Vox - Christina Dalcher {Recensione no-spoiler}

Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.

Quando, lo scorso mese, sono andata a sbirciare tra le nuove uscite in libreria, la copertina di Vox ha immediatamente attirato la mia attenzione: il titolo, che significa Voce, copre con la sua X la bocca di una donna; più sotto c'è la frase "Quando il silenzio diventa assordante". Non potevo, dopo queste premesse, non informarmi sulla trama e, dopo averlo fatto, non potevo non leggere questo libro! Ormai lo sapete, quando c'è una distopia ci sono io.

Vox - Christina Dalcher Recensione no-spoiler Felice con un libro
Vox - Christina Dalcher
Editore: Editrice Nord
Anno Pubblicazione: 2018
Pagine: 409


Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti, in un futuro non troppo lontano. Qui il governo ha deciso che è necessario ritornare alla società patriarcale del passato, nella quale le donne si occupavano solo della casa, del marito e dei figli; ma ottenere questo obiettivo senza la forza sarebbe stato impossibile e quindi delle nuove regole sono state imposte.
Le donne adesso non possono più lavorare, né leggere, né scrivere, ma soprattutto non possono pronunciare più di 100 parole al giorno. Tutte sono state dotate di un braccialetto speciale che, se il limite viene superato, manda scariche elettriche potentissime.


Jean è la protagonista della storia, moglie, madre di quattro figli, intelligentissima, esperta di neurolinguistica. É lei che ci racconta il nuovo mondo in cui è costretta a vivere, l'incubo a cui ogni giorno deve far fronte. Finché arriva il momento in cui il governo bussa alla sua porta, per farle un'offerta che non può rifiutare..

Vox è uno dei romanzi con la trama più intrigante in cui mi sono imbattuta nell'ultimo periodo. È un libro che parla di un mondo in cui comandano la forza e i pregiudizi, in cui una grande parte della popolazione è stata privata della sua voce; è un libro che parla dell'importanza della comunicazione e dell'importanza di avere il coraggio di farsi avanti per sostenere le proprie idee, i propri diritti e i diritti dei più deboli.

"Immagino che, semmai le cose torneranno alla normalità, useranno tutti la vecchia scusa: stavo solo eseguendo gli ordini.
Dove l'abbiamo già sentita?"

Christina Dalcher, con il suo romanzo, lancia una critica durissima alla società contemporanea, all'intolleranza, alla mancanza di rispetto, ma soprattutto all'egoismo dilagante, alla pigrizia della popolazione, che sa alzare la voce solo per un tornaconto personale, che si fa fare il lavaggio del cervello perché non ha la forza di volontà di pensare con la propria testa. La voce dell'autrice, a dispetto della situazione in cui la protagonista si trova, è forte e chiara, sempre presente, forse anche troppo in alcuni momenti, nella storia.

Il mondo che ci troviamo davanti durante la lettura è estremamente inquietante e ha la capacità di angosciare il lettore, che si ritrova immancabilmente a chiedersi come potrebbe mai essere possibile arrivare ad una situazione tanto tragica come quella descritta in Vox. Una delle mie paure era proprio che questa domanda non trovasse risposta, invece la Dalcher mi ha piacevolmente sorpresa: l'autrice è molto brava a spiegare cosa è successo, quali sono state le mosse del governo e le reazioni della popolazione, e ci introduce in un contesto che riprende tanti aspetti negativi che già esistono nella società odierna e li amplifica.

"È il terzo tipo d'uomo. Non è un credente e non è uno stronzo misogino. È solo debole. E io preferisco pensare a uomini che non lo sono."

E mentre inizialmente si ha la convinzione che il mondo descritto non potrebbe mai esistere davvero, all'avanzare del libro qualcosa cambia: leggiamo della capacità degli strumenti di comunicazione di plasmare le giovani menti, di come la promessa di un premio possa piegare la volontà degli uomini, di come una minaccia possa spaventare chi non ha abbastanza polso, di come molti preferiscano stare in silenzio piuttosto che compromettersi. Quando leggiamo queste cose iniziamo a chiederci: "siamo assolutamente sicuri che questo non potrebbe mai accadere?".
Ed è proprio nel momento in cui questa domanda nasce, che la sicurezza viene meno. Questa è la grande forza di Vox secondo me: far riflettere sulla situazione in cui viviamo, su quello che stiamo facendo per migliorarla e su quello che non stiamo facendo.

Oltre ad essere angosciante però, Vox è anche appassionante: io mi sono ritrovata più volte incapace di chiudere il libro, spinta da una immensa curiosità di sapere come sarebbe andata a finire. La scrittura è molto semplice e fluida e, mano a mano che si va avanti, anche sempre più frenetica e ricca di suspense. Questa caratteristica va però un po' a discapito dell'introspezione psicologica dei personaggi: quello di Christina Dalcher è un romanzo basato sull'azione. Soprattutto la seconda parte.
Mentre nella prima infatti, come vi ho anticipato, ci sono diversi spunti di riflessione, dalla seconda metà in poi lo sviluppo della trama e il susseguirsi degli eventi prende completamente il sopravvento su tutto il resto. Io avrei preferito che così non fosse.

Vox - Christina Dalcher Recensione no-spoiler Felice con un libro
Christina Dalcher (© Michael Zargarinejad)

Lo amerà particolarmente quindi chi cerca una trama incalzante, un libro al cardiopalma che sa far arrabbiare e trascinare il lettore nella storia. Non mancano i colpi di scena, alcuni davvero apprezzabili e inaspettati, altri un po' più prevedibili.
Secondo me l'autrice poteva osare di più sia nell'approfondimento psicologico dei personaggi che nello sviluppo del finale, che non mi ha convinta. L'idea di base di tutto il libro è molto valida e avrebbe potuto aprire le strade a riflessioni e considerazioni su molti altri argomenti scottanti.

Resta il fatto che Vox è un libro di intrattenimento piacevolissimo da leggere, che veicola un importante messaggio e anche un avvertimento per il futuro. Adatto a qualsiasi età.


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Grazie infinite a Editrice Nord che mi ha permesso di soddisfare la mia infinita voglia di distopia inviandomi una copia.

Vi mando come sempre un bacione,
Silvia 💘

Commenti

  1. Ciao :) grazie per essere passata e per aver lasciato le tue impressioni! Sintetizzare non è sempre un male, c'è chi preferisce commenti più brevi, quindi scrivi come più piace a te ;) sono d'accordo su VOX e sul fatto che purtroppo non appare irreale come invece dovrebbe.. Un altro libro che vorrei leggere, distopico ma anche attuale è Carnaio di Giorgio Cavalli! Guarda se può interessarti :) sono molto felice comunque che ti trovi in sintonia con quello che ho scritto, spero troverai magari anche qualche spunto di lettura nel blog! Buona serata

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