Livelli di vita - Julian Barnes {Recensione no-spoiler}

Buongiorno a tutti i lettori e bentornati sul blog, 💕
come state?
Io neanche a dirlo sono di nuovo sotto esame perché sta iniziando la sessione estiva all'università! Fino ad ora sono comunque riuscita a mantenere un buon ritmo di lettura e sono anche molto soddisfatta, perché sto leggendo tutti libri molto belli, in particolare, l'ultimo mi è rimasto nel cuore. In realtà volevo fare una lettura leggera e allegra, e quando ho visto in libreria questo libro con la mongolfiera sulla copertina ho pensato che facesse al caso mio, e senza leggere la trama ho iniziato a leggerlo. Tra l'altro è un libriccino piccolo piccolo, che quando mi è arrivato mi ha anche lasciata un attimo perplessa perché pensavo fosse molto più cicciotto: sono soltanto 118 pagine per un prezzo di 10€. Un po' troppo direte voi. Vi assicuro di no. Questo libro è un piccolo capolavoro, e non me lo sarei mai aspettato. Ecco quindi la mia recensione di "Livelli di vita" di Julian Barnes.


Titolo: Livelli di vita
Autore: Julian Barnes
Editore: Einaudi
Data pubblicazione: 2013
Pagine: 118

RECENSIONE:

Non so bene da dove iniziare per raccontarvi questo libro perché essendo molto breve non voglio dirvi troppo altrimenti vi rovinerei la lettura.
Di cosa parla? Di mongolfiere, amore, e soprattutto dolore.
Barnes ha strutturato questo suo romanzo in tre livelli che sono separati ma allo stesso tempo uniti l'uno all'altro. E questa è proprio la magia del libro.

Metti insieme due cose che insieme non sono mai state. E il mondo cambia. 

È così che inizia il romanzo,e prosegue poi con una manciata di pagine nelle quali l'autore fa una sorta di excursus storico sui voli in mongolfiera, sulla loro nascita e sulle ragioni ideologiche che vi erano dietro: la voglia dell'uomo di conquistare i cieli, che fino a quel momento erano stati prerogativa di Dio e delle Sue creature. Lassù, volando in aerostato, l'uomo si sente libero, in pace con se stesso e lontano dai sentimenti negativi che popolano la terra. Proprio come succede all'attrice Sarah Bernhardt e al militare inglese Fred Burnaby, due dei protagonisti del romanzo e personaggi realmente esistiti.

In questa prima parte inoltre l'autore si focalizza particolarmente sul connubio tra appunto questi voli in mongolfiera e la fotografia.
Ecco un esempio di due cose messe insieme che insieme non sono mai state e che hanno cambiato il mondo. Il merito di ciò va a un famoso fotografo, anch'esso personaggio reale, che viene introdotto dall'autore in questo primo livello del romanzo, ovvero Nadar.

"Nadar nell'atto di elevare la fotografia al livello di un'arte." (Caricatura di Daumier) Felice con un libro Livelli di vita Julian Barnes
"Nadar nell'atto di elevare la fotografia al livello di un'arte." (Caricatura di Daumier)

Con lo stile di un saggio arricchito di commenti e pensieri ironici dell'autore, raccontata in terza persona, questa prima parte si è rivelata sorprendentemente interessante. Forse anche grazie alla sua brevità non mi è mai risultata noiosa e anzi sono anche andata ad approfondire alcune delle cose narrate, cercando alcune foto e informazioni a cui si fa cenno. 

In particolare sono molto grata a Barnes di avermi fatto scoprire il fenomeno del sorgere della Terra, di cui non avevo mai sentito parlare, e che mi ha lasciata estremamente affascinata.

Il sorgere della Terra William Anders Livelli di Vita Julian Barnes Felice con un libro
Il sorgere della Terra. Foto scattata da William Anders nel 1968 dalla luna.

