La macchia umana - Philip Roth {Recensione no-spoiler}

Buongiorno a tutti lettori e buon lunedì!
Oggi recensione molto importante, perché finalmente sono stata iniziata anche io alla lettura di uno degli autori contemporanei più amati nel mondo: Philip Roth. Ho deciso di approcciarmi a lui con uno dei suoi romanzi che mi ispirava di più: La macchia umana

La macchia umana Philip Roth felice con un libro recensione

Titolo: La macchia umana
Autore: Philip Roth
Editore: Einaudi
Data pubblicazione: Maggio 2000
Pagine: 395

RECENSIONE

Ne La macchia umana Nathan, il narratore, una sorta di alter ego di Philip Roth stesso, ci racconta di come un giorno Coleman Silk, il suo vicino settantunenne, sia entrato in casa sua, pieno di rabbia, chiedendogli di scrivere un libro su di lui, sulla sua storia.
Coleman è un ex professore (ed ex preside) di un piccolo college americano, dal quale si è ritirato in seguito ad un increscioso avvenimento: è stato accusato ingiustamente ed assurdamente, a causa di una semplice frase pronunciata nella situazione sbagliata. Il caos che è nato dopo questo fatto, ha provocato la malattia e in seguito la morte dell'anziana moglie dell'ex professore, o almeno questo è quello che Silk dichiara. È stata l'ipocrisia e la cattiveria dei suoi colleghi ad ucciderla, e adesso vuole che tutti lo sappiano, grazie ad un libro. Ma chi ha ragione? Cosa c'è dietro a tutta questa storia?

Beh, dietro c'è una vita intera, anzi, molte vite. Quella di un giovane Coleman, e di tutte le persone che lo circondavano. E anche quella di un Coleman ormai anziano, e delle poche persone che lo circondano oggi.

La macchia umana quindi non è soltanto la storia di un anziano professore che ha subìto un'ingiustizia:
È la storia di un giovane di colore che si è impegnato ad eccellere in tutto.
È la storia di una donna che ha vissuto tutti gli orrori della vita e che è invecchiata troppo in fretta.
È la storia di un ragazzo che ha scoperto le discriminazioni razziali e ha deciso di cambiare se stesso.
È la storia di un soldato, un reduce del Vietnam che non riesce a tornare al mondo reale.
È la storia di una giovane ragazza che decide di fuggire da una famiglia bigotta e perbenista per riuscire ad eccellere da sola, senza aiuto.
Ed è la storia di uno scrittore, che ha preso a cuore tutte queste storie.

In questo libro Roth racconta tutto questo. Racconta il razzismo, il sesso, l'amore, il dolore, racconta la pazzia e la rabbia, racconta la violenza, gli abusi e la morte, e soprattutto racconta l'ipocrisia. E lo fa senza filtri, in maniera dura e diretta.
Roth è sarcastico, provocatorio, cinico, scorretto. Non gli interessa stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato, vuole semplicemente rappresentare l'animo umano. E ci riesce alla grande.

Questo è proprio ciò che mi è piaciuto di più del romanzo: il fatto che l'autore deidealizza l'uomo. In tutto il romanzo non c'è un singolo personaggio totalmente positivo, né un singolo personaggio totalmente negativo. Perché sono tutti umani. Il confine tra vittima e colpevole si perde, diventa evanescente. Chi può dichiararsi completamente innocente? Nessuno.
L'uomo non è perfetto, anzi, è luce ma anche ombra, ama l'ipocrisia e la menzogna, è egoista e pronto a tradire i suoi simili per il proprio tornaconto, vuole conservare le apparenze per mostrarsi superiore, quando in realtà è debole.

Nel raccontarci le storie dei personaggi, Roth ne assume spesso il punto di vista, ci permette di entrare nella loro mente e di capire le motivazioni delle loro scelte.

Leggere questo libro è un'esperienza bellissima e molto intensa. Mette a nudo cose che non vorremmo far sapere, ci dice quello che non vorremmo sentirci dire.

Penso che La macchia umana non sia un libro per tutti, va letto con calma e concentrazione perché la scrittura di Roth è magistrale ma anche molto pregna. Io stessa sono dovuta andare a cercare un paio di termini sul dizionario!

Sentite cosa scrive dopo solamente UNA pagina, parlando dello scandalo su Bill Clinton:

Era estate, in America, quando tornò la nausea, quando non cessarono gli scherzi, quando non cessarono le congetture e le teorie e le iperboli, quando l'obbligo morale di spiegare ai propri figli la vita degli adulti fu abrogato per tenere viva in loro ogni illusione sulla vita degli adulti, quando la meschinità della gente apparve semplicemente schiacciante, quando una specie di demone era stato sguinzagliato nel paese e, da ambo le parti, la gente si chiedeva: "Perché siamo cosi pazzi?", quando uomini e donne, svegliandosi al mattino, scoprivano che durante la notte, in un sonno che li aveva trasportati oltre l'invidia o il ribrezzo, avevano sognato la spudoratezza di Bill Clinton. Sognai io stesso un gigantesco striscione, dadaisticamente teso come uno degli involucri di Christo da un capo all'altro della Casa Bianca, con la scritta QUI ABITA UN ESSERE UMANO. Era l'estate in cui - per la miliardesima volta - il casino, il pasticcio, il guazzabuglio si dimostrò più sottile dell'ideologia di questo e della moralità di quello. Era l'estate in cui il pene di un presidente invase la mente di tutti e la vita, in tutta la sua invereconda sconcezza, ancora una volta disorientò l'America.

Nonostante non sia facile, allo stesso tempo è una lettura che tutti nella vita dovrebbero fare, al momento giusto. Perché è uno di quei romanzi che arricchisce, che lascia con tante domande in testa e spinge a riflettere su temi importanti.

Le mie parti preferite sono quelle che riguardano Les, un veterano del Vietnam tormentato dai disturbi da stress post traumatico. Les è il demonio, è il personaggio più deviato e fuori controllo in tutto il romanzo, eppure, quando Roth descriveva la sua mente, avevo i brividi. Perché leggendo, la rabbia di questo personaggio mi è sembrata quasi comprensibile, e questa cosa mi ha sconvolta perché non volevo arrivare a capire questo personaggio, volevo semplicemente odiarlo.

La macchia umana mi ha scombussolata e mi ha catturata, avevo aspettative altissime e non sono stata per niente delusa.
Adesso, con calma, dovrò leggermi tutto Roth 💖

VOTO: 🌞🌞🌞🌞🌞
5

E se voi non lo avete ancora fatto, leggetelo. Vi prometto che non ve ne pentirete!

Dalla mia postazione vacanziera, vi mando un bacione,

Silvia 💕

Commenti

  1. Ciao! Philip Roth è un autore che mi riprometto di leggere da troppo, troppo tempo... chissà se riuscirò, magari da settembre in avanti!

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    1. Ciao Silvia, ti consiglio vivamente di recuperare appena ne hai l'occasione :) Magari in un momento in cui sai di potertelo godere con tranquillità e concentrazione!

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  2. Ciao, ottima recensione!Anch'io sto leggendo Roth, il suo romanzo di esordio.

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    1. Ciao Rosalia :) Grazie mille! Ho intenzione piano piano di recuperare tutto Roth! Buona lettura!!

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