Duplessis Alphonsine Duplessis La signora delle camelie – Alexandre Dumas {Recensione no-spoiler} Felice con un libro" border="0" data-original-height="558" data-original-width="521" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5EKHknuWsI0p22VxhAPXpwc3sfv5t7Fd5NdlguBq-2Fz_K_O3bj055nK1lxmGw33OWN5zSnid5tou2IkrhEUR-ZC_sXqBlIYcUcsfo40G0PmEJcDsUNQk_vJjx3kQxdrCJtOJggTcen4/s320/ob_a0e0db_marie-duplessis-portrait.jpg" title="Marie Duplessis Alphonsine Duplessis La signora delle camelie – Alexandre Dumas {Recensione no-spoiler} Felice con un libro" width="298" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marie Duplessis</td></tr>
</tbody></table>
<br />
La cosa bella è che, ancora prima di incontrarla, di conoscere Margherita, il lettore ha pienamente il tempo di innamorarsi a prescindere di questa lettura. Il narratore infatti esprime ampiamente la propria posizione e il proprio pensiero sul soggetto trattato, dimostrando una mente aperta e compassionevole, capace di vedere il bene anche dove la società non osa guardare. <b>Chi siamo noi, con le nostre maschere, i nostri sotterfugi e l’amore per l’apparenza, chi siamo per elevarci a giudici di una parte dell’umanità?</b><br />
<b><br /></b>
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Un giorno, andando alla prefettura per ritirare un passaporto, vidi in una via adiacente una giovane accompagnata da due guardie. Ignoro che cosa avesse fatto, solo questo so di lei: piangeva calde lacrime baciando un bimbo di pochi mesi, che per il suo arresto doveva lasciare. Da quel giorno non ho più saputo disprezzare una donna, a prima vista."</i></blockquote>
<br />
Le parole di Dumas scaldano il cuore e mettono in chiaro fin da subito l’intento di questo libro. Il suo è un modo di pensare moderno, i suoi discorsi potrebbero non apparire scontati nemmeno nella società odierna, figuriamo nell’800 francese, nella società brillante e alla moda della Parigi del tempo. <b>E la critica a questa società è evidente in tutto il romanzo, ma la speranza non abbandona mai l’autore, che mostra come sia sempre possibile trovare persone buone e pure</b>. <br />
<br />
Dopo queste meravigliose premesse, dopo aver scoperto il nobile pensiero e intento dell’autore, non rimangono che un’immensa voglia e curiosità di conoscere la nostra Margherita e la sua storia. Curiosità costretta ad aumentare e farci procedere spediti, perché il suo ingresso nella vicenda non sarà canonico. <br />
<br />
Ecco infatti quello che succede: il narratore ci trascina all’interno di un lussuosissimo appartamento pieno di ornamenti e oggetti di ogni sorta, ognuno con delle iniziali diverse incise sopra; sono quelle degli amanti della proprietaria. Scopriamo infatti di essere nella casa di una cortigiana ormai scomparsa, i cui averi saranno messi all’asta per saldare alcuni debiti, ed è qui che ci imbattiamo per la prima volta in quel nome: Margherita. Subito dopo conosciamo <b>Armando</b>, un giovane distrutto dal dolore per la perdita dell’amata, il cui ardore è talmente elevato, la cui innocenza e onestà sono talmente manifeste, che è impossibile non credere nel sentimento che lo animava. Inutile dirvi che la donna amata è proprio lei, la nostra protagonista. È ancora una conoscenza indiretta quindi, tramite parole, gesti, avvenimenti, di altri personaggi, quella che facciamo di Margherita. Una ragazza bellissima che ama andare a teatro, con delle camelie bianche ma, talvolta, rosse. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: center;">
<i>"Dunque voi mi curereste?</i></div>
<i><div style="text-align: center;">
<i>Sì.</i></div>
</i><i><div style="text-align: center;">
<i>Sareste tutti i giorni accanto a me?</i></div>
</i><i><div style="text-align: center;">
<i>Sì.</i></div>
</i><i><div style="text-align: center;">
<i>E anche tutte le notti?</i></div>
</i><i><div style="text-align: center;">
<i>Sempre finché non v'annoiassi.</i></div>
</i><i><div style="text-align: center;">
<i>Che nome date voi a ciò?</i></div>
</i><i><div style="text-align: center;">
<i>Devozione."</i></div>
</i></blockquote>
<br />
E poi finalmente, ad Armando è affidato il compito di narrare la vera storia, e conosciamo la cortigiana Margherita Gautier in persona. <b>Bella, affascinante, schietta, divertente, ma anche intelligente e disillusa, pienamente consapevole della sua posizione. La sua storia d’amore sarà per lei una sorpresa, un riscatto, una rinascita, ma anche un sacrificio.</b> E confermerà tutto quello che avevamo già capito, sulla falsità, le maschere, l’ipocrisia dei molti, ma anche sulla possibilità di ritrovare la giusta via. <br />
<br />
<b>Una storia delicatissima nonostante la sua profondità, una storia avvincente che sbalza tra felicità e disperazione</b>, struggente e commovente, ma a tratti divertente; una storia che fa arrabbiare e sognare, che fa gridare non è giusto ma soprattutto comprendere quanto l’amore sia in grado di mantenerci umani. <br />
<br />
Margherita da questa storia ne esce vincitrice. <br />
<br />
E anche Dumas, che ha guadagnato la fama perpetua. Verdi, tra l'altro, ha ispirato alla sua opera il dramma teatrale <i><b>La traviata.</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNiA0MEjh00zluIoj-TgJtT2bb_90VhbhlrCqxW4CjqdaJoMqh9w7bYoRcIDelj1ojROzSDkUQA9872vOe_pRCp7uBAp_mQRGrD5qeMKmvq8Ien6JA79DqASzKp-PLbwWewKIhrVt3VVI/s1600/Alexandre_Dumas_figlio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="La signora delle camelie – Alexandre Dumas {Recensione no-spoiler} " border="0" data-original-height="675" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNiA0MEjh00zluIoj-TgJtT2bb_90VhbhlrCqxW4CjqdaJoMqh9w7bYoRcIDelj1ojROzSDkUQA9872vOe_pRCp7uBAp_mQRGrD5qeMKmvq8Ien6JA79DqASzKp-PLbwWewKIhrVt3VVI/s320/Alexandre_Dumas_figlio.jpg" title="La signora delle camelie – Alexandre Dumas {Recensione no-spoiler} " width="237" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Alexandre Dumas figlio</td></tr>
</tbody></table>
<i><b><br /></b></i>
Ho finito, ma voi leggetelo davvero. Sappiate che non è entrato nella TOP5 del 2018 per un pelo. Spero di avervi convinti, in caso fatemelo sapere e se lo avete già letto ditemi la vostra!<br />
Su <a href="https://www.instagram.com/silvia_feliceconunlibro/" rel="nofollow" target="_blank">instagram</a> parlerò di Alexandre Dumas, della sua vita e di Marie, molto brevemente, in giornata; se vi va venite a leggere. <br />
<br />
Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi ringrazio come sempre e vi mando un bacione,<br />
Silvia 💘</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-80985929192532539592019-01-14T08:00:00.000+01:002019-01-14T11:50:23.112+01:00Raccolte di racconti belle: Il paradiso degli animali di David James Poissant e Animali in Salvo di Margaret Malone {Recensione}Credevo che le raccolte di racconti non fossero il mio genere; non che non ci avessi provato a farmeli piacere, ma trovavo difficoltà ad empatizzare, a farmi catturare, a mantenere la concentrazione. Poi è arrivato <b>NN Editore</b>, che con una semplice parola nel titolo di un libro, "Animali", e con una copertina stratosferica, mi ha convinta a riprovare. (Davanti agli animali resisto difficilmente.) <br />
<br />
La cosa bella? Ho scoperto un tesoro. <br />
<br />
<b>Ho scoperto che le raccolte di racconti meravigliose, quelle adatte a tutti e anche a chi i racconti non stanno simpatici, esistono!</b> E che possono rimanere nel cuore e riscaldarlo esattamente come i migliori libri di narrativa. Quella in cui mi sono imbattuta io si chiama "<i><b>Il paradiso degli animali</b></i>" e l'autore è <b>David James Poissant</b>. Dopo averla letta ed essere rimasta estasiata ho capito che, anche se con i romanzi vado più sul sicuro, vale la pena cercarli i racconti così, quelli che emozionano in cento modi diversi. E quindi mi sono detta che non potevo non leggere anche "<i><b>Animali in salvo</b></i>" di <b>Margaret Malone</b>, edito sempre NN. Qui di seguito vi parlo di entrambe le raccolte e spero di potervi ispirare. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCC_wCub_hrLBFAc1kGHCuk1mGAf5Dnkpo9SysZCcV82bv3LLud37Fvt5InhfwBkSEEmVaHsW6XhXQHQGYSW_QvkGiPdxswuUhPUlL6YXkOXLEhWLdLNnTN740kFRPE01qLsYaS0MZ2CE/s1600/IMG_20180913_161932+%25283%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1155" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCC_wCub_hrLBFAc1kGHCuk1mGAf5Dnkpo9SysZCcV82bv3LLud37Fvt5InhfwBkSEEmVaHsW6XhXQHQGYSW_QvkGiPdxswuUhPUlL6YXkOXLEhWLdLNnTN740kFRPE01qLsYaS0MZ2CE/s320/IMG_20180913_161932+%25283%2529.jpg" width="231" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il paradiso degli animali - David James Poissant<br />
Editore: NN Editore<br />
Anno Pubblicazione: 2015<br />
Pagine: 295</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
<i><b>Il paradiso degli animali</b></i> è un titolo bellissimo, ma non pensiate che questo libro parli di animali; o meglio, parla di un tipo specifico di animale: l'essere umano. <br />
<br />
<b>L'umanità che emerge da queste pagine è la caratteristica incredibile di questa lettura</b>: emerge in decine di forme diverse, ma ogni volta sembra talmente reale che è difficile non rimanere colpiti in pieno petto, impressionati da una verità che dovrebbe essere scontata, ma che davvero raramente qualcuno riesce a trasporre in parole. Soprattutto in racconti di poche pagine. Eppure qui c'è tutto: impotenza, malinconia, rabbia, tristezza, tensione, paura e tanto dolore. E c'è anche tanta bellezza: quella della forza e del coraggio di chi riesce ad affrontare tutti questi sentimenti, dell'orgoglio di chi vede gli altri farcela, della liberazione quando ci si rende conto che abbiamo superato gli ostacoli. <br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"In matematica c'è una rappresentazione grafica che si chiama diagramma di Venn. Sono due cerchi, una coppia di anelli che si uniscono e il punto in cui si incontrano si chiama unione. Nell'ultimo anno, Lisa e io abbiamo tracciato dei cerchi, ciascuno seguendo la propria traiettoria intorno a quello che era successo, ciascuno in cerca di un percorso infinito. E soltanto adesso ci siamo incontrati in mezzo, nella quieta sovrapposizione, nello spazio tra i due."</i></blockquote>
<br />
Poissant parla dell'umanità bella, quella senza veli né maschere, pura e semplice eppure spesso difficile da vedere. Quando ci racconta l'incontro di boxe fra coniugi, o la sofferenza di una donna che vede la malattia divorare la persona amata, o gli sforzi di un padre per riuscire a voler bene al figlio; quando ci parla di tutto ciò, l'autore ci parla dell'umanità nascosta nel dolore. <b>Le pagine de <i>Il paradiso degli animali</i> sono inondate di emozioni che fanno paura, perché fanno soffrire, ci rendono vulnerabili, deboli. Poissant ci mostra la bellezza nascosta in questi sentimenti dolorosi: è proprio perché li proviamo che siamo umani. </b><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Aveva cercato di ritrovare la via, ma se credere è una battaglia in salita, imparare di nuovo a credere è una guerra, fuoco di moschetti e baionette in cerca di sangue."</i></blockquote>
<br />
È importante sapere che la lettura di questo libro non è facile, si parla di malattia, lutto, tradimento, e tanti argomenti forti; ma credetemi se vi dico che vale tutta la pena. L'autore sa come gestire ciò che racconta, come dosare i sentimenti, e non esagera mai: tra una storia e l'altra troverete pagine divertenti, altre piene di suspense impossibili da abbandonare, altre assolutamente geniali, altre un po' creepy. Ve l'ho detto: c'è tutto! È una montagna russa. <br />
<br />
<b>E nonostante quasi ogni racconto sia a sé stante, ognuno di essi regala al lettore qualcosa di diverso</b> e alla fine, tutti insieme, creano un mosaico che rende perfettamente l'idea di cosa può essere la vita. La parte finale della poesia di James L. Dickey dalla quale deriva il titolo del libro, spiega perfettamente tutto ciò: <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>“Sotto l’albero </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>cadono </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sconfitti </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>si rialzano </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>si rimettono in cammino” </i></div>
<br />
<br />
Dopo aver letto la bellissima raccolta di Poissant, che mi è rimasta nel cuore, ho deciso di aprirmi alla possibilità di leggere altri racconti; quindi, quando è uscito "<i><b>Animali in salvo</b></i>", l'esordio di <b>Margaret Malone</b>, mi sono detta che dovevo dargli una chance. E così è stato. <br />
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Ck64GBwOmhuxH3LXCEzsHaVxLnJXwWzggCVicRcMo-DFJw_lT3OiXk10Rs_0QV8P-E1VClCnGEpaa_XgkgYx9IlvOpsMpscCP32d8Xt8iVjVQdBH-fq2vg5K6LelYYokXdeTqk7Usx4/s1600/IMG_20181122_190633_775%255B2344%255D+%25283%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="487" data-original-width="392" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Ck64GBwOmhuxH3LXCEzsHaVxLnJXwWzggCVicRcMo-DFJw_lT3OiXk10Rs_0QV8P-E1VClCnGEpaa_XgkgYx9IlvOpsMpscCP32d8Xt8iVjVQdBH-fq2vg5K6LelYYokXdeTqk7Usx4/s320/IMG_20181122_190633_775%255B2344%255D+%25283%2529.jpg" width="257" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Animali in Salvo - Margaret Malone<br />
<span style="font-size: 12.8px;">Editore: NN Editore</span><br />
<span style="font-size: 12.8px;">Anno Pubblicazione: 2018</span><br />
<span style="font-size: 12.8px;">Pagine: 136</span></td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
Ho trovato un libro molto diverso, anche se con alcuni tratti in comune. Anche in questo caso gli animali solo soltanto uno sfondo, apparizioni momentanee o metafore in racconti che hanno al centro della narrazione esseri umani. In particolare, in questo caso, donne; <b>donne che si trovano ad un bivio, a dover fare una scelta importante che può cambiare la loro vita, e che dovranno decidere se saltare nel vuoto o tornare indietro. </b><br />
<b><br /></b>
Il tono della narrazione però, così come lo stile dell'autrice e il pubblico a cui si rivolge sono completamente diversi: <b>Margaret Malone vuole parlare a tutti coloro che si trovano in una situazione di disagio, che si sentono incompresi o separati dagli altri, e dimostrare che in realtà ciò che sentono e attraversano è normale.</b> Esattamente come le sue protagoniste: persone comuni, con una vita comune, che si ritrovano a vivere situazioni o sentimenti spiacevoli, che si sentono inadeguate. Riportandole su carta, descrivendo le loro emozioni, l'autrice manda un messaggio a tutti coloro che si identificano nelle sue parole: sentirsi sbagliati a volte è una cosa ordinaria, l'imperfezione è parte dell'essere umano ed è giusto così. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Vorrei dire a Bill che non è che le persone non mi piacciono. Mi piacciono. Semplicemente non ho mai capito come funziona. Fanno tutti finta, come ho sempre sospettato? Bill non risponde. Oppure si divertono per davvero?"</i></blockquote>
<br />
Un linguaggio molto più diretto e deciso, senza il pathos che invece invadeva le pagine de <i>Il paradiso degli animali</i>.<i> </i><b><i>Animali in salvo</i> è una lettura molto più pacata, calma</b>, priva delle situazioni straordinarie presenti nell'altra raccolta, ma non per questo meno reale. Margaret Malone, senza fronzoli né lunghi discorsi, ci porta a confrontarci con i difetti umani, senza fare il minimo sforzo per renderci il compito più semplice. E anzi, l'autrice è molto coraggiosa perché i suoi protagonisti sono persone con cui è difficile empatizzare, sono donne che provano sentimenti che anche all'occhio del lettore possono apparire sbagliati. Io ho avuto difficoltà a non storcere il naso più volte, ma forse è proprio questo l'intento di tutto il libro: portarci a chiederci se davvero è giusto biasimare quei personaggi o se, forse, quello che vediamo (leggiamo) è semplicemente la natura umana; è semplicemente normale. <br />
<br />
Leggendo incontriamo una mamma che non sa se riuscirà ad amare il figlio, una futura sposa che non sa perché ha detto sì, un'amante che cerca di autoconvincersi di avere un futuro con un uomo sposato, un padre che cerca di cambiare e non rifiutare il figlio omosessuale, e tanto altro. Qualcuno ha successo, qualcuno no. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Chissà se essere sposati è così, sentirsi soli e legati al tempo stesso."</i></blockquote>
<br />
<b>I sentimenti che non vorremmo avere quindi, quelli che agli occhi della comunità sono sbagliati, sono il soggetto dei racconti di <i>Animali in salvo</i>. La Malone ce li mostra senza paura, è diretta e disillusa, a volte cinica, e con le sue parole è come se ci sfidasse: sta al lettore decidere se giudicare o no.</b> <br />
<br />
Spero che questa recensione, che sta diventando lunghissima, vi abbia aiutati a capire quale delle due raccolte è più adatta a voi. Pathos, dolore e un po' di teatralità per descrivere la realtà da un lato; vita quotidiana, calma e normalità dall'altro. <br />
<br />
Forse è chiaro che io ho preferito e adorato<i> Il paradiso degli animali</i>, ma sono sicura che ognuno di voi saprà scegliere la lettura che più gli si addice.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
A voi piacciono i racconti? Avete una raccolta preferita?</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Vi ricordo che se volete <b>acquistare </b>qualsiasi libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Dovrei così ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Io ringrazio NN per la disponibilità, e tutti voi per aver letto fino a qui.<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💜</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-6415541178473659572019-01-01T18:00:00.000+01:002019-01-01T18:00:03.425+01:00Top 5: i libri migliori del mio 2018Cari lettori, BUON ANNO! <br />
<br />
Spero abbiate passato delle buone feste e ricevuto bei libri per iniziare al meglio il 2019. Prima di passare al succo di questo articolo vorrei utilizzare qualche riga per <b>ringraziare tutti voi</b> che siete qui a leggere. La fine del 2018 è stata molto impegnativa e sono stata assente un po’ ovunque, anche sul blog; quindi se mi avete aspettata avete tutta la mia gratitudine. <br />
<br />
Anche nell'anno appena passato siete stati una fonte preziosa di consigli, sia su nuovi titoli da scoprire, sia sui modi migliori per approcciarsi ad alcuni autori, e persino su argomenti separati dai libri. Discutere con voi è sempre uno stimolo importante che mi ha permesso di migliorare il mio modo di leggere e anche le mie letture, ho scovato autori che mai avrei pensato potessero piacermi, e rivalutato titoli che mi avevano delusa, ho scoperto interpretazioni di alcuni romanzi diverse dalle mie, e tutto questo è stato molto più divertente grazie alla vostra compagnia. Grazie per tutti i vostri i complimenti, per i vostri messaggi amichevoli, per gli scleri sui libri migliori e anche per i pareri discordanti dai miei; il mio obiettivo, su ogni piattaforma, è sempre stato quello di instaurare il più possibile un dialogo e portare contenuti interessanti e utili, spero di esserci riuscita almeno in parte. Per me non siete un numero, ma persone reali, con cui condividere cose belle e passioni forti. <br />
<br />
Dopo il consueto momento melenso, arriviamo al dunque.<br />
<div>
<b>Il mio 2018 in libri</b>: ne ho letti più di 50 e comprati molti di più di quelli che avrei dovuto, mi sono appassionata alla letteratura italiana e ai classici, ho scoperto case editrici molto affini ai miei gusti, mi sono innamorata tante volte e alcune sono rimasta delusa. Come ogni blogger che si rispetti, ho stilato la mia personale classifica dei migliori libri letti nel 2018. È una TOP 5, perché scegliere 10 libri su 50 mi sembrava troppo (è il 20% !!!) e troppo facile. Però in fondo all'articolo vi rimando a quei titoli che sono rimasti esclusi ma che meritano una menzione.<br />
Signore e signori, ecco a voi i miei <b>libri preferiti del 2018</b>, dal quinto al primo posto: <br />
<br />
<br />
<b>5) CIME TEMPESTOSE – EMILY BRONTË </b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMWgJZftJAvmI9Rin3o7n871EVo92ugn2GJBi1WI8dcj9j_m4mfj7coZ2TlN-9VIL-EyOyORBp1-aUVH0fONNfxTkPmTaQ0XqTPSYP5Ff2Ru5drMRM783K2R9Un4CgXkFUYQBxana91c0/s1600/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cime tempestose Emily Bronte Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMWgJZftJAvmI9Rin3o7n871EVo92ugn2GJBi1WI8dcj9j_m4mfj7coZ2TlN-9VIL-EyOyORBp1-aUVH0fONNfxTkPmTaQ0XqTPSYP5Ff2Ru5drMRM783K2R9Un4CgXkFUYQBxana91c0/s320/4.jpg" title="Cime tempestose Emily Bronte Felice con un libro" width="256" /></a></div>
<div>
<b><br /></b>Uno dei classici migliori di sempre a parer mio. Ma bisogna fare attenzione: o lo si ama o lo si odia. L’autrice crea, nel suo unico romanzo, una storia dai toni cupi, che ha come protagonista l’amore sì, ma soprattutto l’odio. Sentimenti violenti, disturbanti, sbagliati, eccessivi sono i protagonisti di Cime Tempestose; sentimenti che dominano totalmente i personaggi, trasformati così in persone crudeli, vendicative, infelici o invidiose. Sono quasi tutti negativi quindi i soggetti di questo libro, eppure il loro animo nero è così esposto alla luce dall'autrice che potrebbe risultare difficile non affezionarvisi. Quella di Emily è un po’ una magia; nera, ma pur sempre affascinante.<br />
<br />
Recensione completa <a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/09/cime-tempestose-emily-bronte-recensione.html" target="_blank">qui</a>.</div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b>4) L’AVVERSARIO – EMMANUEL CARRÈRE</b> </div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8LxoTeMxIHZWAkmBJ-tKWFnaqJbL0eonqnASjO39gTG-f4SYK9KjmEhjyUvtm9c1WfGaRiM97tUEeM6Qks-bqrDD2oKBqGTBhwBMHdp7VcjziBj2fJyXtnrFQJdCKqiJtgH1tUoJh84I/s1600/5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="L'avversario Emmanuel Carrere Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1542" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8LxoTeMxIHZWAkmBJ-tKWFnaqJbL0eonqnASjO39gTG-f4SYK9KjmEhjyUvtm9c1WfGaRiM97tUEeM6Qks-bqrDD2oKBqGTBhwBMHdp7VcjziBj2fJyXtnrFQJdCKqiJtgH1tUoJh84I/s320/5.JPG" title="L'avversario Emmanuel Carrere Felice con un libro" width="308" /></a></div>
<div>
<br />
Un libro devastante, nel senso fisico del termine. Doloroso, perché racconta una storia vera: quella di un uomo in apparenza normale, che un giorno decide di uccidere genitori, moglie e figli e tentare poi senza successo il suicidio. L’autore ha assistito al processo dell’assassino, è entrato in contatto con lui, e ha scritto un libro in cui ripercorre la storia di quest’uomo, cercando di sbrogliare la matassa che è la sua vita, tentando di trovare un perché che non può esistere. Una storia che sarebbe assurda persino per un romanzo, una vita dedita alla finzione, alla menzogna e infine, al gesto estremo. Carrère è riuscito ad entrare nella mente di un uomo deviato, e lo fa talmente bene che l’orrore penetra nelle ossa. Terribile e meraviglioso insieme, un breve capolavoro che non si riesce a metter giù nonostante faccia male. <br />