Nella seconda parte si parla di amore. I protagonisti sono Sara Bernhardt e Fred Burnaby e, sempre in terza persona, Barnes racconta la loro storia e il dolore che ne è scaturito. In questo caso sono i due protagonisti a rappresentare le due "cose" messe insieme che insieme non sono mai state.
Questa è l'unica parte di fiction del romanzo, e fa da apripista al terzo livello. Inizia già ad emergere infatti la peculiare capacità dell'autore di raccontare il dolore, in questo caso attraverso metafore e accostamenti con le mongolfiere.

Nel terzo livello del romanzo c'è un cambiamento di registro, improvvisamente ci troviamo davanti al racconto di una vicenda autobiografica, narrata in prima persona.

È comprensibile quindi che in quest'ultima parte emerga in tutta la sua potenza lo stile dell'autore. Il dolore fa da padrone ed è il protagonista indiscusso, e, come già accennato in precedenza, è narrato in un modo molto particolare e originale. Barnes riesce ad approfondire gli aspetti più vari della sofferenza, mettendo a nudo tutto quello che ha provato. Il tutto è descritto in maniera talmente realistica e viva che, nonostante avessi intenzione di leggere quest'ultimo livello tutto in un giorno, non sono riuscita a farlo, perché era troppo. È incredibile come sia palese il fatto che l'autore stia parlando di un dolore che ha effettivamente provato, e come riesca a raccontarlo in modo da farlo uscire dalle pagine, per entrare nel lettore. Nonostante questo però non perde mai la delicatezza e la dolcezza necessarie, e fa in modo che il libro non diventi mai pesante.
È un'analisi approfondita, quella dell'autore, ma non dal punto di vista dello psicologo, o dello studioso, che lo analizza dall'esterno. È il dolore dal punto di vista di chi lo ha vissuto, di chi si è ritrovato ad affogarci dentro, ma ha imparato a nuotare.

"Siamo creature destinate al piano orizzontale, a vivere con i piedi per terra, eppure - e perciò - aspiriamo a elevarci. Da spettatori terragni quali siamo, qualche volta ci è dato di raggiungere gli dèi. Alcuni di noi lo fanno attraverso l'arte, altri con la religione; nove su dieci con l'amore. Ma se è vero che possiamo elevarci, allo stesso modo rischiamo di precipitare. Non sono molti gli atterraggi morbidi. Ci può succedere di rimbalzare sulla terra, trascinati da una violenza spaccaossa che ci abbatte lungo una linea ferroviaria straniera. Ogni storia d'amore è potenzialmente anche storia di sofferenza. Se non subito, in un secondo momento. Se non per l’uno, per l’altro. Per tutti e due, qualche volta."

Non so se si capisce da questa recensione, ma io ho amato alla follia questo breve romanzo. Lo stile della prosa di questo autore, il suo modo di raccontare, sono unici. E alla meraviglia di fronte alle emozioni che Barnes riesce a scatenare, si aggiunge la meraviglia di fronte alla bellezza del suo modo di scrivere e raccontare. In tutto il libro non c'è neanche una frase superflua. Non ho mai letto qualcosa del genere, che lasciasse estasiati ad ogni paragrafo. Credo che sia molto difficile riuscire anche solo a descrivere questo romanzo, la sua struttura e quello che può trasmettere. Il mio consiglio spassionato per tutti è quello di provare a leggerlo.

Un mondo racchiuso in sole 120 pagine.

VOTO: 🌞🌞🌞🌞🌞
5 con lode

Insomma vi ho convinti a leggerlo?? 😀 Spero di sì. In caso siate già esperti di Barnes, fatevi avanti con i consigli, ho intenzione di recuperare mooolte delle sue opere!!

Vi mando un bacione grande,
Silvia 💗

Commenti

  1. Ciao! Ho questo libro in ebook da una vita e ancora non mi sono decisa a leggerlo. Mi sembra una lettura molto intensa e anche dolorosa, per questo forse sto aspettando il momento giusto :)

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    1. Ciao Viola! Sì hai assolutamente ragione, se non è il momento adatto aspetta tanto non c'è fretta :) Ce l'hai già lì pronto tanto ;)

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