Anna Karenina - Lev Tolstoj {Recensione no-spoiler}

Buongiorno a tutti lettori,

bentornati sul blog! Forse lo sapete già: il mio 2018 in fatto di letture è partito col botto. A fine Dicembre ho infatti iniziato a leggere Anna Karenina, uno dei libri più famosi del mondo, e anche dei più temuti perché come si sa è uno di quei mattoni russi che richiedono un po' di tempo per essere letti. Io l'ho concluso i primi di Gennaio e mi sentivo molto fiera di me! C'è da dire che scrivere una recensione su quest'opera è praticamente impossibile, e che non sono in grado di renderle giustizia. Però, nonostante il mio giudizio sia assolutamente superfluo, mi sembra giusto trascrivere i miei pensieri anche in questo caso. Quindi eccovi la mia opinione su Anna Karenina di Lev Tolstoj.

Anna karenina lev tolstoj recensione no spoiler felice con un libro

Titolo: Anna Karenina
Autore: Lev Tolstoj
Editore: ci sono moltissime edizioni diverse, e moltissimi traduttori diversi. La mia è Garzanti e il traduttore è Pietro Zveteremich
Data pubblicazione: 1877
Pagine: 830 / 950 

Anna Karenina è un romanzo ambientato nella seconda metà del 1800 in Russia. A differenza di quello che si potrebbe pensare dal titolo, Anna Karenina non ne è la protagonista assoluta: quest'opera di Tolstoj è davvero ampia, la narrazione abbraccia tantissimi personaggi diversi e si sofferma su ognuno di loro per permetterci di coglierne le abitudini di vita, il modo di pensare e agire. Anna Karenina diventa così un romanzo corale. 
Questa è forse la caratteristica chiave della lettura: l'autore è in grado di caratterizzare perfettamente personaggi completamente diversi, uomini e donne, adulti e bambini, nobili e contadini. Le descrizioni di Tolstoj li rendono veri, umani. E ciò è sorprendente, soprattutto pensando al periodo in cui il romanzo è stato scritto: l'autore rappresenta la società russa nel bene e nel male, mostra la disuguaglianza fra uomo e donna, la frequenza con cui si tradiva il coniuge, l'ipocrisia di alcune istituzioni, i favoritismi concessi ai nobili e via dicendo. Si parla molto anche di religione e di impegno politico.

In questo libro c'è tutta la realtà di quel tempo, non c'è traccia degli stereotipi, dei cliché. Anna Karenina potrebbe essere una storia vera. Forse è proprio per questo, per la volontà e la capacità di Tolstoj di rappresentare la realtà delle situazioni, che il suo romanzo è un pilastro della letteratura: fornisce un ritratto estremamente veritiero (e forse per quel tempo anche scandaloso) della società russa del periodo.

Ci sono comunque dei personaggi su cui la narrazione si sofferma più che su altri, in particolare i protagonisti sono due: Anna Karenina e Konstantin Lèvin.
Anna è la moglie di un importante ufficiale governativo, con il quale ha un figlio che ama con tutto il cuore. Essa è una donna vivace, ardita, passionale, e quando si innamora del conte Vrònskij non riesce a celarlo. I suoi sentimenti sono chiari a tutti e ben presto Anna farà una scelta coraggiosa e sconvolgente.
Lèvin invece è un giovane che vive in campagna, amministrando campi e terreni e tutti i contadini che vi lavorano. Egli è innamorato della giovane Kitty, ma lei non è convinta dell'uomo verso il quale rivolgere i suoi sentimenti e quindi il povero Lèvin dovrà far fronte ad un bel po' di pene d'amore.

L'amore è infatti uno dei temi fondamentali del romanzo, e viene analizzato in tutte le sue forme: quello improvviso del colpo di fulmine, l'amore carnale, passionale, l'amore puro che diventa quasi adorazione, l'amore infedele, quello geloso e infine anche l'amore ossessivo.

Altro tema fondamentale nel libro è la contrapposizione fra città e campagna: la narrazione si sposta fra questi due poli opposti, che vengono descritti a volte anche con minuzia di particolari. Mosca e San Pietroburgo sono i centri cittadini dove alberga l'alta società: Tolstoj ci racconta gli incontri politici, i passatempi nei club, le serate a teatro e i ricevimenti.
La campagna invece offre all'autore il pretesto per descrivere ampi paesaggi, il lavoro dei contadini, l'aratura dei campi, le battute di caccia nei boschi.