<br />
Recensione completa <a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/04/lavversario-emmanuel-carrere-recensione.html" target="_blank">qui</a>.<br />
<br />
<br />
<b>3) LE BRACI – SÁNDOR MÁRAI</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkWmBIeiIygXxNufoXgjoaBPUMD2fZpZy4zTj1jynRFcS1u_QAPUXtSJ4apce9BVubptyrbmxL2czCFU_-bleIwU1b9XmX01YG1-xMEwWmrs4fm0OVuiJC7e8IeEBtzGgTbuMAeaCTNHU/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Le braci Sandor Marai Felice con un libro" border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkWmBIeiIygXxNufoXgjoaBPUMD2fZpZy4zTj1jynRFcS1u_QAPUXtSJ4apce9BVubptyrbmxL2czCFU_-bleIwU1b9XmX01YG1-xMEwWmrs4fm0OVuiJC7e8IeEBtzGgTbuMAeaCTNHU/s320/3.jpg" title="Le braci Sandor Marai Felice con un libro" width="320" /></a></div>
<div>
<b><br /></b>Illuminante. Questo libro lo è: è in grado di aiutare a comprendere meglio se stessi e gli altri. Márai parla dell’animo umano e lo sviscera completamente, mettendo in luce tutti i sentimenti che lo attraversano, dai più puri ai più spiacevoli, quelli che nessuno vorrebbe ammettere di provare; e il lettore si ritrova in una situazione scomoda, costretto a fare i conti con sé stesso e ad autoanalizzarsi. Qualcuno dice che è un libro lento e prolisso, ed è vero, lo è: dalla seconda metà in poi vi è un unico e continuo monologo! Ma, se riuscite ad entrare in sintonia con l’autore, allora sarà un crescendo di emozioni e di scoperte, e vi sentirete un po’ scoppiare il cuore mentre sottolineate freneticamente ogni parola, ritrovandovi in ogni singola sensazione descritta sulle pagine. Direi che vale la pena provare, perché se vi entrerà nel cuore come ha fatto con migliaia di persone, non lo lascerà più.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Recensione completa <a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/02/le-braci-sandor-marai-recensione-no.html" target="_blank">qui</a>.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br />
<b>2) UNA QUESTIONE PRIVATA – BEPPE FENOGLIO </b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWnub-rAuQDEs2eY8L8Hj2y8dATTZXF8RbgZBTLIqgLVHGkE7_yBAbn7bf3KpYOUXBtKIuunOW8tLZS_RR4L7q-7eUJbrbZuCPc3GOALL2Zki6-hHLLnelNopgcvzLh9xNKTMCbOUVfak/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="UNA QUESTIONE PRIVATA – BEPPE FENOGLIO Felice con un libro" border="0" data-original-height="660" data-original-width="528" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWnub-rAuQDEs2eY8L8Hj2y8dATTZXF8RbgZBTLIqgLVHGkE7_yBAbn7bf3KpYOUXBtKIuunOW8tLZS_RR4L7q-7eUJbrbZuCPc3GOALL2Zki6-hHLLnelNopgcvzLh9xNKTMCbOUVfak/s320/2.jpg" title="UNA QUESTIONE PRIVATA – BEPPE FENOGLIO Felice con un libro" width="256" /></a></div>
<div>
<br />
Eccolo qui, l’italiano che mi ha fatta innamorare totalmente in questo 2018. Una storia che parla della Resistenza Italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, e di ciò che ha permesso a migliaia di soldati di sopravvivere ed andare avanti in mezzo alle tenebre: l’amore. Ogni tipo di amore: quello romantico, quello per un amico, per la famiglia, per la patria, per i propri compagni, per il proprio popolo, per la propria vita. Ma cosa succede se diversi tipi di amore entrano in conflitto? Se è necessario fare una scelta? Questo libro è uno dei più veri che io abbia mai letto, non c’è niente di romanzato e Milton, il protagonista, è diventato per me una persona in carne ossa. Sono stata con lui nelle trincee, in mezzo a soldati affamati, feriti, troppo giovani ma proprio per questo speranzosi. Ho lottato con lui per la vita e per un fratello. Ho odiato la guerra e gli uomini, ho ricordato tempi migliori e l'amore per una ragazza che ormai sembra lontanissima. Una questione privata è questo e molto di più: è un libro che non si riesce a posare, che spezza il cuore in due più volte ma ogni volta lo ricuce.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Recensione completa <a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/10/una-questione-privata-beppe-fenoglio.html" target="_blank">qui</a>.</div>
<div>
<br />
<br />
<b>1) L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE – MILAN KUNDERA </b><br />
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8jMsRv3dxbBMhE_GPinlmqp8RSql5ZujlauhluCLFSIJFCO_mMsQQR1Yp2Yg5it5r-fDHTEzpre76vaKLNqcY9A7TRXOO35tC3QVXEGvhgxBO_xTe0UO1nzd_AM185WK2jAUXlTauavs/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE – MILAN KUNDERA Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1515" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8jMsRv3dxbBMhE_GPinlmqp8RSql5ZujlauhluCLFSIJFCO_mMsQQR1Yp2Yg5it5r-fDHTEzpre76vaKLNqcY9A7TRXOO35tC3QVXEGvhgxBO_xTe0UO1nzd_AM185WK2jAUXlTauavs/s320/1.jpg" title="L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE – MILAN KUNDERA Felice con un libro" width="302" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Immenso. Tre storie piene di passione che si intrecciano fra loro e un narratore presente in prima persona: l'autore stesso ci parla, per tutto il romanzo, e ci racconta le motivazioni dell'agire umano attraverso i suoi personaggi, che sono sì un'invenzione, fatta di carta e parole, ma non per questo meno reali. È un libro che non si vorrebbe mai finire, perché ogni capitolo insegna qualcosa; ogni volta che si pensa di aver raggiunto il massimo livello di adorazione, la pagina successiva riesce ancora una una volta a sorprendere, con diversi tipi di narrazione, diversi punti di vista, diversi sentimenti da analizzare, diverse verità universali da scoprire. Non potrei immaginare un libro più completo di questo, c'è tutto: l'amore, l'odio, il bisogno di consolazione, la solitudine, la paura di fallire, il fascino dell'ignoto, la morte, la tenerezza, la compassione, la realtà, la finzione, le risate e le lacrime, l'inganno e l'innocenza, l'indifferenza e l'indignazione politica, la leggerezza e la pesantezza. Un romanzo che si divora, si sottolinea senza tregua, si ama, si legge e rilegge, senza che venga mai a noia. Se vi fa paura, se pensate abbia uno stile complicato, faticoso, filosofico, abbandonate ogni remora. Non è così, è semplicemente perfetto. <br />
<br />
Recensione completa <a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/09/linsostenibile-leggerezza-dellessere.html" target="_blank">qui</a> (leggetela, con più spazio a disposizione i miei discorsi hanno molto più senso!). <br />
<br />
<br />
Ecco a voi, questo è stato il meglio del mio 2018. Ci sono comunque libri che mi sono rimasti nel cuore ma non sono riuscita a far entrare in classifica: un romanzo strabiliante e affascinante (<a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/02/memorie-di-una-geisha-arthur-golden.html" target="_blank">qui la recensione</a>), un esordio doloroso ma straordinario (<a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/06/siamo-vissuti-qui-dal-giorno-in-cui.html" target="_blank">qui la recensione</a>) e il romanzo che mi ha fatta innamorare della letteratura italiana (<a href="https://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/07/lessico-famigliare-natalia-ginzburg.html" target="_blank">qui la recensione</a>).<br />
<br />
Vi ricordo che se volete chiacchierare un po’ potete venire su Instagram (<a href="https://www.instagram.com/silvia_feliceconunlibro/" target="_blank">qui</a>) e se volete supportare il blog potete farlo acquistando dal link di IBS seguente: </div>
<div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
<br />
Grazie per essere stati presenti, grazie di cuore,<br />
se vi va fatemi sapere quali sono i libri migliori del vostro 2018.<br />
Io vi auguro un buon 2019!<br />
<br />
Silvia 💖</div>
</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-40577614085878537732018-11-12T08:00:00.000+01:002018-11-12T12:28:43.052+01:00L'educazione - Tara Westover {Recensione no-spoiler}<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Non avere certezze ma non arrendersi a quanti dicono di averne, era un privilegio che non mi ero mai concessa. La mia vita era una narrazione in mano ad altri. Le loro voci erano decise, enfatiche, categoriche. Non avevo mai pensato che la mia voce potesse essere forte quanto le loro."</b></i></blockquote>
<br />
Nel libro di cui sto per parlarvi non è importante il come ma il perché è stato concepito, quello che conta davvero è la storia che vi è raccontata: <b>è un memoir, una testimonianza, un insegnamento e tante altre cose insieme</b>. E viene da pensare che quello di Tara sia proprio un libro che era destinato ad essere scritto: l'autrice non ha certamente bisogno di romanzare niente, quello che ci rivela è già abbastanza sconvolgente e incredibile così com'è. Ma non è tutto: il volume in sé, come oggetto fisico, è una prova tangibile di ciò che Tara dichiara nella sua opera, è la <b>dimostrazione inconfutabile del potere dell'educazione.</b><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQKyG6oXln5DQSCP9_E1FZ2ea8QEsALKRyl_FgagvTzjFQseaJ0JsROvbtZaU0_7pkX5oCH2233DwvdrpBAaU9uhMAVn0VEM4I4a_UZvZx9iA_ZxQxLT768X4SEWp6krwR1U2x_ina0qw/s1600/IMG_20181105_112138-01%255B2182%255D.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="L'educazione - Tara Westover Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="939" data-original-width="714" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQKyG6oXln5DQSCP9_E1FZ2ea8QEsALKRyl_FgagvTzjFQseaJ0JsROvbtZaU0_7pkX5oCH2233DwvdrpBAaU9uhMAVn0VEM4I4a_UZvZx9iA_ZxQxLT768X4SEWp6krwR1U2x_ina0qw/s320/IMG_20181105_112138-01%255B2182%255D.jpeg" title="L'educazione - Tara Westover Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="243" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'educazione - Tara Westover<br />
Editore: Feltrinelli<br />
Anno pubblicazione: 2018<br />
Pagine: 375</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<b>Tara Westover nasce nel 1986 in una famiglia mormone profondamente dedita alla propria religione.<br /> Fino ai 16 anni non andrà mai a scuola.</b><br />
Né da un medico.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Le è stato insegnato che tutto ciò che ha a che fare con lo stato è sbagliato, che fa tutto parte di un complotto per ingannare le persone devote e oneste; che gli impuri sono ovunque, nelle gonne troppo corte, nelle maglie troppo scollate, nelle mani troppo pulite. Impuro è chi beve coca cola e chi ha un telefono.<br />
Questa è la legge che il padre di Tara detta nella sua famiglia, alla moglie che lo asseconda e ai sette figli, che crescono così in un mondo diverso, completamente isolati e ignari della realtà esterna.<br />
<br />
Quella di Tara non è una famiglia mormone come le altre: è una famiglia in cui non si conosce il limite tra religione e ossessione, in cui disturbi paranoici vengono scambiati per fede e non vengono invece riconosciuti come malattie, in cui la devozione viene trasformata in qualcosa di eccessivo e pericoloso.<br />
Nella famiglia di Tara ci sono problemi di dispotismo, sessismo, violenza. È una famiglia disastrata, e mentre l'autrice ci racconta la sua vita è troppo difficile non arrabbiarsi, indignarsi, e rimanere attoniti. Eppure.. eppure per Tara non è così.<br />
<br />
L'autrice delinea la sua storia dall'infanzia sino ad oggi con uno sguardo oggettivo, non condanna né giudica, non traspare da lei rabbia, né rancore. <b>Tara è una ragazza che non riesce ad amare se stessa</b>, la causa è in gran parte nell'ambiente e nelle persone che la circondano; per iniziare a farlo dovrà prendere delle decisioni difficili, eppure <b>l'unica sensazione che affiora continuamente è l'amore verso la sua famiglia, nonostante tutto.</b> Questo è l'unico sentimento costante e chiaramente presente in tutto il libro, nonché l'ultimo che ci si aspetterebbe di trovare in queste pagine. Da ciò la prima lezione che la lettura de <i>L'educazione </i>mi ha trasmesso: <b>non perdere la capacità di amare è un atto di coraggio e consapevolezza.</b><br />
<br />
Mentre racconta con oggettività tutto ciò che ha passato, <b>Tara si autoanalizza</b>, spiega al lettore e a se stessa tutti i comportamenti e i pensieri che hanno caratterizzato la sua esistenza. Scrivendo <i>L'educazione</i> l'autrice ha ricomposto il puzzle che è la sua vita, ha ordinato i frammenti di un mondo confuso e privo di logica che sul momento non riusciva a comprendere.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Ecco che ora invece c'era una dottrina che permetteva di definire e fissare la misura della vita. Forse la realtà non era così mutevole. Forse la si poteva spiegare, prevedere. Forse le si poteva dare un senso."</b></i></blockquote>
<div>
<b><i><br /></i></b>La capacità di Tara di penetrare se stessa e capire (e far capire) le motivazioni profonde dei suoi gesti è incredibile tanto quanto quello che racconta. Eppure quando le viene chiesto com'è stata la sua infanzia, l'autrice la descrive come <i>bella</i>.<br />
Questo non è l'aggettivo che avrei scelto io, ma è quello che ha scelto Tara adesso, dopo un lungo percorso che l'ha portata a scoprire e comprendere finalmente quel mondo senza senso che la circondava, che le ha permesso di avere ciò che dà il titolo alla sua opera, un'educazione. <br />
<br />
<b>A 16 anni infatti Tara decide di andare all'università.</b> La seconda parte del libro segna una rottura rispetto alla prima proprio per questo: l'autrice, con difficoltà e tanta determinazione, inizia a studiare e a cambiare. Grazie ai suoi studi riesce a dare finalmente un nome a tutto quello che ha vissuto, riesce a rapportarsi agli altri e ad acquisire fiducia in sé stessa, ma soprattutto dalla scuola riceve un bene preziosissimo: le proprie idee. <b>La capacità di pensare con la propria testa, di sviluppare delle opinioni personali, di essere finalmente se stessa.</b><br />
<br />
Tara però fa anche un passo in più, e ci mostra l'altra faccia della medaglia, quello che dobbiamo lasciare per conquistare la nostra identità. L'autrice dice, in un'intervista, qualcosa che mi ha colpita profondamente e sulla quale in pochi, a parer mio, si soffermano:</div>
<div>
<b>dall'educazione non si può tornare indietro.</b><br />
<i>"Mi ha preso molto tempo capire che l'educazione cambia davvero chi sei.. È non è sempre possibile tornare indietro e vivere la tua vita precedente nella stessa maniera in cui lo facevi prima. Penso che ci sia sempre un prezzo da pagare."</i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
Una volta che il passo è stato fatto non è più possibile chiudere gli occhi. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Capii una cosa: che se mi avevano chiamato Negra un miliardo di volte e
avevo riso, adesso non potevo più ridere. La parola e il modo in cui Shawn la
usava non erano cambiati; solo le mie orecchie erano diverse. Non sentivano uno
scherzo. Quello che sentivano era un avvertimento, un richiamo che veniva da
lontano, e che riceveva una risposta sempre più convinta: non avrei mai più
accettato di essere un soldato in una guerra che non capivo."</b></i></blockquote>
<o:p></o:p><br />
<br />
Ma ne vale la pena? Sì.<br />
<b> L'educazione alla cultura e all'apprendimento sono uno strumento di difesa e di perfezionamento di sé stessi, </b>aiutano a formare una coscienza, a sapersi inserire in un mondo vario e vastissimo, a non lasciarsi schiacciare e anche ad inseguire i propri sogni. Sono sempre stata convinta di questa verità, e nel libro di Tara Westover ne ho trovato ancora una volta conferma.<br />
Lei, una ragazza che non ha mai messo piede in una scuola fino all'Università, oggi ha un dottorato, e ha scritto un libro di successo che insegna agli altri cosa significhi conquistarsi un'educazione e una propria identità.<br />
<br />
<i> "Non mi sembrava che ci fossero abbastanza storie su come credere in te stessa quando le persone che ti sono vicine non credono più in te; e siccome non riuscivo a trovare quella storia, alla fine ho deciso che l'avrei scritta io. " </i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
Libro consigliatissimo, difficile non farselo piacere!<br />
Se volete vedere la video intervista a cui mi riferisco nella recensione potete farlo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=oC40kBES0Pg" rel="nofollow" target="_blank">qui</a>, ma vi consiglio di leggere prima il libro per evitare spoiler.</div>
<div>
<i><br /></i></div>
Se volete <b>acquistare </b><i>L'educazione</i> potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog.
<br />
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💜</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-17014290269509011072018-10-29T08:00:00.000+01:002018-10-29T08:00:01.173+01:00Libri perfetti per l'autunno: fai il test e scopri quello più adatto a te {Consigli letterari}<div style="text-align: left;">
Cari lettori buongiorno!<br />
<br />
Sono felicissima di presentarvi oggi una supernovità sul blog: c'è un <b>test libroso</b> pronto per voi! Continuate a leggere per scoprire tutto.<br />
<br />
Il clima si è finalmente adeguato alla stagione quindi oggi vi parlo di <b>sei libri che secondo me sono perfetti per l'autunno</b>. Questa è una delle poche stagioni che riesce a influenzare molto le mie letture, perché credo ci siano dei titoli e degli autori che possono acquistare molto più fascino se corredati dalla giusta atmosfera.<br />
Visto che le domande che mi fate più spesso riguardano consigli di lettura, ho pensato anche di creare un test: è velocissimo, va dalle 4 alle 10 domande, e alla fine vi dirà quale tra i sei libri consigliati è il più adatto a voi. L'ho fatto da sola quindi non sarà perfetto, ci ho messo tanto impegno ma mi sono anche divertita. Sarà molto importante ovviamente la vostra opinione in merito: fatemi sapere se lo avete fatto, i vostri risultati e se vi è piaciuto, così potrò eventualmente crearne altri. Sono ben accetti anche consigli e suggerimenti.<br />
<br />
Se una volta terminato il test vorrete conoscere anche gli altri consigli di lettura autunnali, vi basterà scorrere il post, sono tutti elencati più avanti.<br />
<br />
Buon divertimento!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe frameborder="0" height="550" marginheight="0" marginwidth="0" src="https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfrcnT6lW4U6GSpaANScqaD6zX02pBkjUJLJjn-d4dFsqORLQ/viewform?embedded=true" width="400">Caricamento in corso...</iframe>
</div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Avete scoperto il libro più adatto a voi? Se volete qualche altro spunto di lettura, ecco l'elenco di tutti i<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u>Libri perfetti per l'autunno</u></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<b>Follia - Patrick McGrath</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGGPfnkk-xTBqrh_-1Ds8-0lq_TXNyTuRBd-4eHdiMD1gt3nvYXGWTb4Fgmiar3s3l5Xy7oKDDEAVrTjklst3HzXqMT1MWMYA3mVHkRhefce43nbwyiNfHdkzN5aFycQH6v8jg360xp-8/s1600/IMG_20171018_124755%255B308%255D+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Follia - Patrick McGrath Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGGPfnkk-xTBqrh_-1Ds8-0lq_TXNyTuRBd-4eHdiMD1gt3nvYXGWTb4Fgmiar3s3l5Xy7oKDDEAVrTjklst3HzXqMT1MWMYA3mVHkRhefce43nbwyiNfHdkzN5aFycQH6v8jg360xp-8/s200/IMG_20171018_124755%255B308%255D+%25282%2529.jpg" title="Follia - Patrick McGrath Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" width="200" /></a></div>
<div>
Ambientato nel 1959 in un manicomio vittoriano e narrato dal punto di vista di uno psichiatra, racconta la storia dell'ossessione amorosa fra Stella, moglie del vicedirettore della clinica, e Edgar, paziente del manicomio detenuto per uxoricidio. Follia è un romanzo psicologico che indaga la mente malata dei personaggi che lo popolano; con una scrittura incalzante e appassionante l'autore mostra quanto la follia possa essere travolgente, tragica, eccitante, devastante. Tutti aggettivi che si addicono perfettamente anche a questo libro.</div>
<div>
<br />
Trovate la recensione completa <a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2017/10/follia-patrick-mcgrath-recensione-no.html" target="_blank">qui</a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Il re di Atlantide - Vincent de Swarte</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Geb4LkV8_y9k4fqGswcIk2mcqn2qkwPGgKvaXFV5uJKUNhBGiByWNMagRx3_y2wJHVzWEY1H1IjI5AAHatXbJ4RUO1ff45KACbHublbB6DFuiQxpNbkWdCyBSV1C0Tj4RkJZ9zelwzc/s1600/seswa.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Il re di atlantide vincent de swarte. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" border="0" data-original-height="919" data-original-width="735" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Geb4LkV8_y9k4fqGswcIk2mcqn2qkwPGgKvaXFV5uJKUNhBGiByWNMagRx3_y2wJHVzWEY1H1IjI5AAHatXbJ4RUO1ff45KACbHublbB6DFuiQxpNbkWdCyBSV1C0Tj4RkJZ9zelwzc/s200/seswa.jpg" title="Il re di atlantide vincent de swarte. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" width="159" /></a></div>
<div>
Cordouan è un faro antico e imponente, domina il mare come un re di Atlantide e sembra essere stato costruito per incutere timore e adorazione negli uomini, per scavare nel loro cuore e far emergere i loro segreti più nascosti. Questo è proprio ciò che succederà a Geoffroy, il nuovo guardiano, che non è esente dall'inquietante potere del faro. Attraverso il suo diario, lucido e febbrile, assistiamo all'inabissarsi del protagonista nella follia. Quello di de Swarte è un libro in cui si mescolano orrore e tenerezza, angoscia e compassione; disturbante ma anche affascinante, questa lettura è in grado di irretire, confondere, disturbare, ma anche regalare profonde riflessioni.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Trovate la recensione completa <a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/10/il-re-di-atlantide-vincent-de-swarte.html" target="_blank">qui</a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Abbiamo sempre vissuto nel castello - Shirley Jackson</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFLiUQE71M8MHeH9IsMBT3Oy8jjdEf1WfdR5RE7HEP921Ochcq3IaUTeBy7eHXuUcXFN8OUHIBjS2QLxSaRgDeVr7cgMm18uTR__neHfqDranAO3KywPVGQjtW5xpXwzZmJxzp_JrLboc/s1600/IMG_20170903_194808%255B114%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Abbiamo sempre vissuto nel castello shirley jackson. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1201" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFLiUQE71M8MHeH9IsMBT3Oy8jjdEf1WfdR5RE7HEP921Ochcq3IaUTeBy7eHXuUcXFN8OUHIBjS2QLxSaRgDeVr7cgMm18uTR__neHfqDranAO3KywPVGQjtW5xpXwzZmJxzp_JrLboc/s200/IMG_20170903_194808%255B114%255D.jpg" title="Abbiamo sempre vissuto nel castello shirley jackson. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" width="150" /></a></div>
<div>
