Un polpo alla gola - Zerocalcare {Recensione no-spoiler}
L'ultima volta che ho letto un fumetto risale probabilmente a quasi 10 anni fa, quando leggevo le Witch. Non sono un esperta né una grande amante delle graphic novel, o almeno, non lo ero fino a questo momento. Qualche giorno fa infatti è nato in me l'improvviso desiderio di leggere qualcosa del famosissimo Zerocalcare, sono andata in biblioteca e ne sono uscita con "Un polpo alla gola". Risultato? Adesso devo ritornare là a fare incetta di tutti i suoi fumetti 😜
Un polpo alla gola di Zerocalcare è come acqua fresca in una giornata torrida: rinvigorente. Se avete bisogno di una pausa, di farvi due risate e soprattutto di conforto, questo è il libro che dovete leggere.
Il protagonista è Zero stesso, e la storia è divisa in tre parti: infanzia, adolescenza ed età adulta. Tutte e tre sono legate da un filo conduttore: il senso di colpa del protagonista, che da bambino incastra una sua amica per evitare una punizione, creando una serie di conseguenze tragicomiche. Questo senso di colpa, rappresentato da un polpo stretto alla sua gola, Zero se lo porterà dietro fino alla fine del libro. Ma c'è anche qualcos'altro che lega le varie sezioni della graphic novel: un mistero da risolvere in cui sono coinvolti il ritrovamento di un teschio, la scomparsa di un ragazzino e un giardiniere molto inquietante.
La storia di per sé non ha niente di straordinario, ma straordinario è il modo in cui l'autore rappresenta la realtà: questo libro è la vita vera, trasformata in fumetto!! È incredibile il numero di volte che vi ritroverete ad annuire perché sì, è proprio così che vanno le cose e sì, questa fase l'ho passata anche io!
Zerocalcare inoltre, condisce la storia con elementi fantastici, come i personaggi che rappresentano la coscienza del protagonista: da David Gnomo, passando per Che Guevara e Kurt Kobain, fino ai tre porcellini. L'ironia di cui è cosparso il libro è esilarante, fa ridere davvero, perché è realistica, e soprattutto è di conforto.
Tutti noi viviamo spesso delle situazioni o delle sensazioni tragicomiche, la paura di crescere, la pigrizia, un lavoro poco pagato. Situazioni che possono buttare giù. Ma vederle là, rappresentate su un fumetto, rassicura sul fatto che non siamo i soli. E quasi quasi, vedendole da questo punto di vista, ci ridiamo anche su.
Titolo: Un polpo alla gola
Autore: Zerocalcare
Editore: Bao Publishing
Data Pubblicazione: 2012
Pagine: 190
Un polpo alla gola di Zerocalcare è come acqua fresca in una giornata torrida: rinvigorente. Se avete bisogno di una pausa, di farvi due risate e soprattutto di conforto, questo è il libro che dovete leggere.
Il protagonista è Zero stesso, e la storia è divisa in tre parti: infanzia, adolescenza ed età adulta. Tutte e tre sono legate da un filo conduttore: il senso di colpa del protagonista, che da bambino incastra una sua amica per evitare una punizione, creando una serie di conseguenze tragicomiche. Questo senso di colpa, rappresentato da un polpo stretto alla sua gola, Zero se lo porterà dietro fino alla fine del libro. Ma c'è anche qualcos'altro che lega le varie sezioni della graphic novel: un mistero da risolvere in cui sono coinvolti il ritrovamento di un teschio, la scomparsa di un ragazzino e un giardiniere molto inquietante.
La storia di per sé non ha niente di straordinario, ma straordinario è il modo in cui l'autore rappresenta la realtà: questo libro è la vita vera, trasformata in fumetto!! È incredibile il numero di volte che vi ritroverete ad annuire perché sì, è proprio così che vanno le cose e sì, questa fase l'ho passata anche io!
L'idea di base che l'autore ci vuole comunicare è che quello che ci capita nell'infanzia, quello che facciamo nell'infanzia, determinerà chi saremo in futuro.
Zerocalcare inoltre, condisce la storia con elementi fantastici, come i personaggi che rappresentano la coscienza del protagonista: da David Gnomo, passando per Che Guevara e Kurt Kobain, fino ai tre porcellini. L'ironia di cui è cosparso il libro è esilarante, fa ridere davvero, perché è realistica, e soprattutto è di conforto.
Tutti noi viviamo spesso delle situazioni o delle sensazioni tragicomiche, la paura di crescere, la pigrizia, un lavoro poco pagato. Situazioni che possono buttare giù. Ma vederle là, rappresentate su un fumetto, rassicura sul fatto che non siamo i soli. E quasi quasi, vedendole da questo punto di vista, ci ridiamo anche su.
VOTO: 🌞🌞🌞🌞🌞
5
Anche voi siete stati stregati da Zerocalcare? Quale altro fumetto mi consigliate? Avrei preferito andare in ordine, ma in biblioteca era rimasta poca scelta!
Un bacione e Buona festa dei lavoratori!!
Silvia 💗
Totalmente d'accordo! È stato una piacevole scoperta! Ti consiglio di leggere Dimentica il mio nome, fumetto che Zerocalcare scrisse in seguito alla morte della nonna.
RispondiEliminaBuona lettura! :)
Ciao Letizia :) Grazie del consiglio, lo leggerò di sicuro!!
EliminaSono felice di vedere che anche tu lo hai amato! Complimenti per il blog, vado a registrarmi come lettrice fissa ;)
RispondiEliminaSi mi è piaciuto proprio tanto :) Ma non sono la sola, me lo avevano consigliato tantissime persone! Grazie mille :D
EliminaCome ti avevo scritto già su IG io lo adoro e li ho letti tutti. Vedrai che adesso ti procurerai anche gli altri e non potrei fare a meno :)
RispondiEliminaVisto che hai iniziato con le graphic novel spulciati per bene i cataloghi di BAO e Tunué, le due case editrici che secondo me sfornano le graphic novel migliori al momento, potresti appassionartene!
Ciao Silvia :) Che bello che ti trovo anche qua! Si hai ragione adesso piano piano devo leggermi tutto zerocalcare.. Di Tunué ho sentito parlare benissimo, andrò sicuramente a spulciare! Grazie :)
EliminaIo amo Zerocalcare! Una volta scoperto non si può farne a meno eheh Ti consiglio, con calma, di recuperarli tutti, ne vale veramente la pena :D
RispondiEliminaNon me lo aspettavo che mi piacesse così tanto sinceramente! Sicuramente piano piano li recupererò eheh
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