Io personalmente ho apprezzato molto quest'ampiezza della narrazione, comprese le descrizioni dell'ambiente e le digressioni sui numerosi personaggi che circondano Anna e Lèvin. Tolstoj inserisce le vicende dei protagonisti e di tutti gli altri in un contesto sociale perfettamente delineato, e diventa facile quindi immaginare la vita in Russia in quel periodo.

Così, quando l'autore arriva a descrivere in modo limpido i sentimenti e le idee dei suoi personaggi, è automatico entrare con loro in sintonia e capire le motivazioni delle loro azioni, dei loro gesti e dei loro pensieri. 
Questa è la caratteristica che mi ha sorpresa e affascinata di più: la capacità di Tolstoj di mettere a nudo l'animo umano, e non di uno, ma di tantissimi personaggi diversi. 
Non c'è un singolo personaggio che sia completamente positivo, e anzi ce ne sono alcuni che non lo sono affatto, eppure il lettore è portato a comprenderli tutti, perché i loro ragionamenti e desideri più intimi sono completamente esposti alla luce del sole dall'autore.
Io sono rimasta con addosso la sensazione di conoscerli tutti: Anna, Lèvin, Kitty, Stepan, Darja.

Come avrete capito, ho amato molto questo romanzo perché è vastissimo, non solo dal punto di vista fisico (perché sì, è decisamente lungo) ma anche da quello degli argomenti trattati, delle emozioni esplorate. Sono talmente tanti gli scorci di vita, le riflessioni, che è quasi impossibile non ritrovarsi in qualche scena, in qualche pensiero, in qualche sensazione di un personaggio.
Ed è per questo che è anche difficilissimo parlare di questo libro.

Qualcuno considera Anna Karenina, forse per le varie digressioni, un po' lento e pesante.
Per me non è stato così: mi aspettavo uno stile molto più ostico e sono rimasta piacevolmente colpita nello scoprire che le pagine scorrevano abbastanza velocemente. Tolstoj ha uno stile semplice, che fa spesso uso della ripetizione e non si serve mai di parole particolarmente inusuali.

Se cercate un romanzo ricco di azione e colpi di scena allora non è questo il momento di dedicarvi ad Anna Karenina. Ma se volete immergervi completamente nella Russia di fine 800, innamorarvi delle atmosfere che vi si respiravano, e conoscere tante storie speciali nella loro semplicità, allora non abbiate paura e buttatevi.

VOTO: 🌞🌞🌞🌞🌞
5

Spero di avervi dato almeno in parte l'idea del romanzo e magari di aver acceso in voi una scintilla di curiosità che vi porterà a leggerlo.
Io ve lo consiglio caldamente.

Se volete acquistare questo libro potete farlo al seguente link che vi rimanderà al sito di IBS. Acquistando qualsiasi articolo da tale link dovrei ricevere una piccola commissione che mi aiuterà a portare avanti il blog. Grazie infinite a tutti!


Il papiro è finito, 
voi avete mai letto qualcosa di Tolstoj?

Vi mando un bacione,
Silvia 💓

Commenti

  1. Ciao! Questo è uno di quei classici che voglio assolutamente leggere *_*

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    1. Ciao Gaia! :) Te lo consiglio, scegli un momento in cui hai tempo da dedicargli e poi buttati!!

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  2. E' nella libreria e aspetta di essere letto. Grazie per la tua recensione.

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    1. Grazie a te Lucia, ti auguro una buona lettura per quando lo leggerai :)

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  3. È un romanzo davvero bellissimo e ricco, l'ho letto due volte e penso che lo rifarò ancora. Ho letto anche Guerra e Pace e altre cose di Tolstoj, e devo dire che mi piace molto come autore e che lo preferisco a Dostoevskij, anche se so che per molti questo è un affronto.

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    1. Guerra e Pace mi spaventa molto di più di Anna Karenina, però arriverà anche il suo momento :) Di Dostoevskij ho letto solo Le notti bianche, in quest'anno vorrei recuperare qualche sua opera importante in modo da decidere anche io quale preferire tra i due :D

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    2. Le notti bianche è bellissimo, è l'unico suo libro che mi sia piaciuto. Gli altri che ho letto (Delitto e castigo, Memorie dal sottosuolo, Il giocatore) non mi hanno lasciato niente.

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