Mary Katherine è una pacata diciottenne che ci racconta la sua vita in un'enorme villa insieme alla sorella Constance e allo zio invalido. Le abitudini e i rituali della giovane sono in apparenza normali, se non fosse per un piccolo dettaglio: tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono stati avvelenati proprio lì, in sala da pranzo. Chi è stato? Come dice Stephen King, Shirley Jackson "non ha bisogno di alzare la voce" per infondere un senso di disagio e inquietudine crescenti nel lettore. Con uno stile tranquillo ed elegante, l'autrice crea un romanzo ipnotico, un racconto gotico dai toni cupi che riesce a far penetrare l'angoscia sotto pelle piano piano, senza farci capire il perché. </div>
<div>
<br />
Trovate la recensione completa <a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2017/09/abbiamo-sempre-vissuto-nel-castello.html" target="_blank">qui</a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Cime tempestose - Emily Brontë</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKoe3dK00W0R8G-uEbEGo9cL_Fyhe8l1x-ZVW96e9EW8kwEhQ_TcSOX1QYd4n1aWdA-wURCeA1bXHAnkt9MYJxqdinT2ZbBRn_lCOiyCuuk7dkXIeDPmVdCQNtIzUU4LwKiGnKyJ7U3Kc/s1600/IMG_20180813_211652_782%255B2060%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cime tempestose emily bronte. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" border="0" data-original-height="975" data-original-width="780" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKoe3dK00W0R8G-uEbEGo9cL_Fyhe8l1x-ZVW96e9EW8kwEhQ_TcSOX1QYd4n1aWdA-wURCeA1bXHAnkt9MYJxqdinT2ZbBRn_lCOiyCuuk7dkXIeDPmVdCQNtIzUU4LwKiGnKyJ7U3Kc/s200/IMG_20180813_211652_782%255B2060%255D.jpg" title="Cime tempestose emily bronte. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" width="160" /></a></div>
<div>
Classico della letteratura inglese, Cime tempestose parla di amore ma soprattutto di odio; popolato da personaggi egoisti, prepotenti, violenti, ai quali però è impossibile non affezionarsi, questo libro è in grado di catturare il lettore nel suo vortice di vendette, disgrazie e passioni. Un'opera con la quale l'autrice suscitò non poco scandalo, perché riuscì a fare qualcosa di unico: mettere in luce la verità sui sentimenti umani, su quanto possano essere sconvenienti, sbagliati, eccessivi. Cime tempestose è una lettura veloce, febbrile, eccitante, capace di scuotere l'animo come solo i capisaldi della letteratura sanno fare. </div>
<br />
Trovate la recensione completa <a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/09/cime-tempestose-emily-bronte-recensione.html" target="_blank">qui</a><br />
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Sylvia - Leonard Michaels</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgND3n5Sj7u5gs88Dc1FbcB0SXFV0yZj1Y2rjnn3dbSiNzqWSO0AZlg2ievc4puTr66MCQyJTFiM3CtCUtAB0CD6MDOpX0EVMn0x697y3Q9VSHV4QyD5F0MfZvh3Py_TtlXxFhyphenhyphenbGdpIz4/s1600/P1060669+%25282%2529-iloveimg-cropped-iloveimg-resized.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Sylvia leonard michaels. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" border="0" data-original-height="1350" data-original-width="1079" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgND3n5Sj7u5gs88Dc1FbcB0SXFV0yZj1Y2rjnn3dbSiNzqWSO0AZlg2ievc4puTr66MCQyJTFiM3CtCUtAB0CD6MDOpX0EVMn0x697y3Q9VSHV4QyD5F0MfZvh3Py_TtlXxFhyphenhyphenbGdpIz4/s200/P1060669+%25282%2529-iloveimg-cropped-iloveimg-resized.jpg" title="Sylvia leonard michaels. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" width="159" /></a></div>
<div>
Un memoir ispirato alla storia vera del suicidio della prima moglie dell'autore, in questo libro Leonard Michaels racconta tre anni della sua vita, da quando era un ventisettenne in crisi con il solo desiderio di scrivere, fino al matrimonio e al tragico ma annunciato epilogo. Narrando in prima persona, con uno stile diretto e conciso, l'autore ci trascina nella New York degli anni '60, nelle sue atmosfere e nella sua frenesia, e ci mostra la quotidianità di una coppia di studenti imprigionati in un'ossessione d'amore che li fa sprofondare sempre più in un inferno coniugale. Sylvia è una lettura lenta ma reale, che sa stimolare importanti riflessioni e mostra quanto l'amore a volte sappia essere malato. </div>
<br />
Trovate la recensione completa <a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/02/sylvia-leonard-michaels-recensione-no.html" target="_blank">qui</a><br />
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Sette minuti dopo la mezzanotte - Patrick Ness</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDmqkX6hmyh1qvKYaHn3HKWJAHk_BTOFCFlnvOFYyXU-zYQqi9wPNDd5mAZX4CFcOzfcyfXEdTEcXiAu-Yh_zfYPBUoyUfNOw-LGIW__j2iQENh9ncJkbKtjckq2N_SGR9RbXcVYkujJg/s1600/IMG_20170409_161722+%255B178340%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Sette minuti dopo la mezzanotte patrick ness. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDmqkX6hmyh1qvKYaHn3HKWJAHk_BTOFCFlnvOFYyXU-zYQqi9wPNDd5mAZX4CFcOzfcyfXEdTEcXiAu-Yh_zfYPBUoyUfNOw-LGIW__j2iQENh9ncJkbKtjckq2N_SGR9RbXcVYkujJg/s200/IMG_20170409_161722+%255B178340%255D.jpg" title="Sette minuti dopo la mezzanotte patrick ness. Libri perfetti per l'autunno fai il test e scopri il tuo. Felice con un libro" width="150" /></a></div>
<div>
Un libro per ragazzi perfetto anche per chi ragazzo ormai non è, Sette minuti dopo la mezzanotte è una storia di dolore e di rinascita. Conor è un bambino tormentato dagli incubi, da quando sua madre si è ammalata non riesce più a dormire e ogni notte, a mezzanotte e sette minuti, un enorme mostro si presenta nei suoi sogni chiedendogli la cosa più pericolosa di tutte: La Verità. Quello di Patrick Ness è un romanzo struggente che mostra le difficoltà che la vita può imporre e ci insegna che non possiamo essere perfetti. Arricchito dalle meravigliose illustrazioni di Jim Kay, Sette minuti dopo la mezzanotte è un libro bellissimo non solo da leggere ma anche da guardare. </div>
<br />
Trovate la recensione completa <a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2017/04/sette-minuti-dopo-la-mezzanotte-patrick.html" target="_blank">qui</a><br />
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
I consigli librosi per oggi finiscono qui, spero vi siano piaciuti,</div>
<div>
vi mando come sempre un bacione,</div>
<div>
Silvia 💗</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-89389078993319331552018-10-22T08:00:00.000+02:002018-10-22T08:00:00.584+02:00Il re di Atlantide - Vincent de Swarte {Recensione no spoiler}Un libro perfetto per l'autunno e il mese di Ottobre, che ha il fascino del macabro, sa suscitare angoscia e terrore ma riserva anche tante belle e inaspettate sorprese. Questo è <i><b>Il re di Atlantide</b></i> di <b>Vincent de Swarte</b>.<br />
<div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi58aFZAPI05eeCHOYVX1vK0ToSydHmLMODrl8gYHPu60AAs4hAHHhLgQvsCUCMcBNI2Ig5m36n30jDI_3EWRe0C3TGNUSIQOAunpFKAKNHt_haJbfBAMuoLCJu38j_Ob6nfxMBMStjpU8/s1600/seswa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il re di Atlantide - Vincent de Swarte Recensione no spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="919" data-original-width="735" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi58aFZAPI05eeCHOYVX1vK0ToSydHmLMODrl8gYHPu60AAs4hAHHhLgQvsCUCMcBNI2Ig5m36n30jDI_3EWRe0C3TGNUSIQOAunpFKAKNHt_haJbfBAMuoLCJu38j_Ob6nfxMBMStjpU8/s320/seswa.jpg" title="Il re di Atlantide - Vincent de Swarte Recensione no spoiler Felice con un libro" width="255" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il re di Atlantide - Vincent de Swarte<br />
Editore: Adelphi<br />
Anno pubblicazione: 1998<br />
Pagine: 128</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Follia.</b> È di questo che il romanzo di Vincent de Swarte parla: dell'anima nera nascosta dentro un uomo. <b>Il fatto è che, nella sua follia, il protagonista riesce a descrivere il mondo con parole lucide e di estrema bellezza.</b> E questo sconvolge, confonde e cattura il lettore fino all'ultima riga.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Anche se ci sono sempre mille spiegazioni, sfido chiunque a capire il vero
perché dell'orrore degli uomini."</b></i></blockquote>
<br />
<o:p></o:p></div>
<div>
<a name='more'></a>Il libro inizia con due pagine di diario datate 3 Ottobre. Geoffroy ci tiene subito a sottolineare di essere una persona gentile "<i>proprio nel fondo</i>".</div>
<div>
<div>
È sempre stato taciturno, solitario, e ha deciso di dedicarsi ad un mestiere perfetto per lui: il guardiano dei fari. <b>Perché è <i>lontano dagli uomini</i> che si sente umano.</b> E gentile.<br />
Un po' inquietante? Siamo solo a pagina due. Andiamo avanti.<br />
<br />
Un giorno il faro di Cordouan (che per la cronaca esiste davvero!!!) è rimasto senza sorveglianti, e quindi adesso Geoffroy è lì, da solo per mesi e mesi. Il che per lui va benissimo, tant'è che scrive: "<i>prego Dio che in questi sei mesi non venga nessuno, ma proprio nessuno</i>". <br />
Inutile dirvi che qualcuno arriverà.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Tutti gli uomini, in fondo in fondo, sono dei bravi cagnoloni. Il problema è che lo sono così tanto in fondo che finiscono per dimenticarsene."</i></blockquote>
<br />
Cordouan è un faro immenso e antichissimo, si staglia sul mare come un re di Atlantide e protegge con la sua luce chiunque vi si inoltri. Ma è anche un farò speciale: <b>con la sua mole e la sua potenza sembra avere l'effetto di scavare nell'animo degli uomini.</b> Geoffroy non è esente da questo incantesimo e piano piano la parte di lui più nascosta, l'io che aveva cercato di eliminare, riemerge in tutta la sua follia. <br />
<br />
Geoffroy infatti non è solo un guardiano meticoloso e disponibile, stimato da tutti, è anche una persona patologica, malata. In lui si annida una pazzia fuori dalla norma, incontrollabile e meschina, come un virus che prosciuga tutto ciò che di buono è sopravvissuto e fa emergere l'orrore. <b>La pazzia di Geoffroy è inquietante, disturbante, raccapricciante.</b> E proprio così sono molte delle scene di questo libro.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Cordouan mi ha risvegliato. Cordouan mi ha spogliato l'anima. Mi ha ricordato tutto quel che portavo in me, ha sostituito il forse con la certezza. Cordouan ha disseppellito i miei bisturi."</i></blockquote>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihodz9nQO7cp-Wuq2YOMTJ9swQyq8UdOdxAVGedGinAGEH24gvBkClrAD4f73CrQgRxiKMIexx4pntKV3jTzNc6cHcpcP-MzmYa4PRE1vYmGl6P1pVUK7O9gQHdaqqZZs5R2nLXDWolbA/s1600/phare_de_cordouan.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il re di Atlantide - Vincent de Swarte Recensione no spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="1063" data-original-width="1600" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihodz9nQO7cp-Wuq2YOMTJ9swQyq8UdOdxAVGedGinAGEH24gvBkClrAD4f73CrQgRxiKMIexx4pntKV3jTzNc6cHcpcP-MzmYa4PRE1vYmGl6P1pVUK7O9gQHdaqqZZs5R2nLXDWolbA/s320/phare_de_cordouan.jpg" title="Il re di Atlantide - Vincent de Swarte Recensione no spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il faro di Cordouan</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<b><i><br /></i></b>
<b><i>Il re di Atlantide</i> non è un romanzo per persone sensibili.</b> È un libro che mescola thriller e horror, e che l'orrore te lo fa vivere in prima persona: tramite il diario del protagonista, scene forti e agghiaccianti, talvolta disgustose, vengono raccontate con una calma disumana, che ha l'unico risultato di aumentare ancora di più la sensazione di inquietudine e disagio.</div>
</div>
<div>
A questo punto vi starete chiedendo come ho fatto a leggerlo tutto..</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Questo libro non si molla: de Swarte è stato furbo e ci ha messo in mano un <b>diario personale</b>. Immaginatevi di averlo trovato lì, abbandonato dentro al faro, pieno di pagine in cui un uomo racconta la propria storia, <b>mostruosa sì, ma terribilmente affascinante</b>. È il fascino della follia umana che tiene il lettore incollato al diario fino alla fine. È la voglia di sapere come è andata a finire, fin dove si è spinto quest'essere umano che ha scritto pagine tanto inquietanti, e soprattutto il desiderio di capire. Perché è successo tutto questo? Come si è arrivati a ciò?</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Ho paura.... paura di questa paura di me stesso di cui ho già parlato."</i></blockquote>
<br />
<div>
Attraverso la voce di un protagonista deviato, diverso, de Swarte ci parla della distruzione che la solitudine può provocare, di ossessioni che non si possono controllare, della forza di un passato che riemerge irruento e della capacità delle persone che ci circondano di plasmarci.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Geoffroy non è solo un pazzo. È un pazzo che sa di esserlo, che riesce ad autoanalizzarsi e che scava, scava, scava per capire le cause del suo malessere. E pur nel suo delirio, <b>riesce a inquadrare gli uomini e il mondo con una franchezza e una lucidità disarmanti</b>.</div>
<div>
<br />
Mentre la verità viene a galla, mentre si viene trascinati nella mente e nei pensieri del protagonista, è difficile non stabilire con lui una connessione<b>, si prova tenerezza, quasi empatia </b>oserei dire. E, nel momento in cui questo avviene, è impossibile non sentirsi in colpa e a disagio, confusi, pieni di angoscia e di paura di fronte all'immagine di ciò che il mondo può fare, di ciò in cui può trasformarsi un essere umano.</div>
<div>
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Perché ho nel ventre questo pezzo di carbone grosso come un limone che sporca le dita non appena lo si tocca?"</i></blockquote>
<div>
<br /></div>
<div>
Non mi aspettavo una lettura così forte. Non sono una lettrice abituata a scene horror e questo libro mi ha fatta penare davvero. So già che me lo chiederete quindi ve lo dico subito: se anche voi siete facilmente influenzabili da storie di questo tipo, non leggetelo prima di dormire. Parlo per esperienza!<br />
<br />
Ma, se vi ho incuriositi, leggetelo comunque, perché regala delle perle rare.<br />
<br /></div>
<div>
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💜</div>
</div>
</div>
</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-21222257479733552452018-10-08T08:00:00.000+02:002019-01-27T19:23:42.304+01:00Una questione privata - Beppe Fenoglio {Recensione no-spoiler}<blockquote class="tr_bq">
<br />
<i>"È costruito con la geometrica tensione d'un romanzo di follia amorosa e cavallereschi inseguimenti come l'Orlando furioso, e nello stesso tempo c'è la Resistenza proprio com'era di dentro e di fuori, vera come era stata scritta, serbata per tanti anni nella memoria fedele, e con tutti i valori morali, tanto più forti quanto più impliciti, e la commozione e la furia. <b>Ed è un libro di paesaggi, ed è un libro di figure rapide e tutte vive, ed è un libro di parole precise e vere.</b> Ed è un libro assurdo, misterioso, in ciò che si insegue, si insegue per inseguire altro e quest'altro per inseguire altro ancora e non si arriva al vero perché.. ". </i><br />
[Italo Calvino a proposito di <i>Una questione privata</i>]</blockquote>
<div>
<br />
Scrivo questa recensione subito dopo aver finito <i><b>Una questione privata</b></i> di<b> Beppe Fenoglio</b> perché ne sento la necessità. Vi dico già da ora che l'ho amato profondamente e che mi rendo conto che questo è dovuto sia a motivi oggettivi che soggettivi. Qualche settimana fa sentivo il bisogno di dedicarmi a uno di quei libri che mi aspettavano in libreria da tempo, volevo anche leggere qualcosa di vero, reale; mi è caduto l'occhio su Fenoglio e davvero non avrei potuto fare scelta migliore. Spero di riuscire a trasmettervi l'amore per questa lettura e, se non lo avete ancora fatto, la curiosità di leggerlo. <br />
<b><br /></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7RIIBfS4ct30PFecPxeAO-nRk5wNLySu227a4f3flMQ0ZsVxe4s-lUuD4j31kxQYHH5UyTz5tys4E8EeF5NV0Rd6TtWtDWeBOxHymR1oRNpviR3vZJcKfoZGmxFLZpzmBq7KJnz1-fw/s1600/IMG_20180929_134646_506%255B2148%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Una questione privata - Beppe Fenoglio Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="765" data-original-width="612" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7RIIBfS4ct30PFecPxeAO-nRk5wNLySu227a4f3flMQ0ZsVxe4s-lUuD4j31kxQYHH5UyTz5tys4E8EeF5NV0Rd6TtWtDWeBOxHymR1oRNpviR3vZJcKfoZGmxFLZpzmBq7KJnz1-fw/s320/IMG_20180929_134646_506%255B2148%255D.jpg" title="Una questione privata - Beppe Fenoglio Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="256" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una questione privata - Beppe Fenoglio<br />
Editore: Einaudi<br />
Anno pubblicazione: 1963<br />
Pagine: 155</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b>Di Beppe Fenoglio è facile innamorarsi già prima di conoscerlo</b>, già prima di avere a che fare con le sue opere, se si leggono le parole che personaggi del calibro di Calvino e Vittorini gli hanno dedicato. <br />
Quelle di Calvino ve le ho già trascritte e parlano da sole, ma anche Vittorini ha espresso la sua ammirazione per l'autore dicendo: <i>"Fenoglio della sua provincia sa cogliere più ancora che un paesaggio naturale, un paesaggio morale, il piglio in cui s'articolano i rapporti umani, un gusto <<barbarico>> che persiste come gusto di vita".</i> <br />
<br />
<a name='more'></a><br />
In un mood già molto ben predisposto nei confronti dell'autore quindi, dopo aver letto queste parole, ho iniziato la mia lettura di <i>Una questione privata</i>.<br />
Alla terza pagina ho già capito che mi sarebbe piaciuto. Dopo un paio di capitoli ho capito che mi sarebbe piaciuto <i>molto</i>. Dopo una cinquantina di pagine, a circa un terzo del libro, lo amavo già spudoratamente e avevo solo la paura che la lettura non si mantenesse sullo stesso livello fino alla fine. Si è mantenuta ad un livello ancora più alto se possibile. </div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz8AbA5Eic93JUTZZKIKzWtEYzvLeH2l6tn8i0iZUnVFaeGwweZFSixJ8laccwNarJlHn8lPqzGa_mTp9M6ylnKB2kiQICoSZ8EP4kCUZIIXE60lbVvYo5eH2jP61UbK5zxiUiFYhRz9s/s1600/fenoglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Una questione privata - Beppe Fenoglio Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="470" data-original-width="650" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz8AbA5Eic93JUTZZKIKzWtEYzvLeH2l6tn8i0iZUnVFaeGwweZFSixJ8laccwNarJlHn8lPqzGa_mTp9M6ylnKB2kiQICoSZ8EP4kCUZIIXE60lbVvYo5eH2jP61UbK5zxiUiFYhRz9s/s320/fenoglio.jpg" title="Una questione privata - Beppe Fenoglio Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Beppe Fenoglio</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
<br />
<b><i>Una questione privata</i>, come avrete già capito, è un libro che racconta la Resistenza, la lotta partigiana nelle città e sulle colline italiane durante la Seconda Guerra Mondiale. È un libro che, insieme a questo, parla di amore e amicizia, del confine tra i due, dei conflitti tra i due e della potenza di entrambi.</b> Detto così può sembrare banale ma non lo è, perché in Fenoglio nessuno di questi tre elementi viene mai sminuito rispetto ad un altro: c'è un equilibrio narrativo perfetto nel suo libro, nessuna nota stonata che faccia pensare ad un romanzo, ma piuttosto pare di essere davanti alla trascrizione di un ricordo reale. A volte, quando si ha a che fare con libri che vogliono raccontare una realtà, capita di storcere il naso davanti ad un evento, un dettaglio, romanzato o reso con un'intensità maggiore di quello che dovrebbe essere: una sensazione a cui si dà eccessiva importanza, un dolore affrontato con troppo coraggio, un contesto esterno troppo semplificato.</div>
<div>
<b>Qui invece no, c'è davvero la percezione che tutto sia reale, tutto è spogliato del romanzesco e ridotto all'essenziale. Tutto è tremendamente vero, semplicemente e dolorosamente vero.</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Questa guerra non la si può fare che così. E poi non siamo noi che comandiamo a lei, ma è lei che comanda a noi."</i></blockquote>
<br />
Il protagonista è <b>Milton</b>, un giovane studente che si è dovuto arruolare nell'Unione Nazionale Protezione Antiaerea. Un giorno, durante un'azione militare si trova davanti la casa di Fulvia, la ragazza che gli ha rubato il cuore qualche anno prima e non glielo ha più restituito. Questa visione, nel mezzo degli orrori della guerra, lo rapisce e gli riporta alla mente tanti ricordi.</div>
<div>
<b>È la vita di prima contro quella di ora, la libertà e la spensieratezza di un passato che sembra lontanissimo in contrasto con un presente in cui incombono troppo vicine sofferenza e morte. </b><br />
<br />
Milton scopre però che c'è la reale possibilità che Fulvia sia l'amante di un altro partigiano, Giorgio, il migliore amico del protagonista. E così quest'ultimo si ritrova, in mezzo alla guerra e alla lotta partigiana, a voler scoprire la verità. Il destino però gli riserva una brutta sorpresa: Giorgio è in pericolo, in mano ai fascisti. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Quindi che fare, quale sentimento far prevalere?</b> La rabbia per essere stato tradito? Il desiderio di sapere la verità? L'amore per Fulvia a prescindere da tutto? O forse l'amicizia per un amico che è come un fratello e la preccupazione che possa accadergli il peggio? O, infine, semplicemente l'orrore per la guerra? <br />
In Milton ci sarà tutto questo, mescolato in un groviglio di emozioni, a volte nascosto sotto la superficie, ma ci sarà; perché nonostante la situazione, <b>lui è ancora umano.</b> <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Non poteva più vivere senza sapere e, soprattutto, non poteva morire senza
sapere, in un'epoca in cui i ragazzi come lui erano chiamati più a morire che a
vivere."</i></blockquote>
<o:p></o:p><br />
<br />
Milton è un personaggio speciale: non è il tipico protagonista da romanzo, anzi, è un ragazzo alto, troppo magro, per niente bello se non per i suoi occhi azzurrissimi. È calmo e pacato, meticoloso e molto intelligente, ama i libri e la musica e, soprattutto, le parole. È un personaggio interessante, una di quelle persone dalle quali c'è sempre qualcosa da imparare, una di quelle persone che sono brutte solo per chi non le conosce. Ed ha avuto un fascino particolare su di me, come pochi sono riusciti a suscitare, perché appare proprio come una persona viva. <br />
<br />
Milton è un ragazzo che se potesse uscire dalla pagina adesso, passerebbe inosservato agli occhi della maggior parte delle persone. E invece lui, così tranquillo, si ritrova in questo libro a dover esprimere tutto se stesso. <br />
<b> Chi riesce a vedere oltre le parole scritte, a carpire le emozioni che si celano dietro una semplice frase o un pensiero improvviso, se ne accorgerà: c'è tutto il suo cuore in queste pagine.</b> La sua avventura, la sua ricerca, è un crescendo di tensione sempre più insostenibile, culminante in un finale che arriva inaspettato e che mi ha lasciata sorpresa e con il cuore a mille. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Tu non devi sapere niente, solo che io ti amo. Io invece devo sapere, solo
se io ho la tua anima. Ti sto pensando, anche ora, anche in queste condizioni
sto pensando a te. Lo sai che se cesso di pensarti, tu muori, istantaneamente?
Ma non temere, io non cesserò mai di pensarti."</i></blockquote>
<o:p></o:p><br />
<br />
<b><i>Una questione privata</i> è un libro che mi ha inondata di sensazioni. </b><br />
Leggendo questa storia sono stata trascinata nella vita dei partigiani, tra gruppi di camerati, fratelli non di sangue ma di guerra, tra camminate sfiancanti nella nebbia e nella pioggia, turni di guardia per non essere colti di sorpresa, scambi di prigionieri come se fossero figurine, tra richieste di rifugio, tra fucili e pistole, tra uomini a volte impauriti, a volte valorosi, ma sempre uomini. <br />
<br />
Fenoglio fa vivere la sensazione di essere lì, fa sentire la paura, la tensione, l'eccitazione e la stanchezza. La fratellanza con i propri compagni, la consapevolezza di poter morire da un momento all'altro ma di voler continuare a pensare al futuro. <b><i>Una questione privata</i> ci insegna la Resistenza, la rinuncia (a volte obbligata) alla propria vita per tentare di salvare un paese, la nostalgia per ciò che si lascia e la rabbia per l'enormità degli errori umani. </b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Bm4kiUZti-n6cgCBYFUUUP-fmISRC1G8ADl1mqEmFX8TJUUo_uQCTpk6IwllvJPW1rou0LXHoV8WZEI6FQMHqQnpXcOzO8BZndUqZGP_0Fon-CdBvIezLKDuQwjgvQ4h0OC5nwdeCOI/s1600/galaverni-obbligatoria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Una questione privata - Beppe Fenoglio Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="706" data-original-width="1075" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Bm4kiUZti-n6cgCBYFUUUP-fmISRC1G8ADl1mqEmFX8TJUUo_uQCTpk6IwllvJPW1rou0LXHoV8WZEI6FQMHqQnpXcOzO8BZndUqZGP_0Fon-CdBvIezLKDuQwjgvQ4h0OC5nwdeCOI/s320/galaverni-obbligatoria.jpg" title="Una questione privata - Beppe Fenoglio Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giovani partigiani in montagna.</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<b><br /></b>
<b>E ci mostra anche la potenza dei sentimenti:</b> l'amore per Fulvia è per Milton l'appiglio a tutto ciò che ha dovuto lasciare, è una porta aperta sulla bellezza e la speranza, è ciò che lo fa andare avanti. Insieme all'amicizia di Giorgio. Quasi fratelli, diversissimi eppure uniti, in mezzo alla guerra diventano semplicemente due soldati agli occhi di tutti, ma non ai loro. <br />
<br />
Sullo sfondo di tutto questo, le colline di <b>Alba </b>e dei paesi vicini. Alba, patria di Fenoglio, per la quale traspare un amore incancellabile.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Le aveva sempre pensate, le colline, come il naturale teatro del suo amore -
per quel sentiero con Fulvia, con lei su quella cresta, questo glielo avrebbe
detto a quella particolare svolta con tanto mistero dietro di essa... - e gli
era invece toccato di farci l'ultima cosa immaginabile, la guerra."</i></blockquote>
<o:p></o:p><br />
<br />
<i>Una questione privata</i> è un libro doloroso, ma anche eccitante, tenero in alcuni momenti. È un libro accompagnato da un linguaggio diretto ma pregno di significato, che mostra tutta la bellezza di leggere autori italiani. <br />
<br />
Credo che Beppe Fenoglio sia uno di quegli scrittori imprescindibili, la cui importanza letteraria e culturale è innegabile. Da <i><b>Una Questione Privata</b></i> non si può ricavare nient'altro che cose positive: si impara, si scopre, si vive e, talvolta, come è capitato a me, ci si emoziona moltissimo. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="margin-top: 0cm;">
<i><b>"Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante
dentro il suo corpo."</b></i></blockquote>
<br />
Spero di avervi convinti a dargli una possibilità.<br />
<div style="margin-top: 0cm;">
<o:p></o:p></div>
</div>
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog.
<br />
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💓</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-23888900444043984022018-10-01T12:00:00.000+02:002018-10-01T12:00:09.982+02:00Libri strani ma anche non {Miscellanea di letture} Ci sono libri di cui, per un motivo o per un altro, non ho parlato sul blog: me ne sono resa conto facendo un recap delle mie letture estive e ho pensato di rimediare oggi perché<br />
<div>
<ul>
<li>le liste piacciono a tutti</li>
<li>potete trovare interessanti spunti di lettura</li>
<li>potete scoprire l'altarino: esistono libri che non mi piacciono (magari qualcuno pensava di no). </li>
</ul>
<br />
Ho quindi fatto la suddetta lista e, siccome sono una persona che ama gli schemi, ho suddiviso i libri in tre categorie. <br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<b>I libri strani</b><br />
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvxwa5sJGZBngw2JQWPlkyy6uCZDGfjO2D4_eRbA1XEx_Fz6D1qJyLc4rnp398CfMY4JBGq_Tu9fgvGHA5eJcb803U9N2pjjGFXkxMUsY6SyVuZSs3BAYjp9B3pgMZtgLVisFuROOHmMw/s1600/PicsArt_08-03-01.47.46+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvxwa5sJGZBngw2JQWPlkyy6uCZDGfjO2D4_eRbA1XEx_Fz6D1qJyLc4rnp398CfMY4JBGq_Tu9fgvGHA5eJcb803U9N2pjjGFXkxMUsY6SyVuZSs3BAYjp9B3pgMZtgLVisFuROOHmMw/s1600/PicsArt_08-03-01.47.46+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a></div>
Il primo titolo è <i><b>Un bicchiere di rabbia</b></i> di <b>Raduan Nassar</b>.<br />
Brasile, un uomo torna a casa e trova la compagna ad aspettarlo; in un susseguirsi di capitoletti di due/tre pagine al massimo, seguiamo i rituali della coppia durante la giornata. Fino al capitolo centrale, che di pagine ne ha 40 (più di metà del romanzo) ed è occupato dalla <i>sfuriata</i>. I due se ne dicono di tutti i colori, lei accusa lui di essere fascista, lui accusa lei di essere progressista.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvxwa5sJGZBngw2JQWPlkyy6uCZDGfjO2D4_eRbA1XEx_Fz6D1qJyLc4rnp398CfMY4JBGq_Tu9fgvGHA5eJcb803U9N2pjjGFXkxMUsY6SyVuZSs3BAYjp9B3pgMZtgLVisFuROOHmMw/s1600/PicsArt_08-03-01.47.46+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Un bicchiere di rabbia Raduan Nassar Felice con un Libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1079" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvxwa5sJGZBngw2JQWPlkyy6uCZDGfjO2D4_eRbA1XEx_Fz6D1qJyLc4rnp398CfMY4JBGq_Tu9fgvGHA5eJcb803U9N2pjjGFXkxMUsY6SyVuZSs3BAYjp9B3pgMZtgLVisFuROOHmMw/s200/PicsArt_08-03-01.47.46+%25282%2529.jpg" title="Un bicchiere di rabbia Raduan Nassar Felice con un Libro" width="134" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un bicchiere di rabbia</td></tr>
</tbody></table>
Come si conclude non ve lo dico, quello che posso dirvi è che Nassar ha uno stile che passa dal lirismo al volgare, dalle descrizioni metaforiche a quelle erotiche a quelle più semplici e reali. È difficile stargli dietro, e mi è risultato difficile capire il senso di tutto. In ogni capitolo c'è solamente un punto, alla fine.<br />
Poi arriva la conclusione e dopo la conclusione c'è una <i>postfazione </i>in cui Matteo Nucci spiega il romanzo, ogni gesto, ogni simbolo. E visto dalla sua prospettiva tutto diventa bellissimo: il libro si trasforma in un <b>manifesto delle maschere e delle menzogne che tutti noi indossiamo con chi amiamo</b>, del dolore che indossare queste maschere ci provoca, del senso di libertà che ci coglie quando riusciamo a toglierle; Nassar diventa maestro della parola e dei simboli, esplora i confini tra desiderio e violenza, ci porta al limite della sopportazione per poi lasciarci basiti e inerti. Ma è davvero così? Ancora non l'ho capito. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Usa la ragione solo chi è in grado di incorporarvi le sue passioni".</i></blockquote>
<br /><div class="separator" style="clear: both;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxnFN9R8LphRvLGsyVArL-zgv8tFyqNTaGulSDl95E6bXGbtmU61XAIp7_vYLxBgg5J3qoS4i2s4HyipQHmhf1Ue5glHbmIHAIcSCHCvJTYhC29GcZQVu3_eOvNbrr58Ye8q1DdRspcy4/s1600/IMG_20180823_210754_949+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxnFN9R8LphRvLGsyVArL-zgv8tFyqNTaGulSDl95E6bXGbtmU61XAIp7_vYLxBgg5J3qoS4i2s4HyipQHmhf1Ue5glHbmIHAIcSCHCvJTYhC29GcZQVu3_eOvNbrr58Ye8q1DdRspcy4/s1600/IMG_20180823_210754_949+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxnFN9R8LphRvLGsyVArL-zgv8tFyqNTaGulSDl95E6bXGbtmU61XAIp7_vYLxBgg5J3qoS4i2s4HyipQHmhf1Ue5glHbmIHAIcSCHCvJTYhC29GcZQVu3_eOvNbrr58Ye8q1DdRspcy4/s1600/IMG_20180823_210754_949+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il bacio della donna ragno Manuel Puig Felice con un libro " border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1157" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxnFN9R8LphRvLGsyVArL-zgv8tFyqNTaGulSDl95E6bXGbtmU61XAIp7_vYLxBgg5J3qoS4i2s4HyipQHmhf1Ue5glHbmIHAIcSCHCvJTYhC29GcZQVu3_eOvNbrr58Ye8q1DdRspcy4/s200/IMG_20180823_210754_949+%25282%2529.jpg" title="Il bacio della donna ragno Manuel Puig Felice con un libro " width="144" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il bacio della donna ragno</td></tr>
</tbody></table>
Il secondo titolo è <b><i>Il bacio della donna ragno</i></b> di <b>Manuel Puig</b>.<br />
Prigione di Buenos Aires, anni settanta, due uomini condividono una cella: Molina è un omosessuale accusato di corruzione di minore, Valentin è un ragazzo accusato di ribellione. Due personaggi opposti eppure costretti ad instaurare un legame. Tutto il libro è fatto <b>esclusivamente di dialoghi e flussi di coscienza</b>, ma la narrazione non è fluida e lineare: essa è continuamente intervallata da <i>film</i>, che Molina racconta per far passare il tempo a entrambi e non pensare. Non solo: ci sono lunghissime note a piè di pagina estratte da un trattato sull'omosessualità. Un libro che mi è piaciuto, una storia commovente, ma che mi ha confusa: passare prima dall'esaltazione per un film, poi alla lettura delle note e infine alla realtà della cella, è stato un esperimento narrativo interessante ma di cui forse non ho colto appieno il senso. <br />
<br />
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b>I libri intimi </b><br />
<b><br /></b>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIxJdvGiMP_mKYH9EE0rZslSWUAnbVlk0st3GWGqTPWzEwVu2slCUScLO9RHaQzlVFbbVxIzABr4CoNbBBsrrAbVfhA3CBWfCQHrIQHax9lXxcOc24y_zXootlGihDa-nDLASPdQtc3e4/s1600/IMG_20180621_205729_127.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Diari Sylvia Plath Felice con un libro " border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1281" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIxJdvGiMP_mKYH9EE0rZslSWUAnbVlk0st3GWGqTPWzEwVu2slCUScLO9RHaQzlVFbbVxIzABr4CoNbBBsrrAbVfhA3CBWfCQHrIQHax9lXxcOc24y_zXootlGihDa-nDLASPdQtc3e4/s200/IMG_20180621_205729_127.jpg" title="Diari Sylvia Plath Felice con un libro " width="160" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Diari</td></tr>
</tbody></table>
<b><br /></b>
<br />
Il primo titolo a cui mi riferisco sono i <i><b>Diari</b></i> di <b>Sylvia Plath</b>. In questo caso non ve ne ho ancora parlato perché è difficile farlo. E non perché siano eccessivamente dolorosi, no, non pensate che Sylvia sia solo tristezza e depressione anzi, <b>c'è tanta bellezza e tanta vita in queste pagine</b>. Ma sono parole vere, scritte da lei per sé stessa, sono parole <i>personali</i>. Ve ne parlerò sicuramente, appena riuscirò. Effetto collaterale: quasi impossibile non sviluppare un'ossessione per la Plath. <br />
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Ho paura di affrontare me stessa. Stanotte ho tentato di farlo. Mi auguro di cuore che ci sia qualche essere assoluto, qualcuno su cui contare affinché mi valuti e mi dica la verità."</i></blockquote>
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2RlBTzawE0SBkYXQOpGCZuYDOFQhTqGlJziNslfF5FgchZ1f2hm52SrkmYdWwM1J7BXbPbTWiRl6jayMJ_2Ip9Ur4uq7fASZjO32rpuor5K5ZVYHyg8KwDj3IOjfmZd9UEp0YQHy2w4M/s1600/IMG_20180731_210439_569+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il rogo di Berlino Helga Schneider Felice con un libro " border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1279" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2RlBTzawE0SBkYXQOpGCZuYDOFQhTqGlJziNslfF5FgchZ1f2hm52SrkmYdWwM1J7BXbPbTWiRl6jayMJ_2Ip9Ur4uq7fASZjO32rpuor5K5ZVYHyg8KwDj3IOjfmZd9UEp0YQHy2w4M/s200/IMG_20180731_210439_569+%25282%2529.jpg" title="Il rogo di Berlino Helga Schneider Felice con un libro " width="159" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il rogo di Berlino</td></tr>
</tbody></table>
Il secondo titolo è <b><i>Il rogo di Berlino</i></b> di <b>Helga Schneider</b>: una testimonianza della <b>Seconda guerra mondiale vista dagli occhi di una bambina</b> nella Berlino sotto il fuoco delle bombe. Helga è stata abbandonata dalla madre, che è andata a lavorare come cancelliera nei campi di concentramento, e questo è un libro autobiografico. È una lettura struggente, dolorosa ma anche dolce, che fa arrabbiare ma anche piangere. Consigliata. <br />
<br />
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b>I libri che mi hanno sorpresa </b><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQTSFU3z_TcrFmMEv9YjFojF_wQRw3CvMVbLMD5gfSTg9mIZOnuIbBnyAgZ0FI4vuu1eMNc02clTJX1NEJKGGj7_HQuIBUPMOnoGSasNnutVzrZF9EjfWnWuMeEnG7QCN2OUMCOqxw734/s1600/IMG_20180828_212446_273.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Una relazione carlo cassola Felice con un libro " border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQTSFU3z_TcrFmMEv9YjFojF_wQRw3CvMVbLMD5gfSTg9mIZOnuIbBnyAgZ0FI4vuu1eMNc02clTJX1NEJKGGj7_HQuIBUPMOnoGSasNnutVzrZF9EjfWnWuMeEnG7QCN2OUMCOqxw734/s200/IMG_20180828_212446_273.jpg" title="Una relazione carlo cassola Felice con un libro " width="160" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una relazione</td></tr>
</tbody></table>
<b><br /></b>
<br />
Un titolo mi ha sorpresa <b>in positivo</b> ed è <b><i>Una relazione</i></b> di <b>Carlo Cassola</b>. Sono rimasta colpita dalla capacità dell'autore di caratterizzare i personaggi a trecentosessanta gradi, di <b>renderli veri e umani</b>. Il protagonista è un giovane uomo che per sfizio personale inizia una relazione extraconiugale, un uomo che ero sicura non avrei potuto sopportare. Invece Cassola mi ha fatta ricredere e con il suo romanzo è riuscito a farmi riflettere, commuovere, partecipare e anche divertire. Recupererò gli altri suoi titoli. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Non c'è bisogno di scuse. Le scuse, sono parole, l'importante è che uno senta qualcosa dentro".</i></blockquote>
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqKyyeu2jm90Lc9IQGY7NXHTyd8xBlRQFcabz0e9LHhjRJimCQcsxwpKQgm_P_LS9tXtizxaX-wwmK_0iuZDi8nY4sN24glHMIHFImkJib2wMvZCz_V9dP7qoLF7JR4CPc4jj0Nle7maE/s1600/IMG_20181001_104043%255B2120%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Olive Kitteridge Elizabeth Strout Felice con un libro " border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqKyyeu2jm90Lc9IQGY7NXHTyd8xBlRQFcabz0e9LHhjRJimCQcsxwpKQgm_P_LS9tXtizxaX-wwmK_0iuZDi8nY4sN24glHMIHFImkJib2wMvZCz_V9dP7qoLF7JR4CPc4jj0Nle7maE/s200/IMG_20181001_104043%255B2120%255D.jpg" title="Olive Kitteridge Elizabeth Strout Felice con un libro " width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Olive Kitteridge</td></tr>
</tbody></table>
L'ultimo titolo mi ha sorpresa <b>in negativo</b>. E l'ho lasciato per ultimo così solo pochi lo scopriranno (o forse l'ho già raccontato a tutti su Instagram!). Vado controcorrente: <b><i>Olive Kitteridge</i></b> di <b>Elizabeth Strout</b> non mi è proprio piaciuto. A partire da lei, la protagonista, che non sono riuscita a farmi stare simpatica, passando per la narrazione della Strout che purtroppo non mi ha coinvolta e mi è parsa, in alcuni casi, un po' poco realistica. Questo libro è un misto tra romanzo e raccolta di racconti: i capitoli sono scollegati fra di loro ma c'è un filo conduttore, la figura della protagonista Olive, un'anziana burbera ma intelligente, che condiziona le vite di molte altre persone. I capitoli che ho preferito sono stati quelli in cui Olive non appare direttamente. Ci sono rimasta un po' male perché so che tutti amano questo libro, ma pazienza, avanti il prossimo e viva la soggettività! <br />
<br />
<br />
La lista è conclusa, spero di avervi dato qualche spunto. Se comunque volete conoscere i miei libri preferiti dell'estate potete leggere qui, qui è soprattutto qui.<br />
<br />
Se volete <b>acquistare </b>uno dei libri di cui vi ho parlato potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi aspetto con le prossime recensioni,</div>
Un bacione, <br />
Silvia 💘Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-17507889951349443692018-09-24T10:45:00.000+02:002018-09-24T10:54:39.159+02:00Vox - Christina Dalcher {Recensione no-spoiler}<b style="background-color: white;"><span style="color: #3d85c6;">Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.</span></b><br />
<br />
Quando, lo scorso mese, sono andata a sbirciare tra le nuove uscite in libreria, la copertina di <i><b>Vox </b></i>ha immediatamente attirato la mia attenzione: il titolo, che significa Voce, copre con la sua X la bocca di una donna; più sotto c'è la frase "<i>Quando il silenzio diventa assordante</i>". Non potevo, dopo queste premesse, non informarmi sulla trama e, dopo averlo fatto, non potevo non leggere questo libro! Ormai lo sapete, quando c'è una <b>distopia </b>ci sono io. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwkbt38kMgt-qvmWjZo4GIPterKb1aIPj4xl18fk2u9yXRUsAHbxHUHLlXC6CI5z0yxYCJXP22wRe3eVKfWfR6G0UZE8o1vkSvfH06L47eXZZY2qVY0MA6GdNiwlNmvha24uBwQX6QoJE/s1600/IMG_20180924_102252%255B2099%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Vox - Christina Dalcher Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwkbt38kMgt-qvmWjZo4GIPterKb1aIPj4xl18fk2u9yXRUsAHbxHUHLlXC6CI5z0yxYCJXP22wRe3eVKfWfR6G0UZE8o1vkSvfH06L47eXZZY2qVY0MA6GdNiwlNmvha24uBwQX6QoJE/s320/IMG_20180924_102252%255B2099%255D.jpg" title="Vox - Christina Dalcher Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vox - Christina Dalcher<br />
Editore: Editrice Nord<br />
Anno Pubblicazione: 2018<br />
Pagine: 409</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti, in un futuro non troppo lontano. Qui il governo ha deciso che è necessario ritornare alla società patriarcale del passato, nella quale le donne si occupavano solo della casa, del marito e dei figli; ma ottenere questo obiettivo senza la forza sarebbe stato impossibile e quindi delle nuove regole sono state imposte. <br />
<b> Le donne adesso non possono più lavorare, né leggere, né scrivere, ma soprattutto non possono pronunciare più di 100 parole al giorno. </b>Tutte sono state dotate di un braccialetto speciale che, se il limite viene superato, manda scariche elettriche potentissime.<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a>Jean è la protagonista della storia, moglie, madre di quattro figli, intelligentissima, esperta di neurolinguistica. É lei che ci racconta il nuovo mondo in cui è costretta a vivere, l'incubo a cui ogni giorno deve far fronte. Finché arriva il momento in cui il governo bussa alla sua porta, per farle un'offerta che non può rifiutare..<br />
<br />
<b><i>Vox </i>è uno dei romanzi con la trama più intrigante in cui mi sono imbattuta nell'ultimo periodo.</b> È un libro che parla di un mondo in cui comandano la forza e i pregiudizi, in cui una grande parte della popolazione è stata privata della sua voce; è un libro che parla dell'importanza della comunicazione e dell'importanza di avere il coraggio di farsi avanti per sostenere le proprie idee, i propri diritti e <i>i diritti dei più deboli</i>.<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<b>"Immagino che, semmai le cose torneranno alla normalità, useranno tutti la vecchia scusa: <i>stavo solo eseguendo gli ordini.</i><br /> Dove l'abbiamo già sentita?"</b></blockquote>
<div>
<br />
<b>Christina Dalcher, con il suo romanzo, lancia una critica durissima alla società contemporanea</b>, all'intolleranza, alla mancanza di rispetto, ma soprattutto all'egoismo dilagante, alla pigrizia della popolazione, che sa alzare la voce solo per un tornaconto personale, che si fa fare il lavaggio del cervello perché non ha la forza di volontà di pensare con la propria testa. La voce dell'autrice, a dispetto della situazione in cui la protagonista si trova, è forte e chiara, sempre presente, forse anche troppo in alcuni momenti, nella storia. <br />
<br />
Il mondo che ci troviamo davanti durante la lettura è estremamente <b>inquietante </b>e ha la capacità di angosciare il lettore, che si ritrova immancabilmente a chiedersi come potrebbe mai essere possibile arrivare ad una situazione tanto tragica come quella descritta in <i>Vox</i>. Una delle mie paure era proprio che questa domanda non trovasse risposta, invece la Dalcher mi ha piacevolmente sorpresa: <b>l'autrice è molto brava a spiegare cosa è successo</b>, quali sono state le mosse del governo e le reazioni della popolazione, e ci introduce in un contesto che riprende tanti aspetti negativi che già esistono nella società odierna e li amplifica.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq" style="margin-top: 0cm;">
<b>"È il terzo tipo d'uomo. Non è un credente e non è uno
stronzo misogino. È solo debole. E io preferisco pensare a uomini che non lo
sono."</b></blockquote>
<div style="margin-top: 0cm;">
<o:p></o:p></div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
E mentre inizialmente si ha la convinzione che il mondo descritto non potrebbe mai esistere davvero, all'avanzare del libro qualcosa cambia: leggiamo della capacità degli strumenti di comunicazione di plasmare le giovani menti, di come la promessa di un premio possa piegare la volontà degli uomini, di come una minaccia possa spaventare chi non ha abbastanza polso, <i>di come molti preferiscano stare in silenzio piuttosto che compromettersi.</i> Quando leggiamo queste cose iniziamo a chiederci: "<i>siamo assolutamente sicuri che questo non potrebbe mai accadere</i>?". <br />
Ed è proprio nel momento in cui questa domanda nasce, che la sicurezza viene meno. Questa è la grande forza di Vox secondo me: <b>far riflettere sulla situazione in cui viviamo, su quello che stiamo facendo per migliorarla e su quello che <i>non </i>stiamo facendo. </b><br />
<br />
<b>Oltre ad essere angosciante però, <i>Vox </i>è anche appassionante</b>: io mi sono ritrovata più volte incapace di chiudere il libro, spinta da una immensa curiosità di sapere come sarebbe andata a finire. La scrittura è molto semplice e fluida e, mano a mano che si va avanti, anche sempre più frenetica e ricca di suspense. Questa caratteristica va però un po' a discapito dell'introspezione psicologica dei personaggi: <b>quello di Christina Dalcher è un romanzo basato sull'azione.</b> Soprattutto la seconda parte. <br />
Mentre nella prima infatti, come vi ho anticipato, ci sono diversi spunti di riflessione, dalla seconda metà in poi lo sviluppo della trama e il susseguirsi degli eventi prende completamente il sopravvento su tutto il resto. Io avrei preferito che così non fosse. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwowr6oTFunVkG3qJB2uJAmwJIgvzaDkHwvI4EMFJh5ufAimMjCSmrTQXyRWPCH8YxAaQqiGXLVPRDdO2OFURo_CGPKc30r3MUHVg5uS88zXVHd8d27Df7rvUfYXA-k_ZFd4m803aY64w/s1600/christina-dalcher-vox.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Vox - Christina Dalcher Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="461" data-original-width="820" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwowr6oTFunVkG3qJB2uJAmwJIgvzaDkHwvI4EMFJh5ufAimMjCSmrTQXyRWPCH8YxAaQqiGXLVPRDdO2OFURo_CGPKc30r3MUHVg5uS88zXVHd8d27Df7rvUfYXA-k_ZFd4m803aY64w/s320/christina-dalcher-vox.jpeg" title="Vox - Christina Dalcher Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Christina Dalcher (© Michael Zargarinejad)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<b>Lo amerà particolarmente quindi chi cerca una trama incalzante, un libro al cardiopalma che sa far arrabbiare e trascinare il lettore nella storia.</b> Non mancano i colpi di scena, alcuni davvero apprezzabili e inaspettati, altri un po' più prevedibili.<br />
Secondo me l'autrice poteva osare di più sia nell'approfondimento psicologico dei personaggi che nello sviluppo del finale, che non mi ha convinta. L'idea di base di tutto il libro è molto valida e avrebbe potuto aprire le strade a riflessioni e considerazioni su molti altri argomenti scottanti.<br />
<br />
Resta il fatto che <i>Vox </i>è un libro di intrattenimento piacevolissimo da leggere, che veicola un importante messaggio e anche un avvertimento per il futuro. Adatto a qualsiasi età. </div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br />
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. </div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Grazie infinite a Editrice Nord che mi ha permesso di soddisfare la mia infinita voglia di distopia inviandomi una copia.<br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💘</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-24627115639015445922018-09-17T08:30:00.000+02:002018-09-24T10:55:39.686+02:00Attraversare i muri - Marina Abramović {Recensione}<b><span style="color: #3d85c6;">Un'autobiografia sorprendente.</span></b><br />
<br />
Se mi aveste chiesto cosa pensavo delle autobiografie un anno e mezzo fa vi avrei risposto che non erano il mio genere. Poi sono rinsavita ed è cambiato tutto.<br />
In realtà quello che è cambiato sono le persone che influenzano le mie letture: con il blog e la pagina Instagram si sono moltiplicate e, fortunatamente, qualcuno molto più intelligente di me ha parlato davvero bene di libri che poi sarebbero diventati tra i miei preferiti. E sono proprio autobiografie. Prima fra tutte quella di Simone De Beauvoir: <i>Memorie d'una ragazza perbene</i>; ma anche <i>Open </i>di Andre Agassi. <br />
<br />
<b>Ci sono persone che hanno una scintilla interiore più luminosa delle altre, una determinazione particolare nell'inseguire un obiettivo, nel realizzare un sogno, nel percorrere un cammino diverso che le porta dove pochi riescono ad arrivare.</b> Le persone così hanno la possibilità di fare da testimonianza: di ciò che è accaduto e di ciò che è possibile fare, della forza che tutti noi siamo in grado di tirar fuori, della scintilla che dobbiamo imparare ad illuminare. Marina Abramović è una di queste persone.<br />
<br />
Ma partiamo dall'inizio..<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg92gjFnBfCb965pe37hsH8ASBztZDDNjYb75vG2vbO2g785q2hyhIsXoMMHyOso0buHM1ScUfwmu1qfTh5uvdkI3vQgT1dnJzOzB1FIXVNr0QGAOKcxodUPFZoYfkPcor8RiILhLV51RQ/s1600/IMG_20180816_214400_464%255B2083%255D+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="690" data-original-width="576" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg92gjFnBfCb965pe37hsH8ASBztZDDNjYb75vG2vbO2g785q2hyhIsXoMMHyOso0buHM1ScUfwmu1qfTh5uvdkI3vQgT1dnJzOzB1FIXVNr0QGAOKcxodUPFZoYfkPcor8RiILhLV51RQ/s320/IMG_20180816_214400_464%255B2083%255D+%25282%2529.jpg" title="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="267" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Attraversare i muri - Marina Abramović<br />
Editore: Bompiani<br />
Anno pubblicazione: 2016<br />
Pagine: 407</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<br />
<b><u>Chi è Marina Abramović?</u></b><br />
<br />
Marina è un'artista serba, nata a Belgrado nel 1946, in quella che era ancora la Jugoslavia. La sua è stata una vita incredibile fin dall'infanzia. Già la storia dell'incontro dei suoi genitori sembra impossibile, una favola. Mai però quanto quella di sua nonna, imparentata con uno degli uomini più potenti del paese, ucciso dal re <i>con la polvere di diamanti</i>... Circondata da storie pazzesche, evidentemente anche lei era destinata a grandi cose.<br />
<div>
Marina è cresciuta in una famiglia agiata ma ha vissuto in un clima rigido, fatto di regole ferree, privazioni, botte e coprifuoco. Questo però non le ha impedito di avvicinarsi all'arte sempre di più e, grazie al suo coraggio e alla sua dedizione, è diventata una delle più importanti performance artist del mondo.<br />
<br />
<b><u>Che cos'è la performance art?</u></b><br />
<br />
La performance è proprio quello che la parola fa intendere: un'opera d'arte impersonata, interpretata, quasi sempre dall'artista stesso, a volte anche dal pubblico. Una performance può durare 3 minuti così come 3 mesi, non c'è nessun tipo di regola: gli autori hanno carta bianca, possono fare praticamente qualsiasi cosa.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Perché limitarmi a due dimensioni, quando potevo fare arte con il fuoco, l'acqua, il corpo umano? Con qualunque cosa! Qualcosa era scattato nella mia mente, mi resi conto che essere artisti significava avere l'immensa libertà di lavorare con qualunque cosa, o con nulla. Se volevo creare qualcosa con la polvere la spazzatura, potevo farlo. Era un incredibile sensazione di libertà."</b></i></blockquote>
<br />
<b>L'interazione con il pubblico è la base e lo scopo ultimo di ogni performance</b>: tra l'artista, presente in prima persona, e lo spettatore deve instaurarsi qualcosa, una connessione; connessione che nasce da, o che a sua volta può far nascere, una sensazione: tensione, comprensione, paura, eccitazione, dolore.. <br />
Capite bene che la performance è una forma d'arte particolare, diversa dalle altre a cui siamo più abituati: in questo caso non c'è un'opera fisica in sé, un prodotto, inteso come oggetto, che può essere esposto, o venduto. Non c'è un quadro, una scultura, un monumento, una poesia. <b>La performance è un tipo di arte la cui essenza è il corpo dell'artista.</b> E proprio allo studio e allo sviluppo del proprio corpo e delle proprie sensazioni, da applicare poi alle performance, Marina ha dedicato tutta la sua vita.<br />
<br />
<b><u>Com'è stata la lettura di <i>Attraversare i muri</i>?</u></b><br />
<b><u><br /></u></b>
<b>Questo libro mi ha spiazzata moltissimo</b> e si è rivelato diverso da quello che mi aspettavo. Credevo che mi sarei trovata di fronte ad una storia fatta di coraggio, intraprendenza, dedizione, fatica, per raggiungere la perfezione in un tipo di arte diverso, innovativo. In effetti ho trovato tutto questo, ma soprattutto ho trovato molto molto di più.<br />
<br />
Partiamo dall'arte che Marina produce. <b>Vi state chiedendo come sono le sue performance? Estreme. Eccessive, fuori dalle righe, disturbanti, <i>scomode</i>. </b>La Abramović sembra non avere paura di niente quando si tratta delle sue opere: non ha paura di autoinfliggersi dolore, di compiere azioni pericolose, di affidarsi completamente ad un pubblico sconosciuto. In una delle sue primissime performance Marina gioca con i coltelli, facendoli passare velocemente in mezzo alle dita della mano, senza fermarsi.</div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmK1iDlNSzZLBv6Pfdf3-jhyphenhyphen-yyvnAc3PJdty-qIdbB6Dgy53l7lc2MbZJBsHXOnj7jmjL9wfoPLBxnmmBDr8zJINxp0-44VD8oNREfDVq35QDfND4nG7t_qR-oZoHtY-ZWdjR7ypvzK0/s1600/rhythm-10-e1447164179511.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="696" data-original-width="1000" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmK1iDlNSzZLBv6Pfdf3-jhyphenhyphen-yyvnAc3PJdty-qIdbB6Dgy53l7lc2MbZJBsHXOnj7jmjL9wfoPLBxnmmBDr8zJINxp0-44VD8oNREfDVq35QDfND4nG7t_qR-oZoHtY-ZWdjR7ypvzK0/s320/rhythm-10-e1447164179511.jpg" title="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marina con i coltelli con cui svolge la performance.</td></tr>
</tbody></table>
<div>
Marina registra l'audio della performance, compresi i gemiti emessi nei momenti in cui si taglia. La ripete poi una seconda volta ascoltando l'audio e cercando di tagliarsi negli stessi esatti momenti in cui lo aveva fatto in precedenza, registrando ancora una volta.</div>
<div>
Di quella esibizione Marina dice:</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Capii di essere riuscita a ottenere qualcosa che non aveva precedenti, una fusione di presente, passato ed errori casuali. Avevo fatto esperienza di una libertà assoluta: avevo sentito che il mio corpo era senza limiti e confini, che il dolore non aveva importanza, nulla ne aveva. Ed era inebriante. Ero ubriaca dell'energia soggiogante che avevo ricevuto."</b></i></blockquote>
<br />
In una delle sue performance più famose invece, <i>Rhythm0</i>, Marina rimane ferma immobile per ore, davanti a sé un tavolo pieno di oggetti, e il pubblico, che può fare di lei qualsiasi cosa. Non vi dico ciò che è successo. Sul tavolo c'erano anche una pistola, un proiettile, dei coltelli.</div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdTwnR77FfgvPAh2sH8qUBlQABaxhJ9ml1U84MPoZaY6jruZrJf05cdXHuNMaNUXduPlJDZtuq44PaFon6_Wwve189D6PUQ08bWXv3vOx8fnx8VQypHElKv8NResezKIdQwWDpGlS5BD8/s1600/20161025_74fe17a83ff65fbe9885163ad015037d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="356" data-original-width="236" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdTwnR77FfgvPAh2sH8qUBlQABaxhJ9ml1U84MPoZaY6jruZrJf05cdXHuNMaNUXduPlJDZtuq44PaFon6_Wwve189D6PUQ08bWXv3vOx8fnx8VQypHElKv8NResezKIdQwWDpGlS5BD8/s320/20161025_74fe17a83ff65fbe9885163ad015037d.jpg" title="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="212" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marina durante Rhythm0</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
Tante sono anche le performance meno pericolose, ha fatto costruire ad esempio una casetta con tanti oggetti composti di cristalli o pietre particolari. Tra essi anche i cuscini, su cui gli ospiti potevano dormire, con il compito di appuntare al risveglio il proprio sogno in uno speciale taccuino. In questo caso è stato il pubblico il protagonista della performance.<br />
<br />
Uno dei sogni appuntati sul taccuino:<br />
<br />
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">"Lo scorrere del tempo vacilla e vivo con dieci minuti di anticipo rispetto al resto del mondo . E non faccio che aspettare che tutti arrivino alla fine di questi dieci minuti che stanno sprecando."</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU25v-NnBV41E8GFAGvqH-OwtShECMQEdZRZQCovfENJcqWDRAJ21XcrsKCaRX0G_5jrx6WklGriqxRLUELvnNLGeuQwup4gBRaGJw7pn60wSg7RI1A3KjRbM0ShMKQvvzkOEsh-pXLU4/s1600/Y013_gaikan_Anzai-720x360.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="360" data-original-width="720" height="100" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU25v-NnBV41E8GFAGvqH-OwtShECMQEdZRZQCovfENJcqWDRAJ21XcrsKCaRX0G_5jrx6WklGriqxRLUELvnNLGeuQwup4gBRaGJw7pn60wSg7RI1A3KjRbM0ShMKQvvzkOEsh-pXLU4/s200/Y013_gaikan_Anzai-720x360.jpg" title="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Dream House</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO2PiHZzn1H50wd_a-hIz2P_ShIJGo43iVGjTZC18fmcBc82eS74nWarDFupNyK2715N1S-i0y0T5QZ4UwXcPuYNPXaaRJuJ38VOt5ghiUAHr02q0pe3R8kJeBd3SBUoCo71TxHC5ySxk/s1600/Y013_instruction-720x360.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="360" data-original-width="720" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO2PiHZzn1H50wd_a-hIz2P_ShIJGo43iVGjTZC18fmcBc82eS74nWarDFupNyK2715N1S-i0y0T5QZ4UwXcPuYNPXaaRJuJ38VOt5ghiUAHr02q0pe3R8kJeBd3SBUoCo71TxHC5ySxk/s320/Y013_instruction-720x360.JPG" title="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Interno della Dream House</td></tr>
</tbody></table>
<b><br /></b>
<b>Non sempre ho compreso e apprezzato l'arte di Marina Abramović</b>, devo essere sincera. Alcune performance sono troppo eccessive a parer mio. Però, grazie ad <i>Attraversare i muri,</i> ho imparato a riconoscere il suo modo di vedere le cose, la rivoluzione che è riuscita a compiere nel mondo dell'arte. E pian piano mi sono resa conto di rispettarla. Soprattutto quando ho scoperto quello che ha affrontato per riuscire a svolgere le sue performance e la forza di volontà che ha dovuto tirar fuori.<br />
<br />
<b>Questo libro è infatti anche un viaggio nella conoscenza di corpo e mente.</b> Un viaggio a cui Marina ha dedicato tutta la sua vita e che poi ha messo su carta, per farlo rivivere a noi, che la leggiamo. Cosa ci racconta? Ci racconta <b>quali sono i limiti del corpo umano</b>, ma quelli veri, sperimentati con il coraggio di spingersi sempre oltre quello che si pensa possibile. Ci racconta di quanto il dolore sia relativo e possa essere controllato dalla mente. Ci racconta come quest'ultima, la mente, possa rivelare delle capacità che assomigliano alla magia.<br />
<br />
<b>Marina ci parla di meditazione, di energia vitale, di poteri della natura e dei cristalli, di viaggi presso monaci tibetani e frati e indigeni, di visioni, di previsioni sul futuro.</b> Lei ha dedicato anni e anni a scoprire tutto questo, senza mai negarsi esperienze estreme, senza mai mancare di coraggio o di curiosità o di voglia di ampliare le proprie vedute. Tutto quanto per dedicarlo all'arte.<br />
Io ne sono rimasta basita.<br />
All'inizio ero titubante, poi incredibilmente mi sono resa conto che iniziavo a stimare lei e la sua passione. Vi assicuro che sono ancora incredula, perché sono una persona che crede nella scienza, assai scettica di fronte a queste cose. Ma io ci metterei la mano sul fuoco che tutto ciò che Marina ha scritto nel suo libro è vero, ed è pazzesco.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Scoprii che nei monasteri i monaci avevano usato gli involucri delle bombe più grandi per fare campane da meditazione , e quelli delle bombe più piccole per fare vasi da fiori . Mi vennero in mente le parole del Dalai Lama: "solo quando si impara a perdonare si può smettere di uccidere. Perdonare un amico è facile, è molto più difficile perdonare un nemico."</b></i></blockquote>
<br />
Marina ha scosso le fondamenta della mia conoscenza e mi ha fatto capire che forse sono un po' troppo rigida nelle mie convinzioni. Mi ha lasciato addosso tante domande e tanta curiosità.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL_aGj24fhz1MyXhGJ5Ww8JJnAQ1m9a7glrDeaXBFWXLytVcUXaATQtrXrbNmvF2cNaaujLv8Hk6nJfS2W1v6VoL0aZI1dP0-iURlzmQoVMl7JQa9EZErSKVf1LlYRqw2KFTLGB0ikInI/s1600/38689327_974116879461860_3606622714355253248_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="480" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL_aGj24fhz1MyXhGJ5Ww8JJnAQ1m9a7glrDeaXBFWXLytVcUXaATQtrXrbNmvF2cNaaujLv8Hk6nJfS2W1v6VoL0aZI1dP0-iURlzmQoVMl7JQa9EZErSKVf1LlYRqw2KFTLGB0ikInI/s320/38689327_974116879461860_3606622714355253248_n.jpg" title="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sleeping under the Banyan Tree, in collaborazione con i monaci tibetani</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Infine, non poteva mancare, mescolato a tutto il resto, la storia di Marina in quanto donna, in quanto persona. <b>La storia delle sue debolezze</b>. L'infanzia, il rapporto con la madre, e le sue relazioni amorose. Soprattutto l'amore per Ulay, collega con cui ha condiviso tantissime performance.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0zr_d9SXoqQECqBYXfFThCL23TZ4o_vOy4vWkMKMjrazLZSoF7-myq5Sg7WMBZlmvqPbSg4jA3OgBENMNJAqkYw0wNN6MQSNAZlF-Qc7NH2kTX1KAVhVSrie_gSp83HTjVQcq8nMuZLA/s1600/9306632028_891f702d53.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="473" data-original-width="391" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0zr_d9SXoqQECqBYXfFThCL23TZ4o_vOy4vWkMKMjrazLZSoF7-myq5Sg7WMBZlmvqPbSg4jA3OgBENMNJAqkYw0wNN6MQSNAZlF-Qc7NH2kTX1KAVhVSrie_gSp83HTjVQcq8nMuZLA/s320/9306632028_891f702d53.jpg" title="Attraversare i muri - Marina Abramović Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="264" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rest Energy, Marina e Ulay.<br />
Marina tiene un arco e Ulay ne tende la corda reggendo fra le dita una freccia puntata contro il petto di lei.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<b>È in questi stralci di storia forse che il lettore si rende conto davvero della concretezza e dell'onestà di ciò che l'autrice racconta</b>; perché nonostante tutto quello che è riuscita ad ottenere dal suo corpo e dalla sua mente, al dolore delle relazioni non è riuscita a sottrarsi. E questo la rende umana come tutti noi.<br />
<br />
Marina nel suo libro parla spesso di ciò che ha raggiunto grazie alle sue performance, di quello che ha sentito e visto grazie al suo pubblico, ed è evidente che lei ha una capacità di percezione molto più elevata della maggior parte delle persone. C'è un momento in cui dichiara di essere in grado di vedere l'energia degli altri, la loro aurea. Io mi chiedo se riesce a vedere anche la sua.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Se vediamo l'arte come qualcosa di isolato, di sacro e di separato da tutto, significa che non è vita. Mentre l'arte deve essere parte della vita, deve essere di tutti."</b></i></blockquote>
<br />
Concludo questa recensione troppo lunga con un informazione per tutti voi: dal 21 Settembre al .. Gennaio, Palazzo Strozzi a <b>Firenze </b>ospiterà una <b>mostra dedicata a Marina Abramović</b>. Ci saranno suoi allievi, che riprodurranno alcune delle sue performance più famose. Credo valga la pena andare a vedere.<br />
<br />
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog.
<br />
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💝</div>
</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-38188330363132341182018-09-10T08:00:00.000+02:002018-09-10T08:00:03.774+02:00Cime tempestose - Emily Brontë {Recensione no-spoiler}<div>
<b><span style="color: #3d85c6;">È amore o odio?</span></b></div>
<div>
<br /></div>
Tutti i lettori conoscono la sensazione di simil-vergogna che si prova quando qualcuno parla di un grande classico, intramontabile, pietra miliare della letteratura, che non si è ancora letto. Come confessarlo? Poi però ci si rende conto che un libro del genere esisterà sempre, perché per fortuna la lista dei grandi capolavori letterari è tanto lunga da bastare per una vita intera. Una delle mie grandi mancanze era <i><b>Cime tempestose</b></i> di <b>Emily Brontë</b>. E per mancanza intendo dire che non avevo idea di cosa parlasse, buio totale. Finché, il giorno prima della partenza per il mare, all'improvviso questo titolo mi è venuto in mente. Così, senza un motivo preciso, senza averlo visto da nessuna parte. È stata un po' un'epifania, esempio concreto di cosa intendiamo noi lettori quando diciamo che un libro "ci chiama". Se Emily, ancora viva, mi avesse telefonato per chiedermi "oh ma quando lo leggi il mio romanzo?", avrebbe avuto praticamente lo stesso effetto. Quindi ho recuperato dalla libreria la mia copia, presa ad un mercatino di scambio gratis anni fa, e me lo sono portato al mare. Perché chi sono io per ignorare una delle più grandi scrittrici dell'800? <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYGwJByGNtKRnjTCaWVMtiBlMxbQcp4kSAf7OZRO1zBHywd6ot6IBnvmAmG_lGpiGUW4DSy34h5pPc-Z1oHsYpKQcUXMXwPDpfPCiVROrvj7IVbiFGyIatqsZZ0jQxoQqGcQQpZB98iwc/s1600/IMG_20180813_211652_782%255B2060%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cime tempestose - Emily Brontë Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="975" data-original-width="780" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYGwJByGNtKRnjTCaWVMtiBlMxbQcp4kSAf7OZRO1zBHywd6ot6IBnvmAmG_lGpiGUW4DSy34h5pPc-Z1oHsYpKQcUXMXwPDpfPCiVROrvj7IVbiFGyIatqsZZ0jQxoQqGcQQpZB98iwc/s320/IMG_20180813_211652_782%255B2060%255D.jpg" title="Cime tempestose - Emily Brontë Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="256" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cime tempestose - Emily Brontë<br />Anno pubblicazione: 1847<br />Pagine: 349</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><i>Fun fact: </i>ero in spiaggia che cercavo ispirazione per fare una bella foto al libro. "Cime tempestose non si addice per niente alla spiaggia però". Emily mi ha sentita, perché in 0.2 secondi hanno iniziato ad arrivare dal mare nuvoloni, lampi e tuoni. Risultato: giornata al mare guastata, ma foto molto bella! Bisogna sempre vedere il bicchiere mezzo pieno. Prossima volta però sto zitta, non si sa mai.</span></blockquote>
<br />
<a name='more'></a><br />
<i>"Cime tempestose non è un romanzo d'amore."</i><br />
<div>
Questa è una delle frasi che si sentono più spesso riguardo a questo libro. Sapete qual è l'altra? </div>
<div>
<i>"Cime tempestose è un romanzo d'amore." </i> E quindi??? A parer mio potrebbero essere vere entrambe, tutto dipende dalla vostra sensibilità. <br />
<br />
<b>Sicuramente Cime tempestose è un libro molto particolare, perché ha per tema cardine un ossimoro: l'amore odio.</b> L'odio come conseguenza dell'amore, la vendetta come conseguenza dell'odio, la crudeltà per perseguire lo scopo di vendetta. Ormai siamo nel 2018, e di libri che affrontano certi temi ce ne sono in abbondanza, ma io non ne avevo mai letto nessuno con la stessa potenza narrativa di questo. Ed è stato scritto nel <b>1846</b>. <br />
<br /></div>
<div>
<b>Emily scandalizzò molti lettori con la pubblicazione del suo libro, perché fece qualcosa che nessuno si aspettava: mise in luce la verità sui sentimenti umani, su quanto possano essere sconvenienti, sbagliati, eccessivi.</b> La Brontë nella sua opera prende una piccola cittadina, un bel pezzo di campagna intorno, e due grandi tenute circondate dai prati, abitate da due famiglie le cui vite sono destinate ad unirsi. Uno dei due casolari è Cime Tempestose, chiamato così perché si sa, le condizioni atmosferiche della campagna inglese sono inclementi. Emily, dicevo, prende questa ambientazione fatta praticamente di niente, e crea un romanzo con la R maiuscola. Via i balli, le feste, via gli incontri con amici e parenti o le passeggiate in città, via il tè con le vicine; nel romanzo non c'è niente di tutto questo, elementi abbondanti invece nelle opere del periodo. </div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq6e3C-4ingK5Ocxrr_RxqFjrYzeC02e2vw5fyrJTmiD-hRJsF1-qmXjBTSirx7VrQPkGiiAz2SwNclRBZVw0ilnyfTfCUk4IYSiv3752F2tTCpt7YxtLSwRkp9RmMnw83nz4x_Uvtpqw/s1600/wuthering.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cime tempestose - Emily Brontë Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="275" data-original-width="500" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq6e3C-4ingK5Ocxrr_RxqFjrYzeC02e2vw5fyrJTmiD-hRJsF1-qmXjBTSirx7VrQPkGiiAz2SwNclRBZVw0ilnyfTfCUk4IYSiv3752F2tTCpt7YxtLSwRkp9RmMnw83nz4x_Uvtpqw/s320/wuthering.jpg" title="Cime tempestose - Emily Brontë Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="320" /></a></div>
<div>
<br />
<b>La storia, in Cime Tempestose, la fanno i personaggi</b>. Personaggi egoisti, prepotenti, viziati, violenti, mezzi schizofrenici. Alcuni di loro sanno di esserlo e ne vanno addirittura fieri. Sono personaggi che emergono in tutta la loro negatività, eppure.. c'è il rischio di affezionarvisi. A me è successo, nonostante fossi consapevole al cento per cento che ritrovarmi in mezzo a loro e al macello che combinano sarebbe un incubo! </div>
<div>
Ci si affeziona perché sono caratterizzati talmente bene che emergono dalle pagine, provano emozioni tanto forti e realistiche che si arriva a conoscere il loro animo. <b>E anche se è un animo malato, si cerca di capire. </b><br />
<b><br /></b>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Hai detto che non ti importava nulla delle mie pene! E io prego, la ripeto, la mia preghiera, finché la mia lingua riuscirà a pronunciarla, .. possa tu non riposare mai finché vivo io!"</b></i></blockquote>
</div>
<div>
<br />
Io so che non vi ho ancora detto nulla della trama, ma d'altronde è impossibile rendere l'idea degli intrecci e dei colpi di scena di questo libro. I migliori teen drama le fanno un baffo a Emily. <br />
<br />
Tutto ha inizio con <b>Mr Earnshaw</b>, proprietario di Cime Tempestose che, dopo un viaggio, porta a casa con sé un bambino dalla pelle scura. È un orfano? Un povero mendicante? Uno zingaro? Di lui non si sa niente ma Mr Earnshaw decide di adottarlo e chiamarlo <b>Heathcliff</b>. Il fato vuole che con il passare degli anni il nuovo arrivato si affezioni sempre di più alla sorellastra, <b>Catherine</b>, tanto da innamorarsi di lei. Ma come vi ho già detto questa non è la fiaba della buonanotte in cui tutti vivono felici e contenti. I personaggi, con i loro caratteri eccessivamente passionali, con il loro orgoglio e la loro testardaggine, portano ad una sequenza di eventi da far rizzare i capelli. E così, Emily ci narra più di trent'anni di storia della famiglia Earnshaw. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS1sSfS4HkRTGBWtI2Vxk9hqbdxw4tVld0j4qgLNfjWn-Jkv4eCS9IbkZ9BL0jnmMrhOq_Y3HOka7Y0gWZtYfv0tC0Z4SY1D_QS5MuzDZia_TCrEUZayuqO3YBhSHD_2gW3my1aiUZr28/s1600/EMILY.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Cime tempestose - Emily Brontë Recensione no-spoiler Felice con un libro" border="0" data-original-height="779" data-original-width="578" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS1sSfS4HkRTGBWtI2Vxk9hqbdxw4tVld0j4qgLNfjWn-Jkv4eCS9IbkZ9BL0jnmMrhOq_Y3HOka7Y0gWZtYfv0tC0Z4SY1D_QS5MuzDZia_TCrEUZayuqO3YBhSHD_2gW3my1aiUZr28/s320/EMILY.jpg" title="Cime tempestose - Emily Brontë Recensione no-spoiler Felice con un libro" width="237" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Uno dei rarissimi ritratti di Emily Brontë</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Sappiate che se siete in un periodo nervoso, potreste avere qualche effetto collaterale da questa lettura perché sempre, costantemente, <b>la tensione è alle stelle</b>. Alla tensione poi si mescola la confusione quando il lettore inizia a farsi domande del tipo:<i> non capisco, questo personaggio lo amo o lo odio?</i> E ad alternare fasi in cui vorrebbe abbracciare l'autrice ad altre in cui l'idea di incontrarla gli fa quasi paura! <br />
<br />
E se forse non arriverete mai ad apprezzare la totale mancanza di ragionevolezza dei protagonisti, perché apprezzarla del tutto significherebbe essere crudeli come loro, una cosa è indubbia: la bellezza dell'opera nella sua totalità. <b>A partire dalla scrittura dell'autrice, scorrevole e limpida tanto quanto sono oscuri i suoi personaggi; all'originalità di una storia fuori dai canoni del periodo, che strizza l'occhio a tutti coloro che subiscono un po' il fascino del dark side. </b><br />
<b><br /></b>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono simili."</b></i></blockquote>
<br />Insomma lettori, Cime Tempestose è un classico come non ci si aspetta: affascinante, misterioso, disturbante; <b>è un libro che da le vertigini, ma quelle belle</b>. Io l'ho divorato e vi dirò di più: questo libro scala la mia personale classifica di classici e si piazza in cima, nell'olimpo dei miei preferiti. <br />
<br />
Vi assicuro che, se non lo avete fatto, dovete provare a leggerlo anche voi. <br />
Bravissima Emily. Adesso come farò senza di te?</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog.
<br />
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💘</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-7730508743290408642018-09-03T12:00:00.000+02:002018-09-09T19:51:28.806+02:00L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera {"Recensione" no-spoiler}<b><span style="color: #3d85c6;">La storia di come ho trovato il libro perfetto per il mio essere.</span></b><br />
<div>
<br /></div>
Innamorarsi di un libro è meraviglioso.<br />
A volte capita che un libro sia come un anima gemella per un lettore: incontrarsi e rimanere uniti per sempre è il loro destino. È in questi casi che ci si rende conto di quanto le pagine possano comunicare, scavare nell'animo, come se il nostro cuore fosse stato tradotto in parole e riportato sulla carta. Non è una cosa che succede spesso, ma se l'avete provata almeno una volta nella vita, allora sapete quanto è straordinario. <br />
<br />
A me è capitato di recente con <i><b>L'insostenibile leggerezza dell'essere</b></i> di <b>Milan Kundera</b>. Qui di seguito vi racconto la mia storia con questo romanzo e provo a convincervi che dargli una possibilità è la cosa migliore che possiate fare. Vi avviso che le mie parole saranno solo parzialmente oggettive, perché sono stata totalmente stregata. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixn_c0RRGxWPR0RuSUuzqCjFMC-9XOkvRpC7myfDHEY7IZqKiaWGgECT0eIdMnlvdnl14RsHTmcjPho-B9njL9kWr8N8sZyavwng91z4Vg6wrXutD8NSvZNjnElx1__WHTx3IVpvwJQ2A/s1600/IMG_20180725_210447_708%255B2018%255D+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera {"Recensione" no-spoiler} Felice con un libro" border="0" data-original-height="724" data-original-width="761" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixn_c0RRGxWPR0RuSUuzqCjFMC-9XOkvRpC7myfDHEY7IZqKiaWGgECT0eIdMnlvdnl14RsHTmcjPho-B9njL9kWr8N8sZyavwng91z4Vg6wrXutD8NSvZNjnElx1__WHTx3IVpvwJQ2A/s320/IMG_20180725_210447_708%255B2018%255D+%25282%2529.jpg" title="L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera {"Recensione" no-spoiler} Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera<br />
Editore: Adelphi<br />
Anno pubblicazione: 1984<br />
Pagine: 318</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Un romanzo non è una confessione dell'autore, ma un'esplorazione di ciò che
è la vita umana nella trappola che il mondo è diventato."</b></i></blockquote>
<o:p></o:p><br />
<a name='more'></a><br />
<i>L'insostenibile leggerezza dell'essere </i>è un titolo che non ho mai calcolato e anzi, che ho sempre snobbato, frenata da un<b> timore reverenziale</b> che non so da dove provenisse. Eppure parlando con voi ho scoperto che moltissime persone devono ancora leggerlo, a causa proprio di questa strana soggezione che a quanto pare incute spesso. Lo vedevo come uno di quei romanzi collocati nell'olimpo dei libroni complicati: credevo fosse lento, filosofico, di difficile comprensione e interpretazione. </div>
<div>
Mai mi sono sbagliata di più. <br />
<br />
<b>Kundera nel suo libro fa una magia: riesce a descrivere i moti dell'animo umano</b>, i sentimenti più profondi, quelli talmente nascosti che difficilmente si riescono a distinguere, né tanto meno a spiegare. Lui invece ce la fa e ce li sbatte in faccia. E secondo voi lo farà esponendo teorie e concetti con un linguaggio filosofico e astruso? No. Lo fa mettendoli in scena, <b>raccontandoci una storia</b>.<br />
La storia in questione è degna dei più appassionanti romanzi in circolazione: amori, tradimenti, bugie, guerre, politica; tre personaggi, Tereza, Tomáš e Sabina, le cui vite si intrecciano, allontanandosi e riavvicinandosi, influenzandosi a vicenda. Sullo sfondo la storia di <b>Praga</b>, la cosiddetta Primavera del 1968, con la sua liberalizzazione,<b> </b>e successivamente l'invasione russa, le rivolte contro il regime, le migrazioni per sopravvivere.</div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBW9KaFpjfUCsHzq8ikEO2cbg21-L4jYRa0Svz6WKoHCqxoY3sRR6t2PsO4lzwtR7vEVFjwI8-NLI1sSIQa11JH2P2NRlGqM3F-nfVn4HIWCEpmGae9JPCbxefdqFJVfuFypbs3QKNkFc/s1600/praga.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera {"Recensione" no-spoiler} Felice con un libro" border="0" data-original-height="650" data-original-width="980" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBW9KaFpjfUCsHzq8ikEO2cbg21-L4jYRa0Svz6WKoHCqxoY3sRR6t2PsO4lzwtR7vEVFjwI8-NLI1sSIQa11JH2P2NRlGqM3F-nfVn4HIWCEpmGae9JPCbxefdqFJVfuFypbs3QKNkFc/s320/praga.jpg" title="L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera {"Recensione" no-spoiler} Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Proteste contro l’ingresso dei sovietici a Praga, 21 agosto 1968 (AP Photo/Libor Hajsky/CTK)</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br />
Ma <i>L'insostenibile leggerezza dell'essere</i> non è solo questo, è una storia con una marcia in più: l'autore ci fornisce una visione completa, non solo delle vicende di tutti i protagonisti, ma dei loro pensieri più profondi, delle cause delle loro azioni, del loro essere; <b>ci mostra quanto sono complicati, e contraddittori, e passionali e fuori controllo gli esseri umani, e la meraviglia di tutto questo</b>. Il risultato è che alla fine il lettore si ritrova, pezzo dopo pezzo, a conoscere più intimamente quelle persone fatte di carta, raccontate sulle pagine, piuttosto che se stesso; e si ritrova anche, o almeno così è successo a me, ad imparare qualcosa di sé che prima non sapeva. <br />
<b> Quanto è incredibile che qualcuno che è stato inventato possa risultare così reale da insegnare qualcosa? </b><br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Chi tende continuamente verso l'alto, deve aspettarsi prima o poi d'essere colto dalla vertigine. Che cos'è la vertigine? Paura di cadere? Ma allora perché ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura."</b></i></blockquote>
<br />
Ma la cosa forse ancora più sorprendente e meravigliosa sapete qual è?</div>
<div>
<b>Kundera entra nel romanzo</b>. In quanto autore, lui ci parla direttamente; commenta, spiega, e sottolinea che la sua storia è fatta di carta e inchiostro, che i personaggi sono nati dalla sua penna. E così facendo, invece di togliere realismo al suo romanzo, lo aggiunge. Perché quello che ci troviamo di fronte è un autore in carne ed ossa, che in prima persona si rivolge a noi, senza maschere né finzioni. Ci dice: <i><b>"I personaggi del mio romanzo sono le mie proprie possibilità che non si sono realizzate. Per questo voglio bene a tutti allo stesso modo e tutti allo stesso modo mi spaventano: ciascuno di essi ha superato un confine che io ho solo aggirato."</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
Kundera abbatte il muro tra autore e lettore e si espone.<br />
E allora cos'altro si può fare se non ripagarlo concedendogli la nostra fiducia? </div>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6qQCg_206TmpoTBVTd2xzykWxBoA8vP5-uv96LAng5QHH9XZCnyLuGK9kV1Jp5umSu9letlFoGRniP7WRwfVwQtlvCW7LlDT4EMSEr-ro3P_3fkDr7T2YlpR7S6m4IpSOb9tpTthZ6uI/s1600/kundera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera {"Recensione" no-spoiler} Felice con un libro" border="0" data-original-height="340" data-original-width="532" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6qQCg_206TmpoTBVTd2xzykWxBoA8vP5-uv96LAng5QHH9XZCnyLuGK9kV1Jp5umSu9letlFoGRniP7WRwfVwQtlvCW7LlDT4EMSEr-ro3P_3fkDr7T2YlpR7S6m4IpSOb9tpTthZ6uI/s320/kundera.jpg" title="L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera {"Recensione" no-spoiler} Felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Milan Kundera</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div>
Una storia quindi, tre personaggi, tante vicende e tanti sentimenti, e un autore, che parla della sua opera. Vi ho già detto quanto sia appassionante e avvincente, ma ve lo ripeto. Posare il libro risulta difficile perchè non se ne ha mai abbastanza, perchè si vuole continuare a scoprire cos'altro ha da dirci sulla vita e su di noi.<br />
Sappiate che non mancano rimandi ad alcune teorie filosofiche, ma sono esposti in uno stile talmente semplice, così come ce le spiegherebbe un amico, da risultare illuminanti, addirittura divertenti in alcuni momenti! <br />
<br />
Il<b> linguaggio di Kundera</b> infatti è l'opposto di ciò che immaginavo: diretto, alla mano, mai complesso e mai reticente. Se non mi credete leggete un po' la citazione seguente: <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Senza alcuna preparazione teologica, spontaneamente, capivo quindi già da bambino l'incompatibilità tra la merda e Dio e, di conseguenza, anche la discutibilità della tesi fondamentale dell'antropologia cristiana secondo la quale l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. O l'uno o l'altro: o l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio e allora Dio ha gli intestini, oppure Dio non ha intestini e l'uomo non gli assomiglia."</b></i></blockquote>
<br />
Capirete quindi che non scherzo quando dico che con questo libro ci si diverte, ci si dispera, si riflette, si provano talmente tante emozioni che risulta difficile parlarne, far capire agli altri che tipo di esperienza è. L'unico modo che avete per rendervene conto è leggerlo.</div>
<div>
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa?"</b></i></blockquote>
<div>
<br /></div>
<div>
Ogni volta che pensavo che il libro avesse raggiunto la perfezione, l'autore riusciva a stupirmi nel capitolo successivo con qualcos'altro di ancora migliore. <b><i>L'insostenibile leggerezza </i>è un romanzo che non si ripete mai, ma aggiunge sempre.</b></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Vi prego leggetelo, provateci, perché se avete anche solo una piccola possibilità di ricavarne quello che ne ho ricavato io, allora ne vale mille volte la pena. <br />
Io sono rimasta folgorata e avrei voluto che non finisse mai, e voglio sperare che sarà così anche per voi, quindi ve lo consiglio con tutto il cuore.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog.</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Spero siate felici del ritorno dell'appuntamento del lunedì con le recensioni e ci tengo a ringraziarvi tantissimo per il vostro appoggio.<br />
Se avete consigli su altri romanzi di Kundera che potrei leggere fatevi avanti!<br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💖</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-2143010929348979392018-07-30T13:30:00.000+02:002018-09-03T10:39:00.006+02:00Il libro dell'estate - Tove Jansson {Recensione no-spoiler}<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Che cosa strana è l'amore, disse Sofia. Più si ama l'altro è meno l'altro ti ama.<br /> È assolutamente vero, osservò la nonna. E allora che cosa si può fare?<br /> Si continua ad amare, disse Sofia minacciosamente. Si ama sempre peggio."</b></i></blockquote>
<br />
Buongiorno a tutti lettori, <br />
<br />
bentornati sul blog! Oggi vi parlo di un libro che sembra (ed è) perfetto per la stagione: <b><i>Il libro dell'estate</i></b> di <b>Tove Jansson</b>. In realtà ho iniziato questa lettura per caso, perché era relegata in un angolino separato dal resto della libreria. Si è rivelato un romanzo molto più bello di quello che mi aspettavo! Se avete bisogno di spensieratezza, credo sia uno dei titoli più adatti.<br />
<span style="font-size: x-small;"> Piccolo annuncio prima della recensione: ormai siamo in piena estate, io sto per partire quindi probabilmente non avrò il tempo e i mezzi per pubblicare le recensioni del lunedì anche ad Agosto. Ergo, anche il blog andrà in vacanza e da mercoledì la programmazione sarà libera: forse ci saranno un paio di recensioni durante il mese ma non so quando verranno pubblicate. Se volete rimanere aggiornati <a href="https://www.blogger.com/follow.g?view=FOLLOW&blogID=2026853511337971100" rel="nofollow" target="_blank">iscrivetevi</a> o seguitemi su <a href="https://www.instagram.com/silvia_feliceconunlibro/" rel="nofollow" target="_blank">Instagram</a>.</span><br />
<div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9u-9DZNRgIZbw-DqfayLG01845Bs8AH3UGuZAjwZ5DsfBF9gvpa1Tvu6dglcEsLDFgcb0IuXYnq3wTQ4XvzCuevihmpjbu6SxuOZ-Lcl-6vCBBIwPVuRFm6vE7PY8PvxxR1ekmoP3RTg/s1600/IMG_20180727_183729-02%255B1991%255D+%25282%2529.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Il libro dell'estate - Tove Jansson Recensione no-spoiler felice con un libro" border="0" data-original-height="725" data-original-width="444" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9u-9DZNRgIZbw-DqfayLG01845Bs8AH3UGuZAjwZ5DsfBF9gvpa1Tvu6dglcEsLDFgcb0IuXYnq3wTQ4XvzCuevihmpjbu6SxuOZ-Lcl-6vCBBIwPVuRFm6vE7PY8PvxxR1ekmoP3RTg/s320/IMG_20180727_183729-02%255B1991%255D+%25282%2529.jpeg" title="Il libro dell'estate - Tove Jansson Recensione no-spoiler felice con un libro" width="195" /></a></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Titolo: </b>Il libro dell'estate</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Autore:</b> Tove Jansson</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Editore: </b>Iperborea</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Data pubblicazione:</b> 1972/1989</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Pagine:</b> 161</span></div>
<br />
<b>Il racconto di un'estate: un'estate su un'isola incontaminata dell'arcipelago finlandese.</b> Una bambina, Sofia, e la sua incredibile nonna, anziana ma estremamente arzilla, sono le protagoniste del romanzo; sullo sfondo, il padre, silenzioso e responsabile.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Quella che si racconta non è una vera e propria storia, con un inizio e una fine ben delineati, bensì un insieme di immagini, sprazzi di giornate particolari per un motivo o per un altro, racconti di avventure inusuali.<br />
Ogni capitolo è quindi a sé, pur mantenendo la stessa ambientazione e gli stessi personaggi: <b>Sofia e sua nonna dominano la scena e lo fanno in un modo esilarante, che non viene mai a noia.</b> È impossibile non affezionarsi immediatamente a entrambe: la prima è una bambina vivace e curiosa, che non ha paura di essere inopportuna e dire sempre quello che pensa con un'onestà disarmante. È anche la perfetta impersonificazione dell'età infantile: Sofia è ancora immatura ma al contempo ha la fortuna di vivere ogni giorno come se fosse una continua scoperta, imparando tante cose da ogni nuova esperienza. Come si può rimanere impassibili di fronte all'innocenza di chi ancora non è stato eccessivamente contaminato dal mondo? Non si pensi comunque che la piccola protagonista sia un angioletto sceso in Terra, anzi, è un piccolo uragano e spesso si ritrova a bisticciare con la meravigliosa nonna. Quest'ultima è un'anziana che ogni giorno combatte contro i problemi dell'età, la stanchezza, i dolori, per essere sempre a disposizione della nipotina: la segue nelle sue passeggiate di esplorazione, asseconda le sue originali idee e, proprio come Sofia, non ha paura di dire la sua e battibeccare. Questa nonna, che appare nel romanzo in tutta semplicità, in realtà è tutt'altro che semplice: è una donna dignitosa, intelligente e consapevole, che riesce ad educare senza imposizioni e manifesta la saggezza tipica dell'età avanzata pur mantenendo una vena ironica e spontanea.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Quando muori? domandò la bambina. </b></i><i><b>E la nonna rispose: Presto. Ma non ti riguarda neanche un po'."</b></i></blockquote>
<br />
<b>Sofia e sua nonna sono un connubio perfetto e grazie a loro ogni capitolo assume una sfumatura diversa: alcuni sono divertenti, altri malinconici, altri dolci o avvincenti.</b> Ne risulta un libro davvero molto vario e capace di mantenere un costante sorriso sul volto del lettore, nonostante la tranquillità della narrazione.<br />
<br />
I temi affrontati sono dei più disparati: si parla di amicizia, amore, vecchiaia, morte; si parla della natura, di Dio e di paura.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAjXKqpiXKXrJTGJmp94hln-SIloxIn-5auBzwbscEDdJUIh0GPdQ6yzB2zuqNMJohZzNDxXkf9xLS-tgAJ7Mflxl2HepkAnuRIweK31sEYlq6o0n031K1IStyNcE4VI5r5y9DguDqT4E/s1600/apertura_Vaasa_Kvarken-World-Heritage-Area_PainoVaaka_JS.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il libro dell'estate - Tove Jansson Recensione no-spoiler felice con un libro" border="0" data-original-height="342" data-original-width="651" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAjXKqpiXKXrJTGJmp94hln-SIloxIn-5auBzwbscEDdJUIh0GPdQ6yzB2zuqNMJohZzNDxXkf9xLS-tgAJ7Mflxl2HepkAnuRIweK31sEYlq6o0n031K1IStyNcE4VI5r5y9DguDqT4E/s320/apertura_Vaasa_Kvarken-World-Heritage-Area_PainoVaaka_JS.jpg" title="Il libro dell'estate - Tove Jansson Recensione no-spoiler felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'arcipelago finlandese, il più grande del mondo.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<b>Un'altra caratteristica che rende questo romanzo davvero bello secondo me è quella di parlare di una quotidianità che la maggior parte delle persone non conosce</b>: quella di una famiglia praticamente isolata, in vacanza in una piccola casetta che si trova su una delle tante isole di un arcipelago immerso in mezzo al mare. Le passeggiate sulle rocce alla ricerca di oggetti portati dalle onde, o tra i boschi ricchi di flora e fauna; le gite in barca e le avventurose (e pericolose) tempeste improvvise; il tentativo di lasciare la propria impronta sul paesaggio senza però alterarlo. <br />
Quello che abbiamo la possibilità di esplorare con questo libro è un modo di vivere completamente diverso da quello che conosciamo, fatto soprattutto della <b>comunione con la natura</b>. È come se una parte del mondo fosse rimasta incontaminata dall'operato dell'uomo, protetta e isolata dal cambiamento. Si imparano tante cose interessanti e si ha la possibilità di riflettere molto: a volte penso che abbiamo esagerato, che abbiamo modificato troppo il nostro pianeta in favore di una comodità spesso superflua; che abbiamo perso il contatto con la natura. Allo stesso tempo però non credo riuscirei a vivere come Sofia e la sua famiglia, mi mancherebbero troppe cose, troppe possibilità e troppe sicurezze.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Un'isola può essere un posto tremendo per chi l'avvicina dall'esterno. Tutto è già stabilito, ognuno ha il suo spazio, e lo conserva in modo ostinato, tranquillo, autosufficiente. All'interno dei loro confini, tutto funziona secondo rituali resi duri come pietre dalle ripetizioni, e al tempo stesso vagabondano attraverso le giornate in maniera così capricciosa e fortuita come se il mondo terminasse all'orizzonte."</b></i></blockquote>
<br />
<b><i>Il libro dell'estate</i> è un romanzo che fa della spensieratezza il suo punto forte</b>: è una lettura divertente, leggera ma mai troppo, riflessiva al punto giusto. Complice di ciò è anche lo stile di scrittura di Tove Jansson, che spicca per un<b> lessico semplice e familiare</b>.<br />
L'autrice è un'importante scrittrice di libri per bambini e anche in questo romanzo si vede: nel suo stile traspare sempre, anche nei momenti più drammatici, un'incredibile delicatezza, che rende il libro non solo piacevole, ma scorrevolissimo.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjsHJk9dvRmRECbXMO3OHEczOZ8gOo7s2NFKnQ0m9ShwRSbdx-RZ_d2AOl3H-j6wuzgw0YWyxQhYHQuD2eT1gvO0lLEmosRdHdat7SWbcjQVO_W8aVe25948RZzkqAlcyuBA4ze6RVYUI/s1600/finlandia_arcipelago_cottage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Il libro dell'estate - Tove Jansson Recensione no-spoiler felice con un libro" border="0" data-original-height="428" data-original-width="641" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjsHJk9dvRmRECbXMO3OHEczOZ8gOo7s2NFKnQ0m9ShwRSbdx-RZ_d2AOl3H-j6wuzgw0YWyxQhYHQuD2eT1gvO0lLEmosRdHdat7SWbcjQVO_W8aVe25948RZzkqAlcyuBA4ze6RVYUI/s320/finlandia_arcipelago_cottage.jpg" title="Il libro dell'estate - Tove Jansson Recensione no-spoiler felice con un libro" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Come mi sono immaginata la casetta di Sofia e della sua famiglia.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
In conclusione, una bellissima scoperta. Leggerò sicuramente altro di questa autrice!<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>VOTO:</b> 🌞🌞🌞🌞</div>
<div style="text-align: center;">
4</div>
<br />
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. Grazie infinite a tutti!</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💖</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-63126223006259130672018-07-23T08:00:00.000+02:002018-09-24T10:55:55.955+02:00L'isola dei senza memoria - Yoko Ogawa {Recensione no-spoiler}<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Non è strano. È quello che si dice il lavoro del cuore. Anche il cuore più devastato dal vuoto, tenta evidentemente di sentire qualcosa."</b></i></blockquote>
<br />
Buongiorno a tutti lettori,<br />
<br />
bentornati sul blog! Avete presente quando vi capita di vedere un libro e sentite che scatta il colpo di fulmine? Ecco, con il romanzo di cui vi parlo oggi per me è stato proprio così. Uno dei libri con la copertina più bella nella mia libreria e con una trama che solo a leggerla scatena un'ondata di entusiasmo non indifferente. Vi parlo de <i><b>L'isola dei senza memoria</b></i> di <b>Yoko Ogawa</b> edito il Saggiatore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidCmm74QQGdJAcV4PTu4GCq7WLBZwZWX3svBTzfjM57nPP2om_eJfkqVjZLzuFHttkUPr2eRmQaWtcxFeb4DIdXJXV8oESNznI363eEZn6J6d2nSRXheoq8qnwauQOFfw6ut4Wu3HSKc8/s1600/IMG_20180712_211246_456%255B1987%255D+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="L'isola dei senza memoria - Yoko Ogawa {Recensione no-spoiler} felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1537" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidCmm74QQGdJAcV4PTu4GCq7WLBZwZWX3svBTzfjM57nPP2om_eJfkqVjZLzuFHttkUPr2eRmQaWtcxFeb4DIdXJXV8oESNznI363eEZn6J6d2nSRXheoq8qnwauQOFfw6ut4Wu3HSKc8/s320/IMG_20180712_211246_456%255B1987%255D+%25282%2529.jpg" title="L'isola dei senza memoria - Yoko Ogawa {Recensione no-spoiler} felice con un libro" width="307" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Titolo: </b>L'isola dei senza memoria</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Autore: </b>Yoko Ogawa</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Editore: </b>ilSaggiatore</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Data pubblicazione: </b>1994 / 2018</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Pagine: </b>302</span></div>
<br />
<b>Ci sono libri che non sono fatti per essere letti tutti d'un fiato</b>, libri che si prendono il loro tempo e decidono di scorrere lentamente, levigando e plasmando i pensieri del lettore per adattarli alla narrazione. <i>L'isola dei senza memoria</i> è uno di questi.<br />
<br />
<b>Su un'isola imprecisata, la vita degli abitanti è scandita dalle sparizioni: alcune mattine essi si svegliano e scoprono che il ricordo di qualcosa è andato perduto, scomparso per sempre.</b> Può essere un animale, un ortaggio, un veicolo, un oggetto qualsiasi. Insieme al ricordo, anche tutte le sensazioni legate alla <i>cosa </i>spariscono, non si sa più cos'è, non si sa più come si chiama. Quando una sparizione si verifica c'è qualcosa di diverso nell'aria e tutti devono affrettarsi a liberarsi di ciò che è scomparso, se lo posseggono. <br />
La Polizia Segreta dell'isola controlla che ciò venga fatto, che non sopravviva niente. Ma soprattutto si assicura di eliminare tutti coloro che non perdono la memoria e che conservano nel loro cuore tutti i ricordi che gli altri via via vanno perdendo.<br />
<br />
Noi seguiamo la storia di un'abitante dell'isola, una scrittrice con un passato particolare, destinata a una rivolta silenziosa contro chi cerca di distruggere definitivamente i ricordi.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Una trama superlativa sicuramente, soprattutto per chi, come me, ama i libri distopici che raccontano un mondo diverso, spesso sbagliato.<br />
<b> Quella della Ogawa però non è una distopia comune</b> e anzi, si differenzia molto dalle altre (o per lo meno da tutte quelle che ho letto io).<br />
<br />
<i>L'isola dei senza memoria</i> è un libro estremamente calmo. Non aspettatevi una storia incalzante, una narrazione veloce e ricca di colpi di scena, perché non è affatto così. L'autrice fa a meno di tutte queste cose e procede con lentezza, permettendo al lettore di entrare nel racconto pian piano. Si percepisce l'atmosfera di immobilità che permea l'isola, l'impossibilità di migliaia di abitanti di scappare e sottrarsi al loro destino, l'ineluttabilità di un fenomeno incontrollabile e inarrestabile, che fa della perdita un evento comune, a cui abituarsi e adeguarsi.<br />
<br />
Tutte queste sensazioni sono amplificate dalla particolare scrittura dell'autrice. <b>Il suo modo di raccontare, il linguaggio che usa, rendono tutta la storia simile a una favola. </b>Yoko Ogawa utilizza uno stile basico, delicato, fatto di frasi semplici e brevi, nelle quali spesso i termini si ripetono. Che si racconti di cosa la protagonista sta cucinando per cena o di come abbia rischiato la vita in un terremoto, il tono utilizzato è sempre lo stesso: pacato, cadenzato. Sembra quasi di leggere una melodia rilassante, ma così non è, perché lo stile fa da contrasto alla curiosità, all'incertezza e all'agitazione del lettore, preoccupato per i protagonisti e per il destino dell'isola.<br />
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"<<Come ci si sente a non perdere mai niente di quello che si ha nel cuore?>><br /> <<È una domanda difficile!>><br /> <<Il cuore non si riempie fino a esplodere?>><br /> <<No, non esiste questo pericolo: il cuore non ha contorni definiti né confini insuperabili. È in grado do accogliere ogni forma e può scendere a qualsiasi profondità. Anche per i ricordi funziona così.>>"</b></i><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11.0pt;">
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--></span></blockquote>
<br />
<br />
Però c'è qualcos'altro di speciale in questo tipo di scrittura: l'autrice semina nel testo indizi che strizzano l'occhio al lettore attento, in grado di coglierli. È come se lei stessa scrivesse mentre si trova sull'isola.; come se fosse una necessità quella di usare solo parole semplici; come se i sentimenti più travolgenti fossero sopiti o conservati gelosamente dentro di lei, per non fare insospettire nessuno. <br />
<br />
Mano a mano che la lettura prosegue però, e che un epilogo si avvicina minaccioso, si fanno sempre più frequenti le riflessioni e le domande della protagonista.<br />
<b> È possibile che un'umanità privata sempre più del ricordo sopravviva? Il cuore di una persona che dimentica rimane lo stesso o si deteriora pian piano?</b><br />
<b><br /></b>
La Ogawa sembra avere le idee chiare: <b>la memoria costruisce la nostra identità, la nostra anima.</b> Non è la scomparsa dei concetti, delle cose, il problema, ma piuttosto la perdita del legame che essi creano tra l'uomo e il mondo.<br />
Una rosa è solo una rosa, ma con la sua scomparsa non è più possibile sentire il suo odore, né ricordare la prima volta che ce ne hanno regalata una. Immaginate un mondo privato di fiori, della loro bellezza, della sensazione di felicità e tranquillità che anche indirettamente suscitano.<br />
Pensate a un mondo senza fotografie, senza compleanni, senza profumi.<br />
Se tutti i ricordi e le sensazioni del passato pian piano scompaiono, come possiamo ricordarci chi siamo stati? <br />
<br />
<b>Ma c'è uno strumento che può salvare i ricordi, che può conservare la memoria al posto delle persone: i libri.</b> La parola scritta è l'ultimo baluardo di speranza contro la scomparsa del mondo.<br />
Non dimentichiamoci che la protagonista della storia è una scrittrice, e in qualità di scrittrice sta scrivendo un romanzo: <i>L'isola dei senza memoria </i>si dirama così in due direzioni diverse, destinate in alcuni momenti a incontrarsi e poi dividersi di nuovo, e diventa <b>un libro all'interno di un libro.</b> Ai toni calmi e lenti della narrazione vera e propria si contrappongono quelli più cupi e incisivi del nuovo romanzo, favola nera metafora della realtà che la protagonista sta vivendo.<br />
<br />
In definitiva, un libro triste ma anche leggero, dolce ma anche amaro, con un perfetto epilogo a concludere la storia.<br />
<br />
Piccola nota critica che in realtà critica non è: la mia curiosità è rimasta in parte insaziata. Perché il fenomeno delle sparizioni rimane nebuloso, è difficile da spiegare e da comprendere, e anche se via via che la lettura prosegue si capiscono sempre meglio le sensazioni degli abitanti, la mia mente scientifica avrebbe voluto conoscere i <i>perché </i>di tutto ciò. <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>VOTO: </b>🌞🌞🌞<b>e mezzo</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>3,5</b></div>
<br />
Quando vi ho parlato la prima volta di questo libro in moltissimi siete rimasti incuriositi, spero che questa recensione vi sia utile per capire se il romanzo può fare al caso vostro!<br />
<br />
<div>
Se volete <b>acquistare </b>il libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. Grazie infinite a tutti!</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💖</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-59804111538978705702018-07-16T12:45:00.001+02:002018-09-03T10:37:18.156+02:00Niente di nuovo sul fronte occidentale - Erich Maria Remarque {Recensione no-spoiler}<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Non avevamo ancora messo radici; la guerra, come un'inondazione ci ha spazzati via."</b></i></blockquote>
<br />
Buongiorno a tutti lettori, <br />
<br />
bentornati sul blog! Le vacanze si avvicinano (grazie a Dio) e quindi anche il periodo delle lunghe ore a leggere (grazie a Dio ancora). Al momento invece il tempo scarseggia, quindi la recensione di oggi riguarda un libro piuttosto breve. Uno di quei libri famosissimi, di cui tutti hanno sentito parlare almeno una volta nella vita: <b><i>Niente di nuovo sul fronte occidentale</i></b> di <b>Erich Maria Remarque</b>. Pensavate che, vista la stagione estiva e allegra, mi sarei dedicata a recensire libri leggerini? No, non è questo il giorno. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsOcCHExCsKTo7GWD6BuxwcAmdcBv-20fW2PU-mgNyNg_P_cBdsP1XcZMpjIMP29Hp_smoRCcMXqb2tN-c-kb1_Ez493ElR2bdXtivNnhSq-1UNCHa0l_fRbXHqWlKIOFrXt6Eq2bJERI/s1600/6875567.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Niente di nuovo sul fronte occidentale - Erich Maria Remarque {Recensione no-spoiler} felice con un libro" border="0" data-original-height="381" data-original-width="249" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsOcCHExCsKTo7GWD6BuxwcAmdcBv-20fW2PU-mgNyNg_P_cBdsP1XcZMpjIMP29Hp_smoRCcMXqb2tN-c-kb1_Ez493ElR2bdXtivNnhSq-1UNCHa0l_fRbXHqWlKIOFrXt6Eq2bJERI/s320/6875567.jpg" title="Niente di nuovo sul fronte occidentale - Erich Maria Remarque {Recensione no-spoiler} felice con un libro" width="209" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Titolo: </b>Niente di nuovo sul fronte occidentale</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Autore: </b>Erich Maria Remarque</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Editore: </b>Neri Pozza (precedentemente Mondadori)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Data pubblicazione: </b>1929</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Pagine: </b>226</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Germania, Prima Guerra Mondiale. Un professore incita i suoi alunni ad andare a combattere per il proprio paese e così <b>Paul Bäumer</b>, il protagonista, si arruola nell'esercito assieme ad alcuni compagni. Hanno tutti diciannove anni e pensano di essere coraggiosi; pensano che diventeranno degli eroi e che faranno del bene per la propria patria. Ma quando Paul, Albert e Müller si ritrovano al fronte, insieme ai loro amici, si rendono conto del terribile errore che hanno commesso. <br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<b>Niente di nuovo sul fronte occidentale è un libro sulla guerra</b>, un libro che descrive la Prima Guerra Mondiale dal punto di vista di un soldato appena maggiorenne, che si ritrova nell'inferno del fronte e delle trincee. <br />
<br />
<b>Paul Bäumer ci racconta tutto in prima persona, e la narrazione ha la forma quasi di un diario.</b> La storia infatti non è lineare e continua ma divisa in episodi, descrizioni di una particolare giornata, di un periodo, di un ricordo passato. Spesso quello che leggiamo è semplicemente un <b>resoconto, oggettivo</b>, di ciò che è accaduto o sta accadendo nel presente. È come se Remarque volesse limitarsi a descrivere, senza spiegare né giudicare. <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>"Questo libro non vuol essere </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>né un atto d'accusa né una confessione.</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Esso non è che il tentativo di raffigurare</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>una generazione la quale -anche se sfuggì alle granate-</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>venne distrutta dalla guerra." </b></i></div>
<br />
Queste sono le parole che l'autore scrive come premessa alla sua opera. Perché questo è l'intento di Remarque:<b> raccontare come è stato</b>. E nonostante l'oggettività del suo racconto, anzi forse proprio a causa di essa, l'angoscia, il terrore, la violenza, la disumanità della guerra, emergono con forza ad ogni pagina. <br />
Non c'è bisogno di commentare quello che il protagonista ci descrive: sono immagini che parlano da sole. Non c'è alcuna possibilità di vedere le cose in maniera diversa, la realtà è una sola e Remarque ce la mostra in tutta la sua atrocità. <br />
<br />
Nonostante la volontà dell'autore di essere il più oggettivo possibile comunque, in alcuni momenti la struttura diaristica del racconto lascia spazio a riflessioni e commenti del protagonista. Sono pensieri spontanei, che emergono all'improvviso, a volte richiamati da una particolare situazione o immagine, altri apparentemente slegati dal resto. Appaiono così, da un momento all'altro, proprio come sicuramente accadeva ai soldati.<br />
<b> Sono questi spezzoni i più devastanti, perché ci permettono di renderci conto che dietro alle uniformi, ai fucili, alle bombe, ci sono delle persone vere, in carne e ossa. </b><br />
<br />
<b>Paul riflette su ciò che sta vivendo, si interroga su come potrà sopravvivere in futuro, sulle motivazioni che lo hanno portato a combattere. </b><br />
Il pensiero dell'autore è chiaro: migliaia e migliaia di ragazzini sono stati ingannati da persone più potenti e più adulte di loro, gli sono stati promessi onore e gloria ma poi sono stati trasformati in macchine di violenza e di morte, aizzati contro un nemico che ha le loro stesse sembianze, le stesse mani insanguinate, le stesse gambe indolenzite, gli stessi occhi pieni di paura, lo stesso cuore che lotta per continuare a battere. <b>Nella guerra non ci sono vittorie, solo sconfitte; per tutti. </b><br />
<br />
<b>Remarque però decide di essere onesto fino in fondo e ci mostra anche scene commoventi e divertenti.</b> Gli scambi di battute fra Paul e i suoi amici strappano più di qualche sorriso, e rendono la lettura scorrevole e meno pesante di quello che ci si aspetterebbe.<br />
E sembra strano, in mezzo a tutto il dolore e la disumanità di quelle pagine, ritrovarsi a sorridere, ascoltando i protagonisti chiacchierare o festeggiare un periodo di pausa dalle trincee. Questi sono gli attimi che permettono ai soldati di rimanere umani, sono i momenti che loro stessi creano ad hoc, che decidono di cogliere, sforzandosi di non pensare al resto. <br />
<br />
<i>Niente di nuovo sul fronte occidentale</i> è un romanzo talmente vero e concreto che non è difficile sentirsi lì, insieme a Paul Bäumer e agli altri. E non è difficile capire che chi scrive ha vissuto in prima persona alcune delle esperienze che racconta. <br />
<br />
<b>Remarque è stato un soldato nel primo conflitto mondiale e, sopravvissuto, ha dovuto convivere con le conseguenze: aveva forti crisi depressive e ha iniziato a scrivere per sfogarsi. </b>Questo romanzo lo ha completato in sei settimane. <i>Niente di nuovo sul fronte occidentale</i> è quindi un libro con tantissimi elementi <b>autobiografici</b>. <br />
<br />
Alla sua uscita, nel 1929, il romanzo ebbe un grandissimo successo. Il risultato? Remarque venne accusato di antipatriottismo, subì una campagna diffamatoria e i suoi libri vennero pubblicamente bruciati sul rogo. Gli venne tolta persino la cittadinanza tedesca, ma nel frattempo lo scrittore era riuscito a rifugiarsi in Svizzera. <br />
<br />
Il suo libro è una testimonianza importante di uno dei più grandi errori dell'uomo, scrivere la verità è stato un atto di coraggio che sicuramente non è andato sprecato. <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>VOTO:</b> 🌞🌞🌞🌞-</div>
<div style="text-align: center;">
<b>4- </b></div>
<br />
Quando ho iniziato a leggere questo libro mi aspettavo fosse più romanzato, e non una lettura tanto realistica e vera. Quindi se cercate la storia di eroici soldati per cui fare il tifo e piangere tutte le vostre lacrime, allora non è il momento per iniziare Remarque. <br />
<br />
Io credo sia, adesso che l'ho terminato, uno di quei libri che andrebbero fatti leggere nelle scuole. Se io lo avessi conosciuto a 15 o 16 anni probabilmente mi sarebbe rimasto impresso nel cuore ancora di più.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Se volete <b>acquistare </b>il romanzo potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. Grazie infinite a tutti!</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💘</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-63816645108045132382018-07-09T13:52:00.000+02:002019-01-27T19:23:42.367+01:00Lessico Famigliare - Natalia Ginzburg {Recensione no-spoiler}Buongiorno a tutti lettori, <br />
<br />
bentornati sul blog. Oggi finalmente vi parlo di un'autrice italiana. E in particolare di un libro in cui la lingua italiana è fondamentale:<i><b> Lessico Famigliare</b></i> di <b>Natalia Ginzburg</b>. <br />
Una testimonianza della vita della sua famiglia nell'Italia del '900; un libro calmo ma peculiare che, se apprezzato, è capace di aprire un mondo.<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5iJwBp9_QnkfyO1iJ3QgHqB76YHJuXZwjSXDsXh994YtVetVOi7owIsCkj-l8J8wStyj8giw61bdvgv_wtk1oHKSQl7kMu-5M0aDNpQhey8IPHIqtb0_ezn79XSNSMiYch7b4f_8oqXU/s1600/P1070631+%25282%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Lessico Famigliare - Natalia Ginzburg {Recensione no-spoiler} felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5iJwBp9_QnkfyO1iJ3QgHqB76YHJuXZwjSXDsXh994YtVetVOi7owIsCkj-l8J8wStyj8giw61bdvgv_wtk1oHKSQl7kMu-5M0aDNpQhey8IPHIqtb0_ezn79XSNSMiYch7b4f_8oqXU/s320/P1070631+%25282%2529.JPG" title="Lessico Famigliare - Natalia Ginzburg {Recensione no-spoiler} felice con un libro" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Titolo: </b>Lessico famigliare</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Autore: </b>Natalia Ginzburg</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Editore: </b>Einaudi</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Data pubblicazione: </b>1963</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Pagine: </b>212</span></div>
<br />
<i>Lessico famigliare</i> è un titolo che parla da solo e che racchiude l'essenza del romanzo stesso. </div>
<div>
<br />
<b><i> Famigliare </i>perché la Ginzburg racconta proprio la sua famiglia</b>, i Levi, intellettuali ebrei tra il 1920 e il 1950. Quest'opera è infatti <b>autobiografica</b>: Natalia stessa dichiara che "Luoghi, fatti e persone sono, in questo libro, reali. Non ho inventato niente."<br />
<b><i> Lessico </i>perché il modo in cui l'autrice narra la storia è reso speciale dai modi di dire dei vari personaggi.</b> Nei discorsi dei Levi, del padre, della madre, dei fratelli di Natalia, ci sono parole ricorrenti, frasi ripetute giornalmente, vocaboli che diventano simboli di una particolare situazione.<br />
<i>Sempiezzi, sbrodeghezzi, spussa, negrigura</i>; la Ginzburg decide di usare questo lessico particolare, tutto personale, per identificare i suoi familiari e lo sfrutta come occasione per raccontare eventi, abitudini e storie che li riguardano. <br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
È uno strumento narrativo molto originale a parer mio, ed è la prima volta che mi capita di veder sottolineata questa caratteristica, che in realtà, se ci pensate, è molto comune in famiglia, e anche fra amici stretti: le persone che fanno parte della nostra vita ci influenzano indubbiamente, e non è raro che i modi di dire di un parente o di un amico vengano assimilati da chi gli sta intorno. Così come non è raro che ci siano degli eventi particolarmente bizzarri, o belli, o comunque memorabili, che un solo vocabolo può portare alla mente. </div>
<div>
<br />
<b> E quanto è bella quella sensazione, quando qualcuno con una sola parola riesce a comunicarvi un intero discorso che solo voi potete capire? </b><br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Una di quelle frasi e parole, ci farebbe riconoscere l'uno con l'altro, noi fratelli, nel buio di una grotta, fra milioni di persone. Quelle frasi sono il nostro latino, il vocabolario dei nostri giorni andati, sono come i geroglifici degli egiziani o degli assiro-babilonesi, la testimonianza di un nucleo vitale che ha cessato di esistere, ma che sopravvive nei suoi testi, salvati dalla furia delle acque, dalla corrosione del tempo. Quelle frasi sono il fondamento della nostra vita familiare, che sussisterà finché saremo al mondo, ricreandosi e risuscitando nei punti più diversi della terra.."</b></i></blockquote>
<br />
È un'intimità particolare quella che la Ginzburg ci permette di instaurare con la sua famiglia, perché ci rende partecipi di un qualcosa che era solamente loro. L'autrice ci tratta come degli amici, ci da il privilegio di conoscere i Levi e chi sta loro intorno come se fossimo lì, a vivere la loro quotidianità. <br />
<br />
Ma non solo attraverso il lessico li conosciamo, anche grazie alla loro storia, che Natalia ci racconta. Ed è proprio la storia della famiglia e di tutte le persone che con loro hanno condiviso eventi e idee quello che mi ha colpita di più di questo libro. <br />
<br />
<b>Quando ho letto "famiglia ebraica antifascista a Torino tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento" ho subito pensato alla guerra, al fascismo, mi aspettavo commenti pesanti, giudizi, dolore. Insomma, molta più tristezza.<br /> Invece la Ginzburg ci racconta tutto con estrema calma e limpidezza, anche con brio.</b><br />
Ci descrive i suoi ricordi e, con essi, parenti e amici, le loro idee e il loro modo di vivere, ci racconta episodi memorabili e divertenti. In mezzo a tutto ciò, come se fosse la cosa più naturale del mondo, Natalia parla <i>anche </i>della guerra, del fascismo, della lotta per ribellarsi. <b>Ci parla di resistenza, arresti, fughe, come se fossero cose scontate, come se la stoica reazione dei Levi all'odio e alla violenza fosse l'unica possibile. </b><br />
Non un accenno all'indecisione, al terrore, alla disperazione, solo coraggio e tenacia. I<b> pensieri negativi, i ricordi più avvilenti, li lascia fuori da queste pagine, forse perché troppo dolorosi o troppo intimi,</b> forse perché quello che vuole trasmettere e far trasparire è la forza della resilienza di una comunità di persone incredibili, l'orgoglio e la fierezza per i loro ideali e il coraggio della resistenza. <br />
<br />
<b>Infatti, meraviglia delle meraviglie, la Ginzburg ci apre una finestra direttamente sulla vita degli intellettuali del tempo</b>. Scrittori, artisti, personaggi politici, compaiono in questo libro con naturalezza; nomi che adesso sono quasi idealizzati, importanti e significativi, sono in Lessico Familiare persone normali, amici dei Levi e di Natalia, ricordati e descritti come tali. E fa un effetto strano, ve lo posso garantire.<br />
<br />
Incontriamo <b>Pavese </b>e scopriamo un lato di lui che nelle sue opere è completamente inesistente; incontriamo anche <b>Leone Ginzburg</b> e seguiamo la loro amicizia con <b>Einaudi</b>; vediamo nascere la casa editrice, la vediamo espandersi e crearsi una propria identità. <br />
È incredibile, mentre si legge, immaginarsi di essere lì, in mezzo alle grandi menti che hanno fatto la storia della scrittura, della cultura e della politica italiana. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b><i>"Passava </i>(Leone Ginzburg) <i>le serate con Pavese; erano amici da molti anni. Pavese era tornato da poco dal confino, ed era, allora, molto malinconico, avendo sofferto una delusione d'amore. Veniva da Leone ogni sera; appendeva all'attaccapanni la sua sciarpetta color lilla, il suo paltò a martingala, e sedeva al tavolo. Leone stava sul divano appoggiandosi col gomito alla parete.</i></b><i><b>Pavese spiegava che veniva là non per coraggio, perché lui di coraggio non ne aveva, e nemmeno per spirito di sacrificio. Veniva perché sennò non avrebbe saputo come passare le serate, e non tollerava di passare le serate in solitudine.</b></i><i><b> E spiegava che non veniva per sentir parlare di politica, perché, lui, della politica, <<se ne infischiava>>."</b></i></blockquote>
</div>
<div>
<br />
È per questo che prima vi ho parlato della capacità di questo libro di aprire un mondo. Perché così è stato per me: voglio che la piccola porticina che la Ginzburg ha socchiuso per mostrarci la società intellettuale del tempo, fatta di amicizie e stima reciproca, diventi un portone enorme.<br />
Adesso ho voglia di letteratura italiana, ho voglia di scoprire le principali opere del periodo ma anche i rapporti tra gli autori, il clima che si respirava ad uscire con loro, a parlare di cose che contano.<br />
Sono rimasta affascinata dal quadro che la Ginzburg mi ha dipinto e ne vorrei di più. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b><i>"L'editore </i>(Einaudi) <i>non era più timido, o meglio la sua timidezza si ridestava solo a tratti quando doveva avere colloqui con estranei, e non sembrava più timidezza, ma un freddo e silenzioso mistero. (...) Quella timidezza era diventata una forza, contro la quale gli estranei venivano a sbattere come farfalle sbattono abbagliate su un lume, e se erano venuti là sicuri di sé con bagagli di proposte e progetti, si ritrovavano poi al termine del colloquio stranamente spossati e sconcertati, col dubbio sgradevole di essere forse un po' stupidi e ingenui, e d'aver mulinato progetti senza nessun fondamento, alla presenza d'una fredda indagine che li aveva scrutati e sceverati in silenzio."</i></b></blockquote>
<br />
Sicuramente anche lo stile colloquiale e scorrevole dell'autrice ha contribuito a tutto ciò: </div>
<div>
<b>Natalia esprime su carta i ricordi così come li ha memorizzati nella sua mente</b>; mentre inizialmente essi sono caratterizzati da un linguaggio e da un modo di espressione più semplice ed elementare, che rimanda all'infanzia dell'autrice, più avanti lo stile si fa profondo, mano a mano che anche la coscienza della scrittrice matura, pur mantenendo un tono vivace e quasi sempre allegro.<br />
La Ginzburg è bravissima a riportare in vita le sue memorie, ed è evidente che aveva una capacità straordinaria di osservare il reale e coglierne ogni aspetto caratteristico.<br />
Lei descrive, con maestria, ma c'è una cosa che è utile sapere prima di iniziare la lettura: non parla quasi mai di sé. In questo libro c'è tutto il contorno alla vita di Natalia ma non c'è Natalia stessa, se non in relazione con gli altri. È proprio lei a dircelo nella piccola prefazione: "non avevo molta voglia di parlare di me". <br />
<br />
<b><i>Lessico famigliare </i>è un libro che si fa fatica a catalogare in un genere preciso: è un grande misto, un po' memoir, un po' romanzo, un po' saggio. </b>Natalia ci racconta i suoi ricordi e ci descrive quindi una realtà filtrata dai suoi occhi. Al contempo li seleziona, e lascia da parte quelli più dolorosi e tristi. Da un lato cerca di astenersi da commenti personali, dall'altro è influenzata dall'affetto e dell'amicizia verso le persone di cui scrive. <br />
<br />
Personalmente questo mix mi è piaciuto moltissimo.<br />
<i> Lessico famigliare</i> è stato per me una sorta di iniziazione agli autori italiani del periodo, che mi ha fatto vedere quanto è enorme la mia lacuna sull'argomento e quanto sarebbe bello colmarla.<br />
Penso comunque che sia un testo fondamentale anche per chi di questi argomenti è esperto. <br />
<br />
Vi avviso che è un libro che potrebbe risultare lento, ma se riuscite a prenderlo per quello che è vi trascinerà nel suo vortice come ha fatto con me. Io l'ho divorato, in spiaggia, paragrafo dopo paragrafo (perché no, non ci sono capitoli!!), quindi ve lo straconsiglio in generale e anche come libro da portare sotto l'ombrellone. Spero che possa piacervi quanto è piaciuto a me. <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>VOTO:</b> 🌞🌞🌞🌞<b>e mezzo</b></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<b> 4,5 </b></div>
<br />
Vi consiglio moltissimo di leggere anche, una volta finito, la <i>prefazione</i>, l'<i>appendice</i> e la <i>Cronistoria di Lessico Famigliare </i>che ci sono nell'ultima edizione Einaudi. Troverete un sacco di recensioni sia positive che negative e sicuramente avrete la possibilità di osservare dettagli che magari vi sono sfuggiti. <br />
<br />
Se volete <b>acquistare il</b> libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. Grazie infinite a tutti!</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
<br />
Vi mando come sempre un bacione,<br />
Silvia 💖</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-10885910050307397712018-07-02T12:47:00.000+02:002018-09-03T10:35:56.510+02:00Le ragazze - Emma Cline {Recensione no-spoiler}Buongiorno a tutti lettori, <br />
<br />
bentornati sul blog. La scorsa settimana vi ho parlato del primo libro di un autore bravissimo (<a href="http://feliceconunlibro.blogspot.com/2018/06/siamo-vissuti-qui-dal-giorno-in-cui.html" target="_blank">qui</a>) e oggi non sarò da meno, perché vi racconto ciò che penso dell'<b>esordio che ha fatto parlare di sé per mesi e mesi</b>, scritto da un'autrice giovanissima e pubblicato per Einaudi: <b>Le ragazze</b> di <b>Emma Cline</b>. <br />
Arrivo un po' in ritardo forse, ma spesso preferisco così, perché quando le aspettative sono troppo alte si rischia anche di venir delusi più facilmente. <br />
Inutile dirvi che, invece, l'ho amato.<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_g_xYmy0b8XsYryxaq_-I7DsIqfnLjdWdS67XIMxdp8u9iWeJM8rtSmaQllzAH4T4q7bB5DtJRV4zQTZwamTifrUEH3GjOVKhu2KjgaywZS7OP-eOpGoucejW8V6UZi2JlVfZjsbapuU/s1600/P1080008+%25283%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Le ragazze - Emma Cline {Recensione no-spoiler} felice con un libro" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1073" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_g_xYmy0b8XsYryxaq_-I7DsIqfnLjdWdS67XIMxdp8u9iWeJM8rtSmaQllzAH4T4q7bB5DtJRV4zQTZwamTifrUEH3GjOVKhu2KjgaywZS7OP-eOpGoucejW8V6UZi2JlVfZjsbapuU/s320/P1080008+%25283%2529.JPG" title="Le ragazze - Emma Cline {Recensione no-spoiler} felice con un libro" width="214" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<b style="font-size: small;">Titolo: </b><span style="font-size: x-small;">Le ragazze</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Autore: </b>Emma Cline</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Editore: </b>Einaudi</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Data pubblicazione: </b>2016</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Pagine: </b>334</span></div>
<br />
<b>Evie</b> è una ragazzina di quattordici anni come tante altre e, come tutti, ha i suoi piccoli grandi problemi: ha una una relazione complicata con sua madre, suo padre se n'è andato di casa, e lei si sente insicura e poco apprezzata.<br />
La vita di Evie però è destinata a cambiare quando incontra <i>le ragazze</i>. Giovani trasandate, fiere, che camminano per il parco come se avessero il mondo in pugno.<br />
Per Evie sono magnetiche. <br />
Quando riesce a conoscere Suzanne quindi, è ben decisa a non lasciarsi sfuggire l'occasione: vuole sapere chi sono, diventare una di loro, sentirsi come loro. <br />
<br />
<b>Evie entra così in contatto con una comunità</b>: decine e decine di giovani, che vivono in completa libertà in un ranch abbandonato, seguono le proprie regole e le proprie leggi. Condividono quello che hanno l'uno con l'altro, sono scapestrati, fuori dalle righe, e hanno un capo: Russell. <br />
Il dio della comunità, il profeta che ha mostrato loro come vivere ed essere felici. <br />
<br />
<b>Evie si lascia trasportare, ma non si rende conto fin dove alcuni di loro sono disposti a spingersi per seguire gli ordini del loro dio.. </b><br />
<b><br /></b>
<b></b><br />
<a name='more'></a><b><br /></b><br />
<b><br /></b>
<b>E noi sappiamo già che tutto finirà in tragedia. </b><br />
Lo sappiamo perché è la prima cosa che ci troviamo a leggere: il libro si apre con una Evie ormai più che adulta, ancora tormentata dagli incubi, perseguitata dall'orrore, da quel breve ma ingombrante pezzo del suo passato che si porterà dietro per sempre. <br />
<br />
<b>Emma Cline racconta una storia che ha dell'incredibile, soprattutto perché è ispirata alla realtà: alla comunità fondata da Charles Manson, conosciuta come <i>la famiglia</i></b>, responsabile di molti omicidi tra cui quello di Sharon Tate e dei suoi amici nella villa del marito, Roman Polański.<br />
Quello della Cline è un romanzo che <b>mescola fiction e non-fiction:</b> l'autrice ha modificato nomi, luoghi e dettagli, romanzandoli, ma gli eventi principali e il senso generale della storia sono reali. </div>
<div>
È per questo che quello che il lettore si trova a leggere è stupefacente: in alcuni momenti sembra improbabile, esagerato, ma la realtà dei fatti purtroppo conferma che non è così. Il fascino che Manson ha esercitato su moltissimi giovani, la sua capacità di renderli partecipi della sua follia, erano reali, e rendono reale il Russell del romanzo. <br />
<br />
La rabbia, l'angoscia e la tristezza di fronte all'ingenuità della protagonista, alla malvagità fredda e priva di rimorsi di alcuni personaggi e alla follia di Russell, sono amplificate dalla consapevolezza che fatti simili sono accaduti sul serio, che forse la storia di Evie è stata davvero la storia di alcune ragazze dell'epoca.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Quanto era impotente la mia rabbia, un'onda che si gonfiava senza un posto
dove abbattersi, e quanto conoscevo bene quella sensazione: avere dei
sentimenti strozzati dentro, come minuscoli bambini semiformati, acidi e
brulicanti."</b></i></blockquote>
<o:p></o:p><br />
<br />
<b>Emma Cline è bravissima a descrivere con limpidezza tutto ciò di cui racconta</b>, a partire dagli ambienti esterni, il ranch mezzo distrutto, pieno di cose e di odori, in contrasto con la casa della protagonista, bella e patinata come tutte le altre nelle vicinanze, fino ad arrivare ai sentimenti dei suoi personaggi. <br />
<br />
Evie è giovane e ingenua, non ha ancora la capacità di giudizio degli adulti e la sua mente è malleabile, tutto ciò che vuole è sentirsi importante, accettata. È un desiderio egoista ma tutti l'hanno provato almeno una volta. Evie ha la sfortuna di vederlo realizzato dalle persone sbagliate e non ha la capacità di accorgersene né il coraggio di liberarsene. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="margin-top: 0cm;">
<i><b>"E rieccola, la loro ammirata venerazione per Russell,
la loro certezza. Io gliela invidiavo, quella fiducia, il fatto che qualcuno
potesse cucire insieme le parti vuote della tua vita fino a farti sentire che
sotto di te c'era una rete, capace di legare ogni giorno al successivo."</b></i></blockquote>
<div style="margin-top: 0cm;">
<o:p></o:p></div>
<br />
L'autrice ci fa capire perfettamente il suo stato d'animo. La crisi adolescenziale, vedere tutto nero, gli amori non ricambiati. Il fascino delle ragazze più grandi, libere e trasgressive, la voglia di crescere in fretta. <br />
<br />
<b>Emma Cline racchiude sensazioni e descrizioni in frasi brevi, improvvise, spezzate, ma incisive, che mostrano al lettore la realtà delle cose come in un lampo.</b> <b>È una scrittura dura ma chiarissima, che a volte può destabilizzare ma alla fine riesce benissimo nel suo intento: rendere il romanzo vivo, evocativo.</b><br />
Mi sono sentita catapultata lì, nella storia insieme a Evie, e mi ha fatto provare tante emozioni contrastanti. <br />
<br />
Perché attraverso Evie la Cline ci fa riflettere su molti temi forti: <b>il fascino del male, l'eccesso, la mancanza di giudizio.</b><br />
<i> Quand'è che la libertà si trasforma in bestialità? </i><br />
<br />
Ma soprattutto ci lascia nel dubbio: quanto è Evie (e quanto siamo noi) responsabile delle proprie azioni? E delle proprie non azioni?<br />
È completamente innocente? Oppure il caso gioca un ruolo determinante nel nostro destino, e dovremmo tutti interrogarci su "<i>cosa sarebbe successo se..</i>"? <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>VOTO: </b>🌞🌞🌞🌞🌞</div>
<div style="text-align: center;">
<b>5 </b></div>
<br />
Non ho idea di come una ragazza di 24 anni sia riuscita a creare un'opera del genere, per me assolutamente fenomenale.<br />
Leggerò tutto tutto tutto di questa giovane promessa della scrittura, sperando che ci riservi tanti altri libri belli come, e più, di questo.</div>
<div>
<br /></div>
Consiglio caldamente a tutti di leggere <i>Le ragazze</i>, anche solo per farvi una vostra opinioni su uno dei romanzi più chiacchierati degli ultimi anni. E poi, potreste innamorarvene anche voi come ho fatto io!<br />
<div>
<br />
Se volete <b>acquistare </b>questo libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. Grazie infinite a tutti!</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
<br />
Vi mando un bacione,<br />
Silvia 💘</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2026853511337971100.post-15758965422483260672018-06-25T08:00:00.000+02:002018-09-24T10:56:09.528+02:00Siamo vissuti qui dal giorno in cui siamo nati - Andreas Moster {Recensione no-spoiler}Buongiorno a tutti lettori, <br />
<br />
bentornati sul blog. È arrivata l'estate, e oggi vi parlo di un libro che effettivamente è adatto alla stagione; non all'idea di vacanze e serenità però, ma più a quella di caldo torrido, afoso, asfissiante, che brucia e confonde ogni cosa. Una lettura dura, un esordio incredibile, edito da <b>Il saggiatore</b>.<br />
<div>
<i><b>Siamo vissuti qui dal giorno in cui siamo nati </b></i>di <b>Andreas Moster</b>. </div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyITDv5j7CBp6nK1sbOkPaiW7CSuhRdh_tm17ngAXcPyFMXDTnbJ7oIxsj4wi728dC0dijlu7StUVgGQmhArsHjz3a1FBKlqk7-z-ki66RTOXQHCqmPNMxeRGRaiOJemBPNfmdEzZ3u5o/s1600/P1070875+%25283%2529+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Siamo vissuti qui dal giorno in cui siamo nati - Andreas Moster {Recensione no-spoiler} felice con un libro" border="0" data-original-height="1349" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyITDv5j7CBp6nK1sbOkPaiW7CSuhRdh_tm17ngAXcPyFMXDTnbJ7oIxsj4wi728dC0dijlu7StUVgGQmhArsHjz3a1FBKlqk7-z-ki66RTOXQHCqmPNMxeRGRaiOJemBPNfmdEzZ3u5o/s320/P1070875+%25283%2529+%25281%2529.jpg" title="Siamo vissuti qui dal giorno in cui siamo nati - Andreas Moster {Recensione no-spoiler} felice con un libro" width="256" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Titolo: </b>Siamo vissuti qui dal giorno in cui siamo nati</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Autore: </b>Andreas Moster</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Editore: </b>il Saggiatore</span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-small;">Data pubblicazione: </span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Pagine: </b>200</span></div>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b>"Lo so da non so quanto tempo. Che me ne devo andare, via di qui, fuori dal paese, dalla casa, dalla stanza in cui vivo da quando sono nata . Potrei calcolare il numero esatto di giorni, sono un paio di migliaia, ma che importa."</b></i></blockquote>
<b></b><br />
<a name='more'></a><b><br /></b>
<b>Un paesino di montagna</b> è l'ambientazione della storia. Paesino che, grazie a quella montagna, vive. In particolare vive grazie alla cava da cui ogni giorno gli uomini, "i padri" come li chiama Moster, estraggono il calcare. Lo stesso con cui sono state costruite strade, case, edifici e il muro, che protegge il villaggio dal fianco della montagna e dalle tempeste che da lì provengono.<br />
Questo paesino è un universo chiuso, a parte, completamente isolato dal mondo moderno dell'esterno. Qui vivono ancora antiche cerimonie, antiche leggi, e soprattutto antiche forme di dominio e di sottomissione. </div>
<div>
<br />
Tutto cambia quando arriva uno straniero: un giovane uomo inviato a controllare la produttività della cava calcarea. </div>
<div>
<br />
<b> Lui è l'elemento esterno, diverso, l'ago che penetrando nella bolla la fa saltare in aria, portando allo scoperto l'oscurità, le terribili verità che si nascondono dietro alle case, alle strade, al muro del paesino. </b><br />
<br />
<b><i>Siamo vissuti qui dal giorno in cui siamo nati </i>non è un libro per chi cerca una lettura facile;</b> non è un libro per chi vuole una storia scorrevole; non è un libro per chi ha paura di soffrire.<br />
<b> È invece un libro per chi ha il coraggio di guardare in faccia la malvagità umana;</b> è un libro per chi nel dolore ci si butta per poi riemergere migliore; è un libro per chi ha la forza e la volontà di affrontare argomenti delicati. </div>
<div>
È un libro che parla di violenza, di paura, di dominio del più forte, di peccato e di espiazione. <br />
<br />
L'autore vuole mostrarci quanta falsità, quante maschere, l'uomo è in grado di erigere attorno a se, per non mostrare il marcio che in realtà c'è sotto la superficie. <br />
<br />
La narrazione è molto particolare e alterna due punti di vista: <br />
<br />
<b>La terza persona di lui, lo straniero,</b> giovane uomo che porta con sé qualcosa di diverso dagli altri. Destinato a diventare il capro espiatorio di un villaggio e forse a cambiarne le sorti. <br />
<br />
<b>E il punto di vista di lei, una delle ragazze del paese</b>, una delle ragazze che conosce la verità e vuole andare via. Lei, che alterna la <b>prima persona singolare</b> alla <b>prima persona <i>plurale</i></b>. </div>
<div>
<i>Noi </i>facciamo, <i>noi </i>guardiamo, <i>noi siamo vissuti qui dal giorno in cui siamo nati</i>. <br />
Lei è in parte il paese stesso, e il percorso per separarsi dalla sua attuale vita non può che essere impervio e doloroso. <br />
<br />
<b>L'autore utilizza uno stile molto introspettivo e scava con forza nell'animo dei protagonisti.</b><br />
Il lettore si ritrova a sentire così la sofferenza, la fatica, la lotta, la violenza, la paura, il male, annidati nel villaggio, come se fossero suoi, come se li stesse vivendo in prima persona. <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b><i>"La risata di mio padre ha diviso mia madre in due parti, e lui l'ha spinta in camera da letto senza prima riunirle. La mattina dopo l'incrinatura era ancora visibile."</i></b></blockquote>
<br />
<b>Una premessa importante:</b> se siete persone sensibili, preparatevi psicologicamente perché ci sono <b>scene forti.</b> Io non me lo aspettavo e forse avrei preferito saperlo, perché ci sono stati dei momenti in cui la storia mi ha colpita come una coltellata. <br />
<br />
<b>E colpire come una coltellata è proprio quello che Moster vuole fare</b>. Egli non si fa scrupoli, racconta la verità dura e cruda senza peli sulla lingua e senza aver paura di ferire qualcuno. E rigira il coltello nella piaga con una narrazione cupa, lenta, a tratti gotica. Bisogna rimanere concentrati per stare dietro all'autore, alle sue metafore, al suo modo di dipingere il mondo. <br />
<br />
<b>Perché questo è anche un romanzo metaforico</b>, fatto di simboli e visioni, presagi e sensazioni sotto pelle.<br />
È difficile coglierli tutti ed è necessario farsi largo a piccoli passi nella scrittura densa, pastosa, di questo autore. Si procede con fatica, ma alla fine del viaggio, lasciandosi quel paesino alle spalle e guardando indietro, ci si rende conto di quale esordio straordinario abbiamo conosciuto. <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>VOTO: 🌞🌞🌞🌞e mezzo</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>4,5</b></div>
<br />
Non do il massimo dei voti solo per un fattore personale: questo è un romanzo che sa far male e in alcuni momenti ho pensato potesse essere troppo. Forse però, come ho già detto, ha influito molto su di me il fatto che non fossi preparata. </div>
<div>
Nota di merito alla traduttrice (amo il fatto che in queste edizioni il nome del traduttore sia in copertina!!) <b>Silvia Albesano </b>che a parer mio ha fatto un ottimo lavoro.<br />
<br />
Se ve la sentite, assolutissimamente consigliato. <br />
<br />
Se volete <b>acquistare </b>questo libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. Grazie infinite a tutti!</div>
<div>
<br /></div>
<script type="text/javascript">
var uri = 'http://impit.tradedoubler.com/imp?type(img)g(23605352)a(3044578)' + new String (Math.random()).substring (2, 11);
document.write('<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" target="_BLANK"><img src="'+uri+'" border=0></a>');
</script>
<br />
<div>
<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=3044578&g=23605352" rel="nofollow" target="_blank">Vai a IBS</a><br />
<br />
Io ringrazio Il Saggiatore per la fiducia, e a voi mando un bacione, <br />
<br />
Silvia 💜</div>
Silvia Feliceconunlibrohttp://www.blogger.com/profile/15168906467679330020noreply@blogger.